LA BICICLETTA COME “FILOSOFIA DI VITA”
Introduzione agli articoli che scriverò, prossimamente, nella sezione Viaggi & Stili.
Prima di addentrarmi nella trattazione vera e propria, è per me doveroso condividere una meditazione preliminare sulla bicicletta poiché, se apparentemente è da considerarsi in via generale giusto un mezzo a due ruote magari retrogrado e forse anche dispendioso dal lato energetico o, stando ai più frenetici, addirittura un evitabile intralcio stradale, nella sostanza è ben altro.
Concepibile anche come validissimo strumento di evasione nel pieno rispetto ambientale (oltre che di se stessi) tuttavia, alla pari di qualche altra pratica sportiva, il ciclismo inteso in tutte le sue sfumature -a partire dal più blando cicloturismo fino ai risvolti più competitivi- rappresenta una vera e propria filosofia di vita: un’attività come questa, esponendoci alle avversità, alle intemperie meteorologiche talvolta anche repentine, ha la particolarità di saper temprare l’individuo così nello sport come nei risvolti quotidiani; incrementando la propria resistenza contro il vento od in salita, sono quasi convinta si possa anche accrescere di pari passo la fiducia nelle proprie forze non solo fisiche ma anche d’animo.
La bicicletta consiste in un mezzo incredibile che, non prevedendo scappatoie durante il tragitto, dopo averci posto di fronte ai nostri limiti iniziali, attraverso due pedali ed una catena ci spinge a far leva sulle sole nostre energie per poter raggiungere i nostri traguardi, a rialzarci dopo una caduta, malgrado le difficoltà.