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L’invito al viaggio a chilometro zero di Luigi Ghirri

Luigi Ghirri, Formigine 1985. ©Eredi di Luigi Ghirri

Quando mi trovai per la prima volta davanti alle foto originali di Luigi Ghirri, nella bellissima mostra retrospettiva organizzata nella sua Reggio Emilia nel 2014, fui immediatamente colto da un profondo stupore: ma come, mi chiesi, sono così piccole? Dai libri e dal web le avevo immaginate più grandi e invece erano piccole stampe a colori sui 18×13 cm, un formato decisamente inaspettato, come quello delle foto che si portavano a stampare dal ‘fotografo’ sotto casa, per intenderci.

Eppure ciascuna di esse superava egregiamente il limite del piccolo formato e nella loro apparente semplicità costruivano nell’insieme un imponente percorso narrativo. In quel piccolo formato c’era il primo insegnamento di Ghirri che percepii, che la fotografia non ha bisogno di quantità ma di rigore compositivo.

Ghirri ha raccontato nella sua breve vita il paesaggio italiano, in particolare quello della sua terra, fotografando quello che c’era sotto casa. Immagini apparentemente ‘banali’: saracinesche e insegne di negozi, semafori, ombrelloni, spiagge deserte, canali ed argini nella pianura annebbiata, prevalentemente soggetti ai margini del nostro sguardo, quei posti insomma dove ti ritrovi perché hai sbagliato strada o ti sei fermato a riposare un attimo.

Ma è proprio li, immortalando quei luoghi così comuni che Ghirri ci regala la sua profonda visione poetica: “Paradossalmente proprio gli angoli più consueti, quelli canonici, quelli che abbiamo sempre sotto gli occhi e che abbiamo sempre visto, sembrano diventare misteriosamente pieni di novità e aspetti imprevisti. Affidandoci ad alcuni stereotipi consolidati abbiamo dimenticato l’enorme potere di rivelazione che ogni nostro sguardo può contenere.” (Luigi Ghirri, Pensare per immagini, Milano, 2013).

Ghirri ci educa a soffermarci e a guardare nei luoghi più inaspettati invitandoci ad un esercizio tra la contemplazione del visibile e la ricerca degli aspetti nascosti di quella realtà.
Mondo interno e mondo esterno si alternano continuamente nella sua fotografia (penso al cancello aperto nella campagna di Formigine o ai viottoli sui canali perduti nella nebbia, rappresentazioni perfettamente riuscite del finito e dell’indefinito) restituendoci una visione del paesaggio colta, rispettosa e consapevole, il pensiero paesaggio appunto, come il titolo che aveva dato ad un suo volume.

Per Ghirri il viaggio ed il paesaggio sono fatti di materia impalpabile, non certo di schede di memoria da riempire o di chilometri da collezionare e questo ci convince a credere che non occorre andare lontano per trovare quello che si vuole conoscere davvero. E’ il nostro desiderio di ricerca a metterci nella condizione del viaggio in quei territori, com’egli li definisce, di una geografia emozionale, per sperimentare “l’enorme potere di rivelazione” del nostro sguardo.
Una lezione infinita, non solo di fotografia.

Per questo mi interessa soprattutto il paesaggio urbano, la periferia, perché è la realtà che devo vivere quotidianamente, che conosco meglio e che quindi meglio posso riproporre come “nuovo paesaggio” per un’analisi critica e sistematica. Per questo mi piacciono molto i viaggi sull’atlante, per questo mi piacciono ancora di più i viaggi domenicali minimi, nel raggio di tre chilometri da casa mia”. (Luigi Ghirri, Niente di antico sotto il sole. Scritti e interviste, Macerata, 2021).

Per approfondire:

https://vimeo.com/61976726

https://vimeo.com/93302398

https://www.archivioluigighirri.com/

Luigi Ghirri, Reggio Emilia, 1973. ©Eredi di Luigi Ghirri
Luigi Ghirri, Marina di Ravenna, 1972. ©Eredi di Luigi Ghirri

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Gigi Viglione

Sono nato a Napoli, città dove vivo e lavoro. Dagli inizi degli anni ottanta sperimento pittura, poesia visiva e grafica, itinerari creativi confluiti successivamente nella fotografia, disciplina di cui oggi mi occupo prevalentemente. Per “Natoconlavaligia” curerò la nuova rubrica “Fotografia e viaggi” e scriverò anche in Arte & Cultura.