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ITINERARIO N°1: DA CERVIA A VENEZIA LUNGO LA ROTTA DEL SALE

Esordisce oggi con questa sottosezione dedicata allo spunto di pianificazione itineraria la componente più adrenalinica della scrittura sulle due ruote, in cui cercherò di operare una mediazioni chirurgica tra la mia penna e la poderosa esperienza sul campo messami a disposizione da altri cari appassionati che mi circondano.
Servendosi di queste tracce ambo il sognatore ed il pianificatore certosino potranno intraprendere il viaggio per una durata minima di 3-4 giorni fino al tempo soggettivo necessario per perdersi ed infine ritrovarsi, scoprendosi forse diversi, forse nuovi. Al lettore non resta dunque che armarsi e partire con noi!

Presupponendo di aver partorito una idea geniale, ma realizzando poi che la genialata non fosse primogenita, ho deciso di adagiarmi sull’ipotesi che anche altre persone potessero avere a cura questo meraviglioso e delicatissimo pezzo di territorio.

In sintesi
La Rotta del Sale si estende per circa 250-300 Km, attraversa il Parco del Delta del Po (frangente emiliano-romagnolo e veneto), riserve naturali, toccando Ravenna, Comacchio e Chioggia per culminare a Venezia, sulla stregua di quello che era un lembo di ricongiungimento tra le due saline risalenti al periodo etrusco-romano. Ripetute occasioni per ammirare uno scorcio di natura, un angolo di storia o di assaporare peculiarità eno-gastronomiche garantiscono la preziosità di tale plaga.

Il tragitto
Forte dei nuovi servizi ferroviari offerti, si delinea la possibilità di trasportare a bordo treno i mezzi con l’ulteriore ipotesi di ricaricare eventuali e-bikes. Nel caso specifico si scende a Cervia per indirizzarsi nei pressi dello stadio, laddove iniziano pineta ed itinerario.

Road book preparato o carta topografica alla mano per i più nostalgici, la partenza è in direzione Nord con l’intento di attraversare quante più pinete e zone boscate individuabili: in un paio di ore tranquille si raggiunge Ravenna, dove si profila l’eventualità di selezionare alcune soste salienti o, tempo permettendo, dedicarsi ad una visita approfondita della città. [Link: Ravenna | Emilia Romagna Turismo]

Ravenna- ©chatst2 da Pixabay

Qui, puntata la ruota anteriore verso Est, Lido di Dante: fino Marina di Ravenna sono identificabili ancora diverse importanti tracce di verde. Si attraversa Porto Corsini (evitando accuratamente di imbattersi nella SS 309 Romea) raggiungendo il vertice Sud delle Valli di Comacchio in cui si potrà intraprendere su sterrato/asfalto l’intero periplo della stessa. In questo particolare tratto di percorrenza l’acqua diverrà compagna di viaggio per diverse decine di kilometri; a farla da padrona vi sono: fenicotteri rosa, aironi, cicogne, volpoche ed in base al momento della giornata volpi, tassi, istrici… Una volta raggiunta Comacchio si potrà ammirare le particolarità di questa cittadina. [Links: Comacchio | Emilia Romagna Turismo, Comacchio — Ferrara Terra e Acqua (ferrarainfo.com)]

Valli di Comacchio -Francesca Cariani
Comacchio – ©Francesca Cariani

Dopodiché si intraprenderà la direzione di Portogaribaldi (denominato Magnavacca sino ai primi anni del secolo scorso, la cui origine è riconducibile al latino magnum vacuum, grande spazio vacante -“porto” per trasposizione-, periodo in cui era appunto l’unico porto tra Ravenna e Venezia), proseguendo verso Nord attraverso svariate pinete infino a Lido di Volano; entro breve si potranno varcare diversi rami del Po (Volano, Goro), lambire il Bosco della Mesola e raggiungere il culmine del Ponte di barche tra Gorino e Gorino Sullam -confine veneto-. A questo punto è d’obbligo il periplo della Sacca di Scardovari [Link:Ciclabile Sacca degli Scardovari – Parco del Delta del Po – VenetoWay.com] , successivamente si procederà sull’argine Po via Boccasette, Rosolina mare, Sottomarina e Chioggia [Link: Benvenuti a Chioggia – Comune Chioggia]

Chioggia – ©blizniak da Pixabay

Ulteriormente, usufruendo di traghetti, è facoltà raggiungere l’Isola di Pellestrina ed infine pedalare verso Lido di Venezia, abbracciati a destra dal mare ed a sinistra dalla laguna veneta, dove anche qui, volendo, potrebbe aprirsi un mondo intero [Link: Visit Venezia la Guida turistica e culturale di Venezia – Visit Venezia].

Venezia – ©Alois Wonaschütz da Pixabay

Francesca Cariani

Classe 91' sono nata e risiedo Portomaggiore (FE), dopo l' adolescenza trascorsa anelando all'espatrio, risiedo ancora qui attualmente. Ho conseguito il diploma di maturità scientifica. Una passione che ho iniziato a coltivare fin da ragazzetta è stata quella della cucina. Ciò che amo di più in assoluto è stare nella natura ed il viaggio in qualsiasi forma esso sia: al mare, in montagna, in collina, in bicicletta, in treno, in canoa, in un bosco o in una valle paludosa; l'importante è avere con sé la giusta compagnia, o altrimenti: meglio da soli. Nell'estate del 2018, entro a far parte dell' Ass. Ass. Cicloturistica "Caduti da Piccoli", e in veste di collaboratrice logistica durante il Tour organizzato. L'anno successivo ho tolti i panni di assistente, ho indossata la divisa ed ho rinnovato la mia partecipazione in sella al più bel dono che avessi mai potuto ricevere. Da quell'estate fu amore a prima vista e oggi mi metto in gioco per curare, senza scopo di lucro, questa sezione "Cicloturismo" sulle due ruote, sui viaggi sulle due ruote, sulla fotografia di viaggi sulle due ruote.