CHIMAY, LA BIRRA TRAPPISTA DELLA VALLONIA HA LA SUA CONFRATERNITA
Il sodalizio conta numerosi adepti i cui rappresentanti partecipano alle manifestazioni europee delle confraternite enogastronomiche aderenti alla Confederazione europea, fra cui la recente kermesse di Verona
Siete appassionati di birra e di antiche tradizioni? Chimay è il posto giusto per un “pellegrinaggio” alla scoperta di un prodotto che fonde la sapienza della storia con la tradizione del gusto. Siamo in Belgio, a due passi dal confine con la Francia, in un paese di circa diecimila abitanti, immerso nel verde, le cui attività ruotano tutte intorno alla storica abbazia.
Una storia che inizia nel 1850, quando il curato di Virelles, l’abate Jean-Baptiste Jourdain, e il Principe di Chimay, Joseph de Riquet de Caraman affidano una missione a una dozzina di monaci di Westvleteren che vennero a stabilirsi sugli altipiani di Scourmont per uno scopo che perseguono ancora oggi: “Aiutare la regione di Chimay”. E ancora oggi tre sono le regole fondamentali per la produzione di birre e formaggi: i prodotti vengono realizzati all’interno della stessa abbazia o nelle sue immediate vicinanze; la produzione avviene sotto la supervisione dei monaci dell’abbazia e la parte sostanziale dei ricavi viene destinata all’assistenza sociale.
Le Origini
Fin dalla fondazione dell’attività i monaci decisero di produrre birra dall’acqua che la natura offriva loro in abbondanza su questi altipiani paludosi. E in seguito si dedicarono anche alla produzione di formaggio. Da allora l’attività dell’abbazia non si è più fermata, continuando a crescere nella diversificazione della propria offerta. Oggi la gamma di birre di Chimay varia dalle più leggere a 3-4 gradi fino alle robuste brune che arrivano agli 8-9 gradi alcolici. Tutte, comunque, caratterizzate dal loro inconfondibile aroma. Come solo 14 abbazie nel mondo, di cui sei in Belgio, qui si producono autentiche birre trappiste identificate grazie ad un logo esagonale, birre realizzate secondo altissimi standard di qualità di rispetto della tradizione birraia, che si sposano alla perfezione con i formaggi trappisti di Chimay.
La materia prima è l’acqua, quella dell’abbazia, come alle origini, a cui poi viene aggiunto il malto d’orzo per la fermentazione. Il metodo è quello antico, anche se i sistemi di produzione sono moderni, per garantire qualità e igiene. Inoltre tutto il ciclo produttivo della birra, come quello dei formaggi, è ispirato a criteri di ecocompatibilità, in armonia con l’ambiente.
I Formaggi
I formaggi trappisti traggono la loro particolarità dal savoir-faire ancestrale dei monaci e dalla qualità del latte raccolto dalla cooperativa di raccolta, Coferme, presso gli agricoltori della regione di Chimay. Una degustazione di questi prodotti, realizzati tutti a partire dal latte fresco senza antibiotici o altre contaminazioni, rappresenta un viaggio alla scoperta di questa particolare cultura gastronomica, un’esperienza di dolcezza, intensità ed equilibrio di stagionature.
Il paese, si può dire senza esagerare, vive grazie all’abbazia e alle sue birre. Molto ben attrezzato per l’accoglienza turistica, Chimay possiede anche una grande area per i camperisti, con tutti i servizi necessari. Poco lontano si trova l’Espace Chimay, a poche centinaia di metri dall’abbazia, dove si possono degustare i prodotti trappisti e vivere un’autentica esperienza Chimay, un viaggio nel cuore dei segreti, della storia e dei tesori della fabbricazione delle birre e dei formaggi Trappisti di Chimay. Più di 150 anni di tradizione, autenticità e perizia birraria. Alla fine si potrà scegliere tra una degustazione di formaggi e birre abbinati, oppure per un piacevole pranzo accompagnato dalla birra trappista.
La visita
Per chi ama anche la storia, vale la pena di visitare l’abbazia da cui tutto è iniziato. La storia racconta che durante l’estate del 1850 un piccolo gruppo di monaci venne a stabilirsi sull’altopiano selvaggio di Scourmont, vicino a Chimay. Intorno al monastero, con il tempo, sono stati creati una fattoria, un birrificio e un caseificio. L’Abbazia di Scourmont ha sviluppato diverse attività economiche, aumentando l’occupazione regionale.
L’abbazia Notre-Dame de Scourmont appartiene all’ordine cistercense della stretta osservanza ed è ispirata alle regole di vita trappiste definite nel XVII secolo dall’abate di Rancé nella sua abbazia de “La Grande Trappe”, in Normandia. Questa corrente monastica affonda le sue radici nella regola e nella tradizione definite da San Benedetto nel VI secolo. Facendo voto di vita semplice, i monaci trappisti si dedicano alla preghiera e al lavoro manuale. Ciò garantisce la loro sussistenza e permette loro di praticare l’aiuto umanitario reciproco, sia nella loro regione che attraverso missioni create in tutto il mondo.
Per valorizzare la birra di Chimay è nata anche una confraternita che conta numerosi adepti e i cui rappresentanti partecipano alle manifestazioni europee delle confraternite enogastronomiche aderenti alla Ceuco, la Confederazione europea, come il recente congresso tenutosi a Verona.