HOTEL RISTORANTE GARDESANA LA GIUSTA LOCATION PER MOMENTI INDIMENTICABILI
Una residenza d’epoca ricca di fascino, storia, atmosfera ed appagamento che si trova a Torri del Benaco. Il luogo perfetto per vivere nuove emozioni, anche gastronomiche, a due passi dal Lago di Garda
Solo il posto merita il viaggio: una residenza storica risalente al XV secolo affacciata su un suggestivo porticciolo del lago di Garda con vista sul castello scaligero. Se poi ci mettete delle belle e confortevoli stanze d’epoca, una scenografica terrazza fiorita e un ristorante dove il cliente viene coccolato con le delizie dello chef, l’Hotel Gardesana a Torri del Benaco, sulla costa veronese del Garda, è il posto giusto per momenti indimenticabili.
La storia di accoglienza del Gardesana inizia nel 1402, una struttura con una lunga tradizione di ospitalità situata in un edificio che ai tempi della Serenissima era utilizzato per le riunioni del Consiglio dei Dieci Comuni. L’attività ricettiva in modo organizzato risale però al 1827, quando il conte Degli Albertini vende lo storico edificio all’oste di Torri Ezechiele Tomei. Viene perciò aperta una locanda con alloggio, sei stanze in tutto, con bàcaro al piano terra, cioè il luogo di ristoro per pescatori e gente di passaggio. Alla fine del ‘900 un discendente di Ezechiele Tomei, Oreste, emigra a Londra e trova lavoro al Savoy Hotel, dove impara a fare l’albergatore. Dopo alcuni anni torna a Torri del Benaco e fa costruire il terzo piano della storica struttura di famiglia, realizzando anche la splendida terrazza che si affaccia sul porticciolo, dove oggi si serve la cena in periodo estivo.
Ben presto il Gardesana di piazza Calderini diventa un luogo d’incontro per personaggi del mondo culturale e dello spettacolo, nazionale e internazionale, una sorta di Cenacolo, che vede sfilare protagonisti come Andrè Gide, premio Nobel per la letteratura nel 1947, Il tenore Beniamino Gigli e la soprano Toti Dal Monte, il tenore Giovanni Zenatello che nel 1913, con l’impresario Ottone Rovato, diede vita al festival lirico all’Arena di Verona. Il tutto è testimoniato da belle foto antiche che si possono ammirare nei locali interni dell’edificio.
Nel 1970 il Gardesana, dopo un altro passaggio di proprietà, rischia di essere trasformato in un condominio con miniappartamenti. Per fortuna il nuovo proprietario, l’ingegner Farinelli, cambia idea e, anzi, nel 1976 ristruttura l’albergo rendendo più funzionali e moderne le camere. Tre anni più tardi l’hotel viene rilevato dal veronese Giuseppe Lorenzini, imprenditore del settore alberghiero, che ha già un altro hotel a Garda, il Bisesti, aperto dai genitori. Il Gardesana viene ulteriormente ammodernato: le camere sono 34, una diversa dall’altra perché seguono l’antica planimetria dell’edificio, con arredamenti in stile e dotate di moderni comfort. Nel 1980 l’inaugurazione alla presenza del console di Francia. Da allora l’hotel conta tra la sua clientela, oltre a molti turisti italiani e stranieri, anche l’allora re di Spagna Juan Carlos e qualche presidente della Repubblica tedesca.
Nonostante la categoria tre stelle superior, il Gardesana, classificato come residenza d’epoca, con la sua atmosfera di charme, l’eleganza dei suoi interni, la suggestione della sua ubicazione, ha poco da invidiare a certe strutture di gran lusso. Oggi a guidare l’impresa di famiglia è Mirko Lorenzini, uno dei figli di Giuseppe, che a 46 anni è già vicepresidente di Federalberghi Garda Veneto.
Ma se l’hotel è uno scrigno di storia, il ristorante del Gardesana è un’avventura golosa per il palato. Aperto solo la sera (di giorno funziona il caffè bistrot molto gettonato dai turisti di passaggio che si godono l’atmosfera dell’incantevole piazzetta del porticciolo), propone menù stagionali che valorizzano i prodotti del lago e del territorio veronese. E non solo, visto che nel menù si trovano anche incursioni di foie gras e di gamberi di Mazzara del Vallo accanto ai più nostrani prosciutti di Soave e tartare di Scottona Veronese.
Dal 2001 il Ristorante Gardesana è associato all’Unione ristoranti del Buon Ricordo con la delicata ricetta delle Girelle di persico al burro e timo. Lo chef è il giovane e talentuoso Matteo Nadalon, maitre e sommelier è Lino Pullara.
Allora, solo per farvi venire l’acquolina in bocca, come è successo a Luigi Veronelli e Vincenzo Buonassisi che apprezzarono la cucina del Gardesana, tra i primi piatti, oltre alle già citate e deliziose girelle, preparate con sottilissima pasta fresca e ripieno di pesce persico, spiccano gli spaghetti di grano Senatore Cappelli al pesto di pistacchio, aria all’arancia e tartufo, il risotto all’Amarone con radicchio affumicato con Monte Veronese stravecchio, i gnocchetti di ricotta con sgombro affumicato, prezzemolo e limone del Garda; tra i secondi imperdibile il fritto misto di pesce di lago, leggerissimo e gustoso, seguito da altre suggestioni a base di rombo, triglia, dalle costolette di agnello con salse di aglio nero e frutti rossi e altre delizie. I dessert sono seducenti: crepes flambé al Limoncello di Torri con gelato all’olio extravergine di oliva del Garda, delizia di limone del Garda, millefoglie con crema alla doppia vaniglia Bourbon del Madagascar e così via. Impeccabile l’abbinamento dei vini, a partire dall’elegante spumante Durello Novecento della Cantina Rocca Sveva di Soave.
Per saperne di più: www.gardesana.eu – Email: info@gardesana.eu – Tel / Fax: +39 0457225411