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IL PRINCIPIO DELLA CENTRALITA’ DELLA PERSONA…

OGGI MI PREGIO DI PARLARVI IN QUANTO COOFONDATRICE INSIEME ALLA DR.SSA D. CAFARO DI UN PROGETTO, TRA I PIU’ AMPI IN ITALIA PER SERVIZI, OFFERTO AI PAZIENTI ONCOLOGICI

ph©OpenClipart-Vectors da Pixabay

Sulla pagina facebook del progetto Convivio troviamo scritte queste parole:

“Il principio della centralità della persona rispetto a ogni intervento socio-sanitario e assistenziale dovrebbe orientare tutte le attività verso “l’Umanizzazione”.

Questa rappresenta l’impegno socio-assistenziale, di attenzione civile e di regole morali, in grado di rendere i luoghi di cura aperti, sicuri e senza dolore, conciliando politiche di accoglienza, informazione e comfort, con percorsi di cure e di accompagnamento il più possibile condivisi e partecipati dal cittadino.”

Cosa si intende nel 2021 quando si parla del concetto di umanizzazione delle cure ?

Nove anni fa quando abbiamo aperto questa realtà presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria Integrata, nel reparto di oncologia di Borgo Roma a Verona, il nostro intento era donare ai pazienti e ai familiari, una pausa dalla malattia, facendoci carico dei vari aspetti correlati alla situazione, quindi non solo le problematiche fisiche, ma anche mentali, emotive e spirituali, effettuando una “presa in carico globale della persona”, perché queste influenzano se non gestite bene, in modo negativo il percorso terapeutico.

Sulla base di tali premesse è nato il Progetto che è stato denominato “Convivio”.

Convivio ha offerto e offre ai pazienti, ai loro familiari e/o accompagnatori una serie di attività su tematiche di ambito culturale, nutrizionale, estetico e ludico, che sono svolte con l’ausilio di esperti provenienti da Enti e Associazioni pubbliche e private e dal mondo del volontariato.

Tutti gli operatori coinvolti in tale progetto hanno aderito in maniera spontanea e gratuita all’iniziativa.

Gli incontri si svolgono durante la settimana in ambienti del Day Hospital dell’Oncologia Medica di Borgo Roma, nella saletta dedicata al Convivio, nel rispetto della riservatezza e delicatezza delle situazioni personali, senza arrecare disagio ai pazienti non interessati alle iniziative e senza interferire con il lavoro del personale medico e infermieristico.

Ma, cosa è successo con il Covid?

Sicuramente la pandemia in questi ultimi 2 anni ci ha imposto di cambiare il modo di rapportarci con i pazienti, non potevamo incontrarli di persona ma grazie alle nuove tecnologie, ci siamo adeguati con incontri on line, filmati, dirette, sempre con un approccio a varie tematiche. Abbiamo avuto la gioia di poter presentare, condividere,  una new entry, il giornalino del Convivio, grazie alle nuove volontarie Aimac, Camilla, Arianna e Francesca che hanno offerto le loro competenze ed esperienze per la realizzazione del nostro ultimo nato.

Oggi abbiamo timidamente ripreso gli incontri in presenza, previo appuntamento,

sicuramente qualcosa è cambiato e cambierà, ma, non cambia lo spirito di chi, ogni giorno, continua ad impegnarsi per donare un minuto, un ora, un sorriso, a quanti affrontano la malattia oncologica.

Clelia Bonaiuto

Diploma di laurea nel 1986 in Merceologia degli alimenti a Verona e Laurea in Dietistica a Chieti nel 2005. Esperienze di lavoro in F.C. nei primi anni post diploma, nel 1997 inizia ad occuparsi di prevenzione oncologica presso la LILT per poi passare dal settembre 2007 all' AOUI di Verona dove tuttora lavora con i pazienti oncologici. E' responsabile insieme alla dr.ssa D. Cafaro del Progetto Convivio, un progetto di Umanizzazione delle Cure svolto all'interno del Day Hospital Oncologico di Verona.