IL VIAGGIO MERAVIGLIOSO – MOSTRA A PALAZZO DELLE ALBERE DI TRENTO
IL VIAGGIO MERAVIGLIOSO TRA SCIENZA E FILOSOFIA
TRENTO, PALAZZO DELLE ALBERE DAL 20 NOVEMBRE 2021 AL 5 GIUGNO 2022
Il rapporto tra scienza e filosofia affrontato attraverso un percorso espositivo multimediale, tra luci, musica, immagini, personaggi e voci. Una narrazione immersiva rappresentata, attraverso testi teatrali, proiezioni di video all’interno di una scenografia suggestiva che scandisce i capitoli della trama, dal mito alla scienza contemporanea. Un viaggio nel tempo illuminato da bellezza, amore, pensiero.
“Il viaggio meraviglioso. Tra scienza e filosofia” apre le sue porte in una data significativa: il 18 novembre ricorre infatti la Giornata mondiale della filosofia, che ogni anno si festeggia in tutto il pianeta il terzo giovedì di novembre. Un appuntamento simbolico, celebrato per la prima volta il 21 novembre 2002 e ideato dall’UNESCO con l’obiettivo di ricordare il valore imperituro della filosofia per lo sviluppo del pensiero umano.
Firmata dal filosofo e presidente del MUSE Stefano Zecchi, la nuova mostra – visitabile a Palazzo delle Albere fino al 5 giugno 2022 – è dunque un omaggio a una delle “discipline” più affascinanti di sempre. Dal 2002 l’UNESCO ritiene la Filosofia patrimonio mondiale dell’umanità e ogni anno le dedica un giorno per rimarcarne il valore culturale e intellettuale come – nelle parole del direttore Generale dell’UNESCO Audrey Azoulay – “pratica quotidiana che può trasformare la realtà”. Una ricorrenza che mira a incoraggiare lo sviluppo di un pensiero critico e indipendente, contribuendo a una migliore comprensione del mondo.
A Palazzo delle Albere, polo di interconnessione tra Scienze e Humanitas del MUSE, per la prima volta la Filosofia si fa mostra in un viaggio di scoperta, immersivo ed emozionale, attraverso i grandi interrogativi che da sempre accompagnano l’essere umano.
Scienza e Filosofia dialogano a Palazzo delle Albere
“Il Viaggio Meraviglioso tra scienza e filosofia”, in mostra al primo piano del Palazzo delle Albere, da un’idea di Stefano Zecchi e a cura di Beatrice Mosca, apre al visitatore le porte della conoscenza attraverso un sorprendente cammino nel tempo. Un cammino nel tempo dove la bellezza e l’amore ritornano come eterno richiamo per riflettere sul senso della vita dell’uomo. Dalle simbologie del mito e dal logos alle origini della filosofia, all’incanto della fede, all’armonia dell’umanesimo sino alla nascita della scienza moderna e al cosmo con i grandi interrogativi contemporanei sullo spazio e sul tempo. Un viaggio meraviglioso, quello della nostra conoscenza, che dalle straordinarie narrazioni mitiche che raccontano il senso della vita e della morte, del divino e dell’umano giunge fino a noi, ai nostri tempi.
La ricerca scientifica contemporanea apre scenari che sollecitano interrogativi sul destino dell’uomo e sul pianeta da lui abitato: obbliga a domandarsi se lo sviluppo a cui il suo sapere l’ha portato, oltre a migliorare la qualità della vita, non stia compromettendo lo spazio naturale e, infine, anche la socialità. La vita. Sono domande scientifiche che interrogano la filosofia, la sua millenaria riflessione sulla verità dell’essere nel mondo.
La mostra svela il racconto del pensiero dell’uomo, della sua idea di bellezza e di amore. Pensiero, bellezza, amore: il significato della vita racchiuso in tre concetti. Dal mito classico si entra nell’epoca in cui s’indaga il fondamento razionale della conoscenza di ciò che è terreno e divino, per poi procedere lungo un cammino che, nel lasciarsi alle spalle la grande tradizione classica, si apre alla modernità. La cultura umanistica inaugura nuovi orizzonti del sapere che saranno ereditati dalla scienza moderna di Galilei, Cartesio, Newton in un grande dialogo complesso e conflittuale con il pensiero filosofico e teologico. Al termine del viaggio, l’ingresso nella nostra contemporaneità è quasi un ritorno simbolico all’origine della civiltà occidentale: “Tutto ciò che passa è soltanto un simbolo”, come scriveva Goethe alla fine del suo Faust.
Luci, musica e video per un sorprendente cammino nel tempo
Entrando, il visitatore troverà in ogni stanza la rappresentazione del viaggio dell’uomo, immerso in un racconto visivo, tra parole, immagini, musica, luci, voci, installazioni evocative. Una messa in scena come opera totale, pensata e costruita in leggerezza e trasparenza mediante le scenografie, curate dall’architetto Silvio de Ponte, in armonia con il court métrage teatrale, per la regia di Cesare Cicardini e la collaborazione del Piccolo Teatro di Milano. Scenografie e court métrage, proiettato nei diversi capitoli lungo il percorso delle differenti delle stanze che ne compongono la trama, diventano ora simboli e icone dei passaggi nel tempo del viaggio, ora espedienti d’ambientazione per le visioni delle scene. L’alternanza dei punti d’osservazione delle proiezioni e delle scene nelle stanze, anche attraverso l’uso di schermi sovrapposti in scomposizione, con il supporto delle parole scritte alle pareti e di scenografie evocative, rendono il percorso dinamico, mai scontato. A condurre i visitatori c’è il filo conduttore della sceneggiatura, scritta da Beatrice Mosca per un soggetto di Stefano Zecchi, che intreccia la trama del viaggio della conoscenza umana con il significato dell’amore e della bellezza. Un tema costante, che ritorna nei dialoghi e nei monologhi dei personaggi-attori, che ha condotto gli autori a privilegiare in diverse scene la rappresentazione del lato umano dei protagonisti, la vita che ha segnato le loro esistenze. Attraverso il contributo di fonti che rimandano ai testi classici filosofici, alle parole di grandi poeti, drammaturghi e narratori, al pensiero dei più grandi scienziati. Un viaggio che ha trovato le sue originarie e suggestive ambientazioni nei Castelli del Trentino – Castello del Buonconsiglio, Castel Thun, Castel Toblino – che hanno aperto per l’occasione le loro stanze, corti, appartamenti segreti, consentendo anche le riprese nei giardini, nei boschi, nei laghi circostanti.
Allestita al piano terra del Palazzo delle Albere, i visitatori potranno accedere all’area didattica di approfondimento. Touch screen e schermi video, con l’allestimento di uno spazio di accoglienza, saranno a disposizione di tutti i visitatori e delle scolaresche, per approfondire i temi della mostra espositiva. La sezione è curata dalla professoressa Francesca Marelli.
La mostra in frasi
Proemio
“Tutto ciò che passa non è che un simbolo. L’imperfetto qui si completa, l’ineffabile è qui realtà.
L’eterno femminino ci attira in alto accanto a sé”. Goethe, Faust
Capitolo I. Il Mito
Verso l’infinito? L’eterno ritorno?
“Ci vuole un mito, ci vogliono miti, universali fantastici, per esprimere a fondo quest’esperienza che è il mio posto nel mondo”. Cesare Pavese
“Dove si svolge la nostra storia, ed in quale epoca? E’ privilegio del mito essere senza tempo. Fate come volete. Interpretate come volete”. Jean Cocteau
Il primo bacio. Orfeo ed Euridice
“Esci dal cielo profondo o dall’abisso, Bellezza”. Charles Baudelaire
“Sì, dammi la bocca, gli occhi, la fronte. Tienimi avvinta al tuo sguardo eterno. Guardami!”. Robert Browning
“Mi voltai. Euridice scomparve come si spegne una candela. Io cercavo, piangendo, non più lei ma me stesso”. Cesare Pavese
L’Odissea dell’anima. Ulisse
“Oggi il mio regno è quella terra di nessuno…me al largo sospinge ancora il non domato spirito, e della vita il doloroso amore”. Umberto Saba
“Se un re volessimo avere, te solo vorremmo per re, te che sai mille vie. Prendici nella tua nave tuoi fedeli insino alla morte!”. Gabriele D’Annunzio
Capitolo II. Il Logos
La luce della ragione. L’amore è aspirazione verso la bellezza ed elevazione dell’anima.
“…guardando al bello vero…e coltivando virtù vera, Eros sarà caro agli dei, e sarà, se mai un altro uomo lo fu, egli pure immortale”. Platone
“Il divino si manifesta nella regolarità, nell’armonia, nella bellezza. La matematica è la disciplina che trascina l’anima dal divenire all’essere”. Platone
“Ciò che contraddistingue chi sa da chi non sa è la capacità d’insegnare, ed è questo il motivo per cui noi riteniamo che l’arte, più che l’esperienza, possa accostarsi alla scienza…giacché quelli che conoscono l’arte possono insegnare, mentre gli altri no”. Aristotele
“Il primo motore è un essere necessariamente esistente… un principio, la cui sostanza è l’atto stesso…un tale stato è meraviglioso”. Aristotele
Capitolo III. La Teologia
Musica dell’Universo
“Non uscire da te, ritorna in te stesso, nell’ interiorità dell’Uomo abita la verità”. Sant’Agostino
“L’ universo esiste anzitutto in Dio, poi entro le stesse cose particolari, infine nella mente umana”. San Tommaso
“L’amor che move il sole e l’altre stelle”. Dante
Capitolo IV. L’Umanesimo
La danza della conoscenza: filosofia, scienza, poesia coincidono, si scambiano i passi
“Sono le stesse inclinazioni, insieme di ricerca e di progettazione, di scoperta e di invenzione”. Italo Calvino
“Chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo perché là è stato e là vuole tornare”. Leonardo da Vinci
Capitolo V. La Scienza Moderna
Il nuovo alfabeto dell’universo
“Le città sono piccole, le teste altrettanto: piene di superstizioni e di pestilenze. Ma ora noi diciamo: visto che così è, così non deve rimanere. Perché ogni cosa si muove, amico mio…Molto è già stato trovato, ma quello che è ancora da trovare, è di più”. Bertolt Brecht.
Galileo logorato dal desiderio di combattere per la verità
“Il genio che scopre e insieme occulta”. Edmund Husserl.
Cartesio. La solitudine dell’amore e la regina di ghiaccio. Cristina di Svezia. La matematica e le passioni dell’anima.
“La filosofia abbandona il colore e la vita e si infila nelle parti silenti e pallide delle cose. Il viaggio a Stoccolma pare la fase suprema delle peregrinazioni in cui la mia vita consiste, …ho rinunciato a tutto, in cambio della scienza e della ricerca della verità”. Cartesio
“Newton. L’ultimo Mago. Il grande scienziato: una vita segnata dall’ossessione per la Verità”. Michael White
“La natura e le leggi della natura giacevano nascoste nella notte; Dio disse: ‘Che Newton sia!’, e luce fu”. Alexander Pope
Capitolo VI. Il Cosmo.
La Scienza Contemporanea
“Chi non ammette l’insondabile mistero non può essere neanche uno scienziato. …Chiunque si pone come arbitro in materia di conoscenza è destinato a naufragare nella risata degli dei”. Albert Einstein
“Le vere battaglie spirituali dell’umanità sono tra filosofie per il senso vero e autentico, per il senso di un’autentica umanità”. Edmund Husserl
“Tutto ciò che è essenziale e grande è scaturito unicamente dal fatto che l’uomo aveva un focolare ed era radicato in una tradizione”. Martin Heidegger
“L’Universo non sarebbe granché se non fosse la casa delle persone che ami”. Stephen Hawking
Capitolo Ultimo.
Oltre il Tempo, oltre lo spazio?
“Tu (Zarathustra) sei il maestro dell’eterno ritorno. Vedi, noi sappiamo ciò che tu insegni: che tutte le cose eternamente ritornano e noi con esse, e che noi siamo stati già, eterne volte, e tutte le cose con noi”. Friedrich Nietzsche
“Noi viviamo in un universo strano e meraviglioso. Per poter comprendere la sua età, le sue dimensioni, la sua violenza e anche la sua bellezza dobbiamo compiere uno straordinario sforzo di immaginazione”. Stephen Hawking.
L’ultimo bacio. Verso l’infinito? L’eterno ritorno?
“Sono grande, contengo moltitudini…lascia che l’anima rimanga fiera di fronte ad un milione di universi. Trai rumori della folla ce ne stiamo noi due, felici di essere insieme, forse nemmeno una parola”. Walt Whitman
“E se tardi a trovarmi, insisti. Se non ci sono in nessun posto, cerca in un altro, perché io sono seduta da qualche parte, ad aspettare te… e se non mi trovi più, in fondo ai tuoi occhi, allora vuol dire che sono dentro te”. Walt Whitman
20/11/2021 20:19:31
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