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STRETTA PER I TOMBAROLI E PER CHI DETURPA I SITI DI INTERESSE ARCHEOLOGICO O PAESAGGISTICO

ITALIA RICCA, ITALIA FIORENTE DI REPERTI ARCHEOLOGICI, MA DEPREDATA DAI TOMBAROLI – SITI ARCHEOLOGICI  E PAESAGGISTICI DETURPATI

SVOLTA PER SALVARE I NOSTRI TESORI – UN GIRO DI VITE PER I TOMBAROLI PER SCORAGGIARLI NELLA LORO ILLECITA ATTIVITA’ (MOLTO FIORENTE E REMUNERATIVA), MA CHE SPESSO PORTA I NOSTRI BENI ARCHOLOGICI ALL’ESTERO – UN GIRO DI VITE ANCHE PER I VANDALI O I DETURPATORI NELLE NOSTRE BELLISSIME ZONE ARCHEOLOGICHE O PAESAGGISTICHE

ph©DUOTONE da Pixabay

L’Italia è una nazione ricca di testimonianze archeologiche, bellezze paesaggistiche e opere d’arte.
Vi sono diverse categorie che mettono a rischio il nostro patrimonio. La prima categoria è quella dei cosiddetti tombaroli, che utilizzano le ore notturne per scavare terreni alla ricerca di testimonianze archeologiche che poi vengono, quasi sempre, vendute all’estero o a privati italiani. La seconda è quella dei predatori dell’arte, spesso sono turisti inconsapevoli che, anche inconsciamente o solo per il gusto di farlo, rovinano testimonianze storiche. La terza quella dei ladri e ricettatori di opere d’arte. La quarta e ultima categoria, ma non meno importante è quella di coloro che rovinano il nostro bel paesaggio.

Finalmente dopo un percorso lungo 20 anni, si è arrivati al nuovo DDL per l’inasprimento delle pene e nuovi reati previsti, al fine di salvaguardare tutto il nostro patrimonio artistico, culturale e paesaggistico  della nostra nazione e, porre fine a questa mercificazione di contrabbando delle nostre testimonianze portate alla luce, al furto e vendita  di opere d’arte e al danneggiamento dei siti paesaggistici.

Il giorno 3 marzo 2022 è una giornata storica, come l’ha definita il Ministro Franceschini, con l’ok delle due camere il DDL – Delega al governo per la riforma delle sanzioni penali in materia di reati contro il patrimonio culturale, sarà lo strumento con cui si potrà tutelare il nostro patrimonio, infatti, anche il Ministro Orlando ha detto “è un passo avanti nella tutela del patrimonio d’arte”.

Ma quali sono i passaggi fondamentali di tale DDL?

  1. Va in  carcere chi viene sorpreso ad usare il metal detector  in un parco o in una zona di interesse archeologico.
  2. Pene da 2 a 6 anni di carcere per furto di bene culturale, e da 4 a 10 se ci sono altre aggravanti.
  3. Fino a 10 anni  e 14 anni  di carcere, rispettivamente per ricettazione e riciclaggio legati all’arte. Ci sono anche delle aggravanti per devastazioni e saccheggi quando colpiscono arte, paesaggio, musei e zone archeologiche.
  4. Rafforzamento strumenti di indagine (arresti in flagranza di reato, processi per direttissima e intercettazioni usate anche per reati contro il patrimonio.
  5. Da 3 e oltre anni di carcere e multe che arrivano fino a 10 mila euro per chi imbratta o rovina un monumento, una fontana, un’opera d’arte.
  6. Inserimento della nuova figura di reato “furto di bene culturale”.
  7. Inasprimento delle pene per ricettazione e l’illecita detenzione di bene culturale, quest ultimo punito con carcere fino a 8 anni e multa fino a 20  mila euro.
  8. Pene anche per i falsari e autori di false perizie di opere messe in commercio.
  9. Fino a 2 anni e 80 mila euro di multa per violazioni e alienazioni di opere d’arte.
  10. 4 anni di carcere per reato importazione o esportazione di opere d’arte senza autorizzazione.

Il DDL sarà, quando andrà in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, lo strumento di deterrenza e di salvaguardia per le nostre bellezze.

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05/03/2022  14:45:47

Giovanni Tavassi

Sono nato nel 1957 - Diplomato al Liceo Artistico di Napoli - Vivo a Portomaggiore (FE) - Ho lavorato in RFI come Professional dell'Alta Velocità. Sono il Direttore di www.natoconlavaligia.info, sito non commerciale, che è in rete dal 2004. Appassionato di Turismo, arte, cultura, food, wine e tanto altro, ho realizzato questo sito per accompagnare i nostri lettori verso mete turistiche, musei, luoghi, fiere, sagre, sport... Operatore per quanto riguarda la realizzazione, il montaggio e la messa in rete, su youtube al mio canale Enneweb TV, delle videointerviste. Scrivo nelle varie sezioni del sito e gestisco tutti gli altri collaboratori che scrivono sul sito. Faccio parte, come associato, di ARGA (Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali).