SU NOCE E AVISIO LA SFIDA ALLE TROTE MARMORATE
ARRIVANO ALLE PRIME ORE DEL MATTINO, QUANDO LE NEBBIE RIMANGONO SOSPESE APPENA SOPRA IL PELO DELL’ACQUA, IMMOBILI, PER POI DISSOLVERSI AL TEPORE DEI RAGGI DI SOLE CHE SALUTANO IN NUOVO GIORNO
In questa atmosfera sospesa, nel silenzio o in un sottofondo di cascatelle e di gorgoglii di acque, inizia la danza delle sottili canne maneggiate con destrezza dai pescatori: il rituale della pesca a mosca ha inizio. Con movimenti ampi la “coda di topo” (il filo di nylon) fende l’aria per raggiungere i punti dove è più probabile che il pesce si sia fermato e offrire un’esca appetibile: una colorata mosca artificiale alla quale è difficile resistere. Se il pesce la afferra inizia la parte più emozionante della pesca, il recupero, non sempre scontato. Una sfida che si svolge dentro gli elementi, tra i mille toni dell’acqua corrente, delicati sciabordii e potenti fragori, accompagnati da un sottofondo di suoni, di canti di uccelli, di fronde agitate dalle brezze delle valli. E tutt’intorno i colori dell’acqua che riflettono l’ambiente attorno, il verde cupo della vegetazione, l’azzurro del cielo sereno. Ma soprattutto ci si muove in un’autentica miniera di biodiversità, piante e specie animali spesso rari che popolano ambienti fluviali sempre diversi anche lungo lo stesso corso d’acqua, dentro ad un ricco catalogo di morfologie geologiche, tra rocce plasmate e levigate dall’azione dell’acqua, pozze, piscine naturali, spiagge sassose o di finissima sabbia.
A primavera riprende in tutto il Trentino la stagione della pesca. A disposizione degli appassionati vi sono oltre 2000 km di fiumi e torrenti e quasi 300 laghi. Proprio la varietà di ambienti acquatici e la presenza di oltre 500 zone di pesca, fanno di questo territorio una destinazione ideale per pescare, in particolare a mosca e a spinning. Dalla prima domenica di marzo in Trentino si apre la pesca ad una delle specie più pregiate della fauna ittica, la trota marmorata, che i locali chiamano “truta vecia”, “truta nostrana”, “miaga”. La marmorata può superare il metro di lunghezza totale e i 15 kg di peso corporeo: è la cattura di una vita per ogni pescatore. Il suo habitat preferito è il tratto medio-superiore dei corsi d’acqua, quello con maggiore portata, ricco di rifugi e buche profonde.
I migliori spot – Torrente Noce
Il tratto di fiume Noce che scorre in Val di Non è meta molto ambita dai pescatori perché è una cosiddetta “tail water”, in quanto rilasciata dal lago artificiale di Santa Giustina, e dunque meno condizionata dallo scioglimento delle nevi primaverili o dai temporali estivi. Il Noce in Val di Non scorre per lunghi tratti in profonde e suggestive forre e gole, creando ambientazioni selvagge e paesaggi molto accattivanti, mentre quasi al termine della valle assume l’aspetto del tipico fiume di fondovalle. Regolamenti lungimiranti (in tutta la concessione della Val di Non vige l’obbligo di rilascio della trota marmorata) hanno tutelato nel tempo questa specie e così si sono affermati alcuni tratti in cui possono essere utilizzate unicamente esche artificiali e in cui si può pescare sia a mosca sia a spinning (obbligo di mono amo senza ardiglione).Tra gli spot più ambiti, dove si può pescare solo previa prenotazione, le “zone trofeo” tra Moncovo, Lago di Mollaro e la Diga di S. Giustina e le “no kill” tra Maso Milano e Cressino e Cava Fiumeter e Moncovo in destra orografica.
La fauna ittica qui è equamente suddivisa tra marmorate (anche di grossa taglia), fario e ibridi. Le sospettose e pure smaliziate trote selvatiche che popolano il torrente Noce sfidano i pescatori a tirar fuori tutte le loro abilità, specie con esemplari di taglia, un incontro per nulla improbabile. Vivamente consigliati i “Waders”, gli stivaloni impermeabili che arrivano fino al petto, in quanto il fiume deve essere guadato in più punti. Oltre al sito trentinofishing.it quello della locale associazione pescatori (www.pescatorivaldinon.it/) fornisce l’elenco dei rivenditori autorizzati a rilasciare i permessi, dove è anche possibile reperire cartine per localizzare gli spot. Sul Noce si pesca a piede asciutto in alcuni tratti già dalla prima domenica di febbraio, ma è bene iniziare a marzo rispettando il ciclo naturale della riproduzione dei salmonidi.
Abbandonato il carattere impetuoso che lo connota nelle valli di Sole e Non, il Noce dalla località Rocchetta, oltre la quale si spalanca la Piana Rotaliana, assume le caratteristiche tipiche del torrente di fondovalle scorrendo immerso nel verde fra suggestive distese di ranuncolo acquatico. Raschi, buche e lunghe lame si susseguono in questo tratto riservato ai pescatori a mosca e alla pesca con esche artificiali. Un tratto ideale per tutte le età e per chi non ha tempo o voglia di faticare troppo (c’è un comodo parcheggio al ponte delle Fosine). Consigliati Waders e guadino obbligatorio.
I migliori spot – Torrente Avisio
In Val di Fiemme, l’Avisio, con il suo ambiente fluviale molto vario e segnato da profonde buche alla base delle rocce affioranti è l’habitat per eccellenza della trota marmorata che raggiunge taglie notevoli (anche 7-8 chili). Gli spot più facili da raggiungere sono nell’abitato di Predazzo, dalla foce del torrente Travignolo fino a poco a monte del paese, in direzione Moena. Le acque sono così pulite che dove la ciclabile costeggia il fiume, i pesci si possono osservare direttamente e quindi pescare a vista. È possibile acquistare il permesso per queste zone sul sito di Trentino Fishing o nei punti di rivendita segnalati sul sito dell’Associazione pescatori Valle di Fiemme (www.pescatorivaldifiemme.it/). Sull’Avisio è consentita solo la pesca con esche artificiali e con rilascio della marmorata e dei suoi ibridi (catch & release).
Nell’alta Val di Cembra, tra Sover e Casatta, l’Avisio scorre in un ambiente pressoché inalterato: una profonda valle scavata nella roccia porfirica. Anche in questo tratto l’habitat è ideale per ospitare la trota marmorata, ma non mancano tuttavia specie complementari come il barbo comune, il cavedano e la trota fario. Accedere all’acqua qui richiede spesso lunghe camminate, anche se nei pressi di Grumes/Sover, grazie a delle strade sterrate, si arriva a parcheggiare a pochi metri dal torrente. Uno spot questo, tecnico, a volte impegnativo, ma molto stimolante e che sa regalare grandi emozioni. Ci si trova circondati da una natura selvaggia, vero e proprio paradiso per gli amanti dello spinning e della pesca a mosca. Waders più che mai indispensabili, guadino obbligatorio.
Per conoscere tutte le opportunità a disposizione degli appassionati il riferimento rimane il portale www.trentinofishing.it. Raccoglie tutte le informazioni relative ad associazioni pescatori, zone, specie ittiche, situazione in tempo reale delle principali acque grazie alle immagini trasmesse dalle webcam. C’è anche una sezione per l’acquisto on line dei permessi di pesca e di prenotazione delle zone a riserva, il permesso turistico di pesca dilettantistica che sostituisce la licenza governativa per i pescatori che non ne sono in possesso, il noleggio dell’attrezzatura. Si possono inoltre prenotare le Trentino Fishing Guides, figure preparate per l’accompagnamento dei pescatori nei migliori spot e prenotare un soggiorno nei Trentino Fishing Lodge, un gruppo di strutture ricettive idonee ad accogliere gli appassionati della disciplina (colazione anticipata, deposito attrezzature, permessi di pesca in struttura, pacchetti dedicati ecc.).
GLI APPUNTAMENTI INTERNAZIONALI
Sono due le manifestazioni internazionali dedicate alla pesca in programma in Trentino nel 2022. I Campionato Mondiale Giovani (19° Cortland Youth World Fly Fishing Championship) e Master (7° Master World Fly Fishing Championship) di pesca con la mosca, che si svolgeranno nella nostra Provincia dal 18 al 24 luglio 2022.
L’ assegnazione di tale campionato da parte dell’organismo Mondiale (FIPS-Mouche), all’Italia e della F.I.P.S.A.S. al Trentino, è un riconoscimento esplicito alla bellezza di un territorio e alla sua capacità ricettiva e organizzativa. Informazioni: www.wffymc2022.it/it
Nota stampa