Assaggi & GustiAziende & ProdottiNatoconlavaligia

RE DEL TARTUFO – UMBERTO RUGGERI

CHI E’ UMBERTO RUGGERI ? UN INFLUENCER E COMMERCIANTE DI TARTUFI, DIVENTATO FAMOSO CON UN VIDEO VIRALE CON CUI ATTACCA UN VENDITORE DI MONTECCHIO, REO DI AVERGLI SPEDITO A MALAGA,  IN SPAGNA, TARTUFI NON BUONI

IL VIDEO TRASH DEL 21 NOVEMBRE 2014 HA SPOPOLATO  – ATTUALMENTE RUGGERI VIVE IN COLOMBIA DOVE HA UN’AGENZIA VIAGGI “TRAVEL ON COLOMBIA” E PORTA AVANTI PROGETTI A FAVORE DEI BAMBINI DELLE FAVELAS

 

Cosa è successo nel 2014?

Ho fatto un video pesantissimo dopo il ricevimento di un pacco contenente tartufi non buoni.
Una volta aperto il pacco e visto il contenuto, non ho capito più niente ed ho realizzato quel video d’impulso e tutto quello che mi sentivo di dire l’ho detto. Quella giornata ho spaccato 4 kg. di tartufo non buono. Il video (link), pubblicato su facebook dopo alcuni giorni è stato bloccato ma aveva già fatto circa un milione di visualizzazioni. L’attacco nel video era per un certo sig. Maggi  che poi mi ha denunciato insieme a sua figlia. Il problema del mio nervoso, tutti pensano siano per i soldi spesi, quindi persi, invece no, era per gli appuntamenti che avevo a Marbella, in Spagna, con dei ristoratori importanti e per questo ho fatto una brutta figura per non aver potuto mantenere gli accordi con loro, ma nonostante tutto hanno capito, perchè sono andato ugualmente agli appuntamenti portando i tartufi e facendo vedere il video girato, anzi tantissimi di loro sono diventati miei clienti.

Dopo quel video, mi hanno scritto migliaia di persone ho fatto tantissime conoscenze e quando torno in Italia, posso andare da Nord a Sud da Est a ovest, perchè tutti vogliono conoscermi ed ospitarmi.  Senza volerlo i social mi hanno fatto diventare un personaggio. Su 100 persone, 99 mi vogliono bene e 1 mi parlerà sempre alle spalle, comunque sono contento perchè sono il numero uno il Re del Tartufo.

Dalla passione per il tartufo alla solidarietà a favore dei/delle bambin@ delle favelas colombiane!

 

Umberto Ruggeri e bambin@ colombiani delle favelas

Vivo in Colombia dove ho un’Agenzia Viaggi “Travel on Colombia”. Oltre a questo, nel 2020 ho realizzato e pubblicato un video dove si vedevano dei bambini colombiani che giocavano scalzi, inaspettatamente ho ricevuto tantissime telefonate per aiuti economici a favore dei bambini delle favelas. Si è accesa la lampadina, e ho pensato “Voglio dare dei soldi a questi bambini – Umberto se sfruttassi la tua popolarità per questo obiettivo?”. Dapprima facevo dei video saluti che mi chiedevano, poi ho iniziato a fare dei videosaluti chiedendo un aiuto per questi bambini, quindi libere donazioni. Così ho avviato il mio progetto di beneficenza.

Oggi collaboro con varie aziende del settore e tratto tutte le tipologie di tartufi, sia italiani che esteri.

Ma chi è Umberto Ruggeri? Di seguito la sua storia pubblicata su www.redeltartufo.it

<< Una delle mie storie che posso raccontare

“Giace nascosto come ogni tesoro che si rispetti…
non fidandosi dell’uomo, la natura ne affidò le chiavi al suo miglior amico,
il cane”.

Il primo regalo che ho chiesto all’età di tre anni ai miei genitori fu un vanghino.
Il vanghino è lo strumento che usa il tartufaio per cavare i tartufi.
Perché un vanghino vi chiederete?
Si, un vanghino! Perché da piccolo ero sempre insieme al mio zio Rico e lui mi portava sempre a tartufi e io da grande volevo diventare un tartufaio.
Andare a tartufi è una passione bellissima, molto faticosa e sinceramente bisogna avere una certa predisposizione.
La prima dote di un buon tartufaio dev’ essere l’amore per il proprio cane e io dico e lo ripeterò sempre che è meglio un cane che una persona.
Per farvi un esempio, i miei tre cani andavano tutti i giorni al bar, erano sempre con me… attraversavano la strada nelle strisce pedonali…
queste cose non c’ entrano niente con il mondo del tartufo però per me è una certa soddisfazione.
Il cane va addestrato da piccolo, quando ha solo tre mesi…
inizi a farlo stare seduto, seduto e fermo, ti fai dare la zampa, gli tiri un oggetto e te lo fai riportare…
In poche parole cominci ad affezionarti al cane,e il cane a te,e più passerà il tempo e più farà parte di te.
Il cane è veramente il miglior amico dell’uomo.
Come si addestra un cane da tartufi
Prima cosa bisogna dire che non esiste una razza specifica per andare a tartufi, bisogna solamente cercare di usare razze che non siano predisposte per la caccia ( così dicono gli esperti ).
Io andando contro corrente ho scelto la razza ” Beagle”, perché Ivano il marito della mia sorella da grandissimo cacciatore di cinghiale e di lepre usava questa razza e mi diceva sempre che erano dei cani da un fiuto e di una resistenza incredibile.
Lui addestrava i cani per la caccia ed era un vero intenditore, aveva tante razze ma quella che gli dava maggiore soddisfazione era la coppia maschio e femmina di Beagle.
Drago, il mio primo Beagle, lo addestrato mettendo un panno profumato con l’olio al tartufo dentro una pallina.
La pallina viene nascosta, e il cane quando la trova riceve un premio che consiste in un po’ di cibo ( io usavo pezzi di formaggio).
Io lanciavo la pallina nel giardino di casa e il cane me la doveva riportare…
Poi ho cominciato a nascondere palline sottoterra per fare imparare al cane a scavare.
Dopo una settimana / 2 settimane, il cane è pronto per trovare i tartufi.
Detto così sembra facile ma se un cane da tartufi può costare anche € 5000 un motivo c’è.
Il cane ( il cucciolo) inizia a trovare i primi tartufi ( si inizia sempre con il bianchetto o con il nero estivo perché sono i tartufi più facili da trovare perché si trovano a pochi centimetri sotto terra ) fin dai primi giorni.
In questa fase iniziale il tartufaio deve scegliere se vuole un cane da riporto ( il cane riporta il tartufo nella bocca) oppure il cane aspetta dove ha trovato il tartufo senza muoversi.
Io ho sempre scelto questa ultima soluzione perché chi va alla ricerca del tartufo bianco sa benissimo che è molto probabile che il cane per estrarre il tartufo lo potrebbe rompere, essendo il tartufo bianco molto delicato e per questo preferisco che il cane mi aspetta dove ha sentito il tartufo ( al buco ) e insieme lo raccogliamo.
Invece chi va alla ricerca di solo tartufo nero normalmente addestra il cane a riporto perché il tartufo nero è molto più resistente e si trova in superficie mentre il tartufo bianco si può trovare anche in profondità.
I cani possono trovare i tartufi a una distanza anche di 500 metri e a una profondità anche di 1 metro.
Il tartufaio capisce quando il cane ha localizzato il tartufo mirandogli la coda (inizia a muoversi velocemente) e soprattutto noti una certa euforia.
Andare a tartufi bianchi significa svegliarsi presto (la legge permette di andare a tartufi un ora prima che sorge il sole e un’ora dopo che tramonta) e io mi svegliavo sempre alle 5 del mattino e per uno come me che gli piace dormire è un gran sacrificio, ma come dice sempre mio padre… i tartufi non nascono sotto il cuscino.
Dopo aver fatto una buona colazione (un tartufaio deve camminare, camminare e camminare) uno è pronto alla ricerca del tartufo.
Normalmente un tartufaio non dà mai da mangiare al cane prima di andare a tartufi, però un biscotto inzuppato con il caffè… Sempre lo prendevano da me.
I cani, è qui non mi stancherò mai di ripeterlo sono meglio delle persone.
Ora immaginatevi che siete in un bosco, alle cinque della mattina, tutto buio, la temperatura è 2° / 3° sottozero e dopo aver camminato 20 / 30 minuti per arrivare nel posto dove crescono i tartufi…. inizia il puro godimento…
Una volta arrivati qui può arrivare la pioggia, la grandine, il vento, la neve…
ma nessuna di queste cose ti fa ritornare a casa…
È pura passione!!!
Cammini, ti arrampichi, scivoli… sei sempre a incitare il cane a trovare il tartufo e quando il cane inizia a scavare c’è sempre un’emozione, una curiosità, perché non si sa mai che cosa c’è sotto…
ci può essere un tartufo da 5 g o invece uno da 200 /300 grammi…
Il cane quando “lavora” è uno spettacolo osservarlo…
l’impegno che ci mette, le soluzioni che riesce a trovare in poco tempo…
uno gode veramente ( io perlomeno godevo proprio).
Quando vai a tartufi con i tuoi amati cani ti senti libero, rilassato, il cellulare più delle volte non ha copertura… lo porti solo se in caso di necessità ne avrai bisogno… perché andare a tartufi è pericoloso…
ci sono le vipere, ci sono i lupi, i cinghiali e poi non sai mai dove puoi mettere i piedi.

CHI SONO I “TARTUFAI”?
I tartufai sono i cercatori di tartufo e si dividono in 2 categorie: chi va a cercare i tartufi per hobby ( sport ) e chi va a cercare i tartufi per i soldi ( lavoro ).
Altre categorie di tartufai non esistono.
Io sono sempre andato a tartufi per hobby e posso dire chiaramente che si guadagna bene andando a tartufi però per vivere solo di quello bisogno essere veramente esperti e essere molto intelligenti.
I cavatori o tartufai che conosco che riescono a vivere solo trovando il tartufo sono veramente pochi.
Su 100 ne conosco 3 / 4 , il resto sono solo mezzi tartufai come me…
Queste persone vanno a tartufi da 30 / 40 anni…. Sanno i sentieri dei boschi come io so le strade di Rimini… E a venti anni Rimini è Rimini…
Io ho la fortuna di conoscerli e ogni volta che mi raccontano le loro storie rimanevo a bocca aperta.
Uno in particolare lo incontravo quando andavo a tartufi e mi faceva vedere i tartufi che aveva trovato…
Questi tartufai guardano che numero di piedi hai…. guardano le gomme della tua macchina… Tutto questo per capire se l’ impronta che hanno trovato è la tua o di un altro…
Se capiscono che sei te che vai a tartufi in quel luogo dove loro vanno, cercano di capire i tuoi orari per anticiparti le volte successive….
Sono veramente degli esperti e non lasciano nessun dettaglio….
Si ricordano dove hanno trovato i tartufi e il giorno e l’ ora precisa…
Annotano tutto in una agenda e ogni anno aspettano il loro tartufo perché come dicono loro… Se non è questo anno, sarà il prossimo anno… Ma il tartufo statene pure certi loro lo portano a casa…
Mentre te che sei un novello giri giri e se hai fortuna qualcosa trovi…
Come dice il proverbio….
I dettagli nel mondo del tartufo come nella vita fanno la differenza…….
Vendere i tartufi cosa significa per me?
Prima cosa non ho più il tempo di stare con i miei cani e sinceramente stare con loro non ha prezzo…
Vendere i tartufi significa parlare sempre al telefono….
Devi informarti dei prezzi dei tartufi… ( il prezzo cambia sempre e c’ è sempre chi ha necessità di venderli o di comprarli )
Il commercio di tartufi è molto complesso e secondo il mio parere è un lavoro difficilissimo.
Puoi guadagnare in un istante ma allo stesso tempo gli puoi anche perdere…
Qui parlo soprattutto del tartufo bianco pregiato che ha un prezzo incredibile.
Non sai mai cosa c’ è dentro il tartufo soprattutto quando lo hai acquistato ti vengono sempre dei dubbi….
E quando compri un tartufo bianco da 100 / 200 / 300 grammi….
Il peso del tartufo ( peso economico) comincia a farsi sentire e le prime volte ti tremano le mani….
Poi come tutte le cose l’ esperienza conta e il mio passato da tartufaio mi ha aiutato tanto…
È piacevole vendere un prodotto tanto misterioso come il tartufo…
molte persone non hanno una idea di cosa è un tartufo, da dove nasce… perché costa così tanto….
quando è il momento di spiegare che cos’ è il tartufo molti clienti rimangono contenti perché oltre alla qualità del tartufo che comprano riescono a comprendere tutta la passione e le difficoltà che ci sono dietro a questo fantastico mondo… >>


Oggi ho un sito www.redeltartufo.com con merchandising, oltre all’Agenzia Travel On Colombia.

Vedi le quotazioni del Tartufo Estivo

Catalogo completo dei prodotti

Il Re del Tartufo
www.redeltartufo.com
umberto@redeltartufo.com
WhatsApp : +39 3714500487


Versione pdf

22/06/2022  13:39:50 Giovanni Tavassi

Giovanni Tavassi

Sono nato nel 1957 - Diplomato al Liceo Artistico di Napoli - Vivo a Portomaggiore (FE) - Ho lavorato in RFI come Professional dell'Alta Velocità. Sono il Direttore di www.natoconlavaligia.info, sito non commerciale, che è in rete dal 2004. Appassionato di Turismo, arte, cultura, food, wine e tanto altro, ho realizzato questo sito per accompagnare i nostri lettori verso mete turistiche, musei, luoghi, fiere, sagre, sport... Operatore per quanto riguarda la realizzazione, il montaggio e la messa in rete, su youtube al mio canale Enneweb TV, delle videointerviste. Scrivo nelle varie sezioni del sito e gestisco tutti gli altri collaboratori che scrivono sul sito. Faccio parte, come associato, di ARGA (Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali).