DE CHIRICO E L’OLTRE – AL PALAZZO PALLAVICINI A BOLOGNA
“DE CHIRICO E L’OLTRE” – DALLA STAGIONE <<BAROCCA>> ALLA NEOMETAFISICA (1938-1978) AL PALAZZO PALLAVICINI DAL 13 OTTOBRE AL 12 MARZO 2023
La mostra, patrocinata dalla Regione Emilia-Romagna, comprende oltre settanta opere provenienti dalla Fondazione Giorgio e Isa de Chirico di Roma e ricostruisce due importanti momenti della pittura dechirichiana: la stagione “barocca” e la stagione neometafisica.
Giorgio de Chirico nasce nel 1888 a Volos in Tessaglia, da Evaristo e Gemma Cervetto. Nel 1891 nasce il fratello Andrea, il futuro Alberto Savinio. De Chirico compie gli studi a Volos e al Politecnico di Atene. Nel 1906, dopo la morte del padre, si trasferisce a Monaco, dove studia fino al 1909, quando si sposta a Milano. Nel marzo del 1910 si stabilisce a Firenze ove nell’estate-autunno dipinge le prime opere metafisiche. Nel 1911 si trasferisce a Parigi ed espone per la prima volta le sue opere metafisiche al Salon d’Automne del 1912. Conosce intanto Apollinaire, Picasso e il suo primo mercante, Paul Guillaume. All’entrata in guerra dell’Italia è destinato a Ferrara, dove nel 1917 è ricoverato all’ospedale militare di Villa del Seminario. Nel periodo Ferrarese dipinge i primi Interni metafisici e il famoso dipinto Le Muse inquietanti. La sua metafisica influenza profondamente i surrealisti, che, tuttavia, lo disconoscono, non accettando la produzione artistica del Maestro successiva al 1918. Nel 1919 si trasferisce a Roma, dove collabora alla rivista “Valori Plastici”. Nel 1925 si stabilisce nuovamente a Parigi con Raissa Kroll, cui resta legato fino al 1931, quando si unisce a Isabella Pakszwer. Nel 1936-1937 vive a New York. Nel 1938 rientra in Italia e si stabilisce temporaneamente a Milano, per poi trasferirsi a Parigi e a Firenze durante gli anni della guerra. A partire dallo stesso periodo dà vita alla sua stagione “barocca”, ispirata ai grandi maestri del passato, quali Rubens, Tintoretto, Delacroix e Renoir. Nel 1944 si stabilisce definitivamente a Roma. Tra il 1968 e il 1978 dà vita a una reinterpretazione della metafisica, in chiave ludica, luminosa ed innovativa. Giorgio de Chirico scompare a Roma nel 1978. Dal 1992 le sue spoglie riposano nella cripta della chiesa di San Francesco a Ripa Grande in Trastevere, prima chiesa francescana a Roma.
La mostra è accompagnata da un ampio catalogo edito da Silvana Editoriale, con testi di Francesca Bogliolo, Mauro Pratesi e Elena Pontiggia, a cui si aggiunge un importante contributo di Renato Barilli, che testimonia l’intuizione risalente al 1973-74 sul valore della Neometafisica.
La Fondazione viene istituita nel 1986 per volontà di Isabella Pakszwer Far, vedova dell’artista, e di Claudio Bruni Sakraischik, curatore del Catalogo Generale (1971-1987), con il fine di tutelare e promuovere l’opera artistica e intellettuale di Giorgio de Chirico.
Nel 1990, alla morte della vedova, la Fondazione eredita la casa del Maestro, la maggior parte del suo patrimonio artistico e l’archivio personale. Nel 1993 viene riconosciuta come ente giuridico e da allora opera attivamente al fine di promuovere la realizzazione di mostre e convegni, sia in territorio nazionale che all’estero, per la divulgazione dell’opera artistica e letteraria del Maestro; dal 2002 cura la pubblicazione della rivista periodica «Metafisica – Quaderni della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico», edita in lingua italiana e inglese, che presenta e diffonde gli studi condotti su Giorgio de Chirico, nonché documenti originali sulla vita e sull’opera del Maestro (gli articoli della rivista sono scaricabili gratuitamente in formato pdf dal sito internet della Fondazione: www.fondazionedechirico.org).
La Fondazione nel 1998, dopo un attento restauro filologico, inaugura la Casa-museo di Giorgio de Chirico in piazza di Spagna, 31 a Roma.
PALAZZO PALLAVICINI
Originario del XV secolo e appartenuto a diverse famiglie nobiliari, si sviluppa su una superficie di circa 2000 mq. Ornato da incredibili affreschi e splendidi stucchi, fu ristrutturato nel 1680 e presenta uno scalone monumentale d’ingresso progettato “nei modi dell’architettura senatoria” perfettamente conservato. È stato un’importante corte europea e la dimora del Conte Gian Luca Pallavicini, condottiero e ministro di Carlo VI d’Asburgo e di sua figlia, l’imperatrice Maria Teresa d’Austria, madre di Maria Antonietta. Nella Sala della Musica, il 26 Marzo del 1770, si esibì un giovanissimo Wolfgang Amadeus Mozart.
INFORMAZIONI UTILI
Date: 13.10.2022 – 12.03.2023
Palazzo Pallavicini