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LA BIENNALE DELLO STRETTO

II Mostra internazionale di Architettura, Paesaggio, Scrittura, Video, Fotografia dello Stretto.

BST giardino e opere ©Giulia Comito

LE TRE LINEE D’ACQUA – LE CITTÀ DEL FUTURO
Esposizione: Campo Calabro, Forte Batteria Siacci, 18 settembre – 15 dicembre 2024
Talk: Campo Calabro, Reggio Calabria, Messina, 18 settembre – 15 dicembre 2024
Biennale diffusa: Badolato (CZ), Parigi (Francia), ottobre 2024 – settembre 2026

Direttori
Mariangela Cama, Alfonso Femia, Francesca Moraci
Curatori
Arianna Azzellino, Luisa Bravo, Stefano Capolongo, Giulio De Carli, Gaetano Di Gesu, Alessandra Ferrari, Luciano Galimberti, Marirosa Iannelli, Annalisa Metta, Mauro Francesco Minervino, Luca Molinari, Giovanni Multari, Rosaria Ester Musumeci, Orizzontale, Federico Parolotto, Angela Pellicanò, Gaia Sgaramella, Francesco Scullica, Giuseppe Smorto.
Con un contributo di Pasquale Piroso, per la sessione di Badolato.
Promotori
500x100sb, OAPPC Reggio Calabria
insieme a
ANCE Reggio Calabria, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Messina, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Messina, Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Comune di Campo Calabro, Comune di Villa San Giovanni.

ARTE, CITTÀ, TERRITORIO
La connessione tra arte e architettura è un’indispensabile azione di pensiero e progetto, prezioso contributo per rappresentare compiutamente la complessità espressiva contemporanea.
È nell’alveo della sensibilità, delle competenze e della cultura dell’artista alimentarsi e sperimentare lo spazio architettonico o urbano, così come per l’architetto condividere le ricerche artistiche dalle quali trarre suggestioni culturali.
Compartimentare le due forme espressive limita il dialogo che si genera dalla loro interazione, arricchimento del rapporto con il territorio e con le persone.
La Biennale dello Stretto è un progetto nato dall’Architettura, disciplina fondamentale per lo sviluppo territoriale e urbano, motore di un processo di amplificazione interdisciplinare. In questo senso, la condivisione con gli artisti consente di raccogliere sentimenti, desideri e sensibilità trasversali.

La sessione Arte è stata curata da Angela Pellicanò, artista calabrese con esperienza internazionale, che ha indicato il tema “Casa come me” come filo conduttore per coordinare il lavoro dei 22 artisti che espongono le loro opere nelle stanze di Forte Batteria Siacci.
“Casa come me” è il nome dell’abitazione di Curzio Malaparte, costruita nel 1938 sul promontorio di Capo Massullo, nell’isola di Capri.
Riporta la rivista di architettura Domus, in un articolo pubblicato nel numero 1055, nel marzo 2021, a firma di Walter Mariotti, che alla domanda rivolta dal generale nazista Rommel, se la casa non fosse stata costruita su progetto del proprietario, Malaparte avesse risposto che no, la villa era già così; però, subito dopo, indicando i faraglioni, Sorrento, Amalfi avesse aggiunto: “Io ho disegnato il paesaggio”.
Si legge nell’articolo, “in questa battuta, che potrebbe benissimo essere inventata, Malaparte nasconde e rivela al tempo stesso la vera missione di Casa Malaparte: fare la Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale che rappresenta un culmine di una vita, un pensiero e un personaggio. Oltre forse che dell’arte, non solo architettonica, del Novecento.”
La curatrice utilizza “Casa come me” sia come metafora dell’atto fisico dell’abitare, sia dell’esperienza profonda e totalizzante che l’abitazione di Malaparte trasferisce, per la posizione dominante sul promontorio. La riflessione di Pellicanò lega il tempo allo spazio, “se il tempo è perpetuo divenire, l’unico modo per fermarlo è renderlo spazio, limite. È renderlo archivio, memoria che conserva le “cose” della nostra vita”.
Nelle opere esposte a Forte Batteria Siacci, il tempo e lo spazio non vivono solo una dimensione
astratta, ma costituiscono le materie prime dell’arte.

Alla proposta curatoriale hanno aderito 22 artisti:
Giuseppe Bonaccorso
Cicatrici del tempo, Bitume, olio e cenere su tela, cm 200×120
Naturaliena, Ciclo di opere di cm 50×35, Grafite, pastello ad olio e pastello su cartoncino
Gianni Brandolino
Ipermetropolis Installazione ambiente
Flaminia Celata & Bärbel Praun
Landscape Archive (APUA), 2-channel video and sound installation, 22’12’’ © CelataPraun 2023
video, sound and performances: Flaminia Celata & Bärbel Praun, 2020-23, sound composition in
collaboration with Luca Baioni, 2023
Luigi Citarrella
L’acquaiolo, Installazione scultorea, Dimensioni ambiente
Giacomo Costa
Atmosfera 2020, Installazione video 3 canali. Dimensione ambiente
Ninni Donato
Noise, Installazione site specific. Dimensione ambiente, 2024
Paolo Giosué Genoese
Sembra, Installazione interattiva e di intelligenza artificiale. Dimensione ambiente, 2024
Demetrio Giuffrè
Skin, Silicone, Installazione ambiente
Marco Labate, Cinzia Palumbo
La nascita di Crono. Le cinque età del genere umano, Installazione ambientale, tecnica mista, 2024
Filippo Malice
Diario di viaggio, Installazione ambiente. Dimensioni variabili, 2024
Mare Vostrum – Gocce di civiltà, Installazione Site Specific. Dimensioni variabili, 2024
Giulio Manglaviti
55, Installazione site-specific (dipinto olio su carta, luce, audio) 2023-2024
Larissa Mollace
Lacrimarium, Materiali vari. Installazione ambiente, 2024
Giuseppe Negro
Altare, Tessuto ricamato, oro e orone. Installazione dimensione ambiente
Maria Teresa Oliva
Black on Black, Alluminio, paperclay, argilla nera, lana, stoffa. cm 220 x 125 x 50 2024
Small Islands of Matter, Alluminio, argilla refrattaria, resina. cm 220 x 70 x 67 (alla base), 2024
Associazione “Le Rane”
Spinning into the fort (Filando nel forte), a cura di Grazia Bono e Aldo Zucco. Installazione di Teatro di
figura. Dimensione ambiente
Gianfranco Scafidi
Storia di un alienato (History of an estranged), Performance / installazione ambiente, 2024
TechneLab
Corajisima, Installazione Ceramica. Dimensione ambiente
Spazio Galleria Arte Toma
Nausica Barletta, Dieciallasedicesima (2021) Video a tre canali, full HD 2’ 32’’, colore
Nausica Barletta, Dieciallasedicesima (2021) Pane, resina – 12 x 7 x 3 cm
Luca Granato, Quanto di te rimase (2023) ferro, cotone, cenere
Luca Granato, Le ceneri dell’entroterra (2024) cenere e carbone su lenzuolo
Armiro Yaria, La donna dei grattacieli (1978) olio su tela, 110 x 90 cm
Angela Pellicanò: la curatrice della sessione Arte Forte Batteria Siacci
Angela Pellicanò è un’artista di Reggio Calabria. Classe 1963, ha conseguito il diploma accademico in pittura presso l’Accademia di Belle Arti della sua città e, da allora, ha esposto le sue opere in numerosi contesti nazionali e internazionali. Tra le personali più significative, “Shakti”, presentata a Roma da Gabriele Salvatores, e “La Pagina dei Giochi”, presentata da Emmanuele Emanuele e Valentina Moncada. Pellicanò ha partecipato a importanti mostre collettive, come la 54ª Biennale di Venezia e a diverse esposizioni in gallerie e fondazioni italiane, come la Galleria Nazionale di Palazzo Arnone, La Galleria Nazionale di Palazzo dei Priori di Perugia e la Fondazione Orestiadi di Gibellina. Nel 2017 ha vinto il primo premio per le installazioni urbane all’Apulia Land Art Festival e ha partecipato a Manifesta12 a Palermo nel 2018. Le sue opere sono state accolte in prestigiose collezioni, tra cui quelle del Palazzo della Farnesina in Roma e del Museo delle Trame Mediterranee di Gibellina, del Museo BoCS di Cosenza.

GLI ARTISTI INDIPENDENTI
Gli artisti indipendenti esplorano altri temi: il valore dell’esperienza che l’osservatore può vivere in relazione all’opera, nell’installazione di Associazione Nike con Spazio Taverna e Studio Labics; il mito di Scilla e Cariddi in una restituzione dinamica e contemporanea di Diorama; l’occhio, l’insieme degli sguardi sul progetto Biennale e sullo Stretto di Danilo Trogu, il Mediterraneo nel lavoro di Salvatore Greco; il progetto “La città e il mare” con le scuole coordinato da OAPPC Reggio Calabria.
Danilo Trogu
Uno sguardo sullo Stretto. Installazione site-specific, ceramica, 2024
È una composizione di sguardi che la ceramica rende vividi e mobili, l’opera che il maestro ceramista Danilo Trogu ha realizzato per la Biennale.
Salvatore Greco
Mediterranei Invisibili, ritorni di viaggio. Quadri, basi sono temperate, fotografate e riportate in digitale, 2024
Una raccolta di disegni che vogliono essere sguardo al futuro, progetto, senza stabilire confini, facili incastri tra terre ed acque.
Associazione Nike – Irene Calabro con Spazio Taverna + Studio Labics
Percorsi, installazione site specific, materiali vari, 2024
Spazio Taverna rimette in scena l’esperienza di Studio Labics, labirinto multisensoriale, in uno spazio si allarga e si contrae per effetto dei diversi spot sensoriali diffusi sul percorso.
Diorama
Fluttuo, installazione site specific, materiali vari, 2024
Si ispira ai miti di Scilla e Cariddi: attraverso suoni e proiezioni astratte, i visitatori sperimentano
l’attraversamento dello Stretto.
Ordine Architetti PPC Reggio Calabria
La città e il mare
Laboratorio di progettazione urbana realizzato con gli alunni di una scuole secondaria di primo grado, creando racconti tematici e laboratori creativi, osservando la città e riscoprendo il suo rapporto con il mare.

LA BIENNALE DIFFUSA: ARTE A BADOLATO
Si chiama “Respiraterra” il progetto culturale artistico ideato da Pasquale Piroso, a Badolato Marina.
Badolato è uno dei “paesi raddoppiati” della Calabria, il nucleo lungo la costa, nato dopo l’alluvione, negli anni Cinquanta, il borgo antico arroccato tra mare e montagna.
Che questi luoghi, in Calabria e altrove in Italia, possano essere alternativa alla città è un punto di discussione molto teorico, ma è indiscutibile che la loro sopravvivenza passi attraverso un processo culturale rigenerativo, stimolo e responsabilità per la comunità progettuale. In questo scenario, l’arte come attrattore e moltiplicatore di interesse è fattore determinante e il progetto “Respiraterra”, ideato da Pasquale Piroso, ne è notevole testimonianza. Intende esplorare e valorizzare le radici culturali e naturali di Badolato, creando uno spazio in cui arte, cultura e memoria storica si intrecciano e si arricchiscono.
Secondo Piroso, architetto e curatore per la Biennale dello Stretto della sessione di Badolato, così come il concetto di periferia, luogo secondario e separato dal centro, deve essere aggiornato con urgenza all’evoluzione del contesto urbano e sociale, parallelamente, i borghi devono essere progettualmente interpretati come parte di un tessuto interdipendente e connesso alle città. Non è più sufficiente che le grandi città siano l’unico luogo in cui si progettano e sviluppano tutte le innovazioni, ma è importante che queste vengano pensate e adattate anche alle necessità dei piccoli comuni e, come per le città, la loro valorizzazione passa attraverso il recupero e lo sviluppo del territorio circostante.
Una fascinazione reciproca, quasi un senso di appartenenza atavico lega gli artisti ai luoghi, particolarmente ai borghi stratificati e densi di esperienze architettoniche, paesaggistiche.
Un’attrazione che i piccoli paesi esercitano anche sugli “stranieri”. Non è infrequente la formazione di comunità artistiche internazionali nei piccoli Paesi, che a loro volta diventano volano per un turismo interessato alla conoscenza e all’osservazione più che al consumo.
“Respiraterra” è una rappresentazione paradigmatica del legame tra arte e luogo: un palcoscenico naturale all’interno del quale le opere di artisti contemporanei generano riflessioni che tengono insieme l’ambiente, il paesaggio e il territorio.
La tenuta di Respiraterra (può essere visitata su appuntamento) ospita in esposizione permanente:

OPERE IN GIARDINO
Alberto Timossi
Contraccolpo.
Tubo in PVC smaltato e granito, cm 520 x 240 x 140
Giugno 2024
Pino Codispoti
La fibra della ginestra.
Stampa su di bond cm 200×100 (1992)
Pino Codispoti
Volti e Personaggi.
Stampa su di bond cm 200×100 (1987)
Antonio Tropiano
Pater, scultura in acero
Cm 220×70 (2023)
Roberto Giglio
Ama Terra Murales cm 350×270 (2022)
Dino Serrao
Angelo (Dino Moment).
Stampa su di Bond cm 200×130 (2024)
Matteo Basilè
Landing
Light Box, dittici diametro cm 70 (2012)
Progetto artistico per residenza Margutta (Loft Canova)
Antonia Ciampi
Centro Abitato
Cm 150×50 Legno, tela gommapiuma, acrilico (2024)
Dico’
Gandhi
Cm 50×50, Mixed media on wood, canvas, neon and Plexiglas (2017)
Luigi Ontani
Montovolo Pinealitaltrove
Scultura ovale in bronzo
Ovale diametro cm 80 (2003)
Opera Collettiva a cura di Roberto Giglio
Laboratorio d’arte con architetti
due tele cm 250×140 (2022)
Opera Collettiva a cura di Luigi Ontani e Roberto Giglio
Artisti protagonisti: bambini
12 acquarelli su legno ovali diametro cm 80 (2016)
Roma, evento Palazzo Canova Open Day

OPERE ALL’INTERNO
Marilisa Pizzorno
Cabine di Mutazione, olio su tela, cm 130×180 (1984)
Luigi Ontani
Scarpe con mensola oro – AbbottoNato
Ceramica policroma e oro zecchino cm 30x10x18h (2012)
Luigi Ontani
Apparance
Tondo, Diametro cm 40 (2018)
Paolo De Cuartu
Tela 1400×1200 (2002)
Roberto Giglio
Tele varie
Tommaso Cascella
Tele varie
Pasquale Piroso, il curatore della sessione Arte a Badolato:
Pasquale Piroso è da sempre legato a doppio filo al tema dell’arte: laureato in Architettura con. Paolo Portoghesi, con il quale ha collaborato a numerosi progetti di caratura nazionale, oggi “condivide le vestigia” di Palazzo Canova con un grande artista contemporaneo, Luigi Ontani.
Qui, dirigendo l’opera di restauro architettonico della galleria dello scultore neoclassico, ha poi fondato lo studio di architettura Loft Canova. In questo habitat che innesta l’antico al contemporaneo, l’arte all’architettura, sono nati progetti importanti, incentrati sul sempre vivo dialogo tra arte, interior design e lighting design, ispirati alla natura e abilitati dalla tecnologia.
Lo studio si occupa di progettazione degli interni, residenze, hotel, sedi di aziende, ristoranti e restauro monumentale per committenza nazionale e internazionale.

Sito web La Biennale dello Stretto 2024: https://biennaledellostretto.eu
Official hashtag: #labiennaledellostretto #biennaledellostretto #lecittadelfuturo #cittàdelfuturo #letrelineedacqua #thethreewaterlines #mediterraneiinvisibili #500×100 #OAPPCReggioCalabria #OAPPCMessina.

I DIRETTORI
Mariangela Cama, architetta, è funzionaria tecnica alta professionalità, al Dipartimento “Territorio e Tutela dell’Ambiente” della Regione Calabria.
È stata Assessora tecnica presso il Comune di Reggio Calabria dal 2019 al 2021, con delega alla “Pianificazione territoriale e urbana sostenibile e programmazione progetti strategici – Edilizia, Vigilanza e Demanio – Mobilità e Trasporti – Società partecipate” ed è consigliere dell’Ordine degli APPC della Provincia di Reggio Calabria dal 2017 e per il quadriennio 2021-2025.
Ha seguito il coordinamento generale della prima edizione della Biennale dello Stretto ed è co-direttore della seconda edizione.
Alfonso Femia, architetto, designer e urbanista, opera professionalmente, in ambito internazionale, dal 1995. E fondatore e presidente di Atelier(s) Alfonso Femia con sede a Genova, Milano e Parigi. È co-fondatore di 500×100 società benefit attraverso la quale sviluppa i progetti culturali e di ricerca. È stato direttore della III edizione della Biennale Internazionale di Architettura di Pisa nel 2019 e ideatore e curatore della I edizione de La Biennale dello Stretto. Ha vinto numerosi premi d’architettura in Italia e in Francia, pubblica saggi ed è speaker in conferenze internazionali.
Francesca Moraci, architetta, PhD in pianificazione territoriale, MS in Econocomic Policy and Planning, Fulbright in Economics, (NU Boston) è professoressa ordinaria di urbanistica presso l’Università Mediterranea di Reggio Calabria. È stata tra i 15 esperti del MIT per il Piano Istituto Strategico Nazionale per la Portualità e la Logistica (riforma della portualità) e ha redatto piani urbanistici. È stata componente della Commissione del MIMS per la riforma della legge urbanistica nazionale, standard urbanistici e Testo Unico dell’Edilizia. È autrice di numerose pubblicazioni. È curatrice della Biennale dello Stretto.

I PROMOTORI E LE PARTNERSHIP ISTITUZIONALI
La Biennale dello Stretto 2024 è un progetto culturale promosso e sostenuto da 500x100sb, OAPPC Reggio Calabria; condiviso e sostenuto da ANCE Reggio Calabria, Università Mediterranea di Reggio Calabria, Università degli Studi di Messina, Comune di Campo Calabro e partecipato con Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria, Fondazione Horcynus Orca, Comune di Villa San Giovanni, ADI nazionale e delegazioni Calabria e Sicilia.
in collaborazione con
Gal Terre Locridee, Gal Area Grecanica, Gal Batir, ANCE Messina, Ente Parco Aspromonte, Fondazione Horcynus Orca, ADI nazionale e delegazioni Calabria e Sicilia, INBAR, Associazione Nike, Palatina Cultural Group 500x100sb è un progetto culturale che investiga l’architettura e il design nel processo di integrazione con la città, raccogliendo testimonianze, esperienze, idee che aiutino a capire come tutto stia mutando. È stata il motore operativo della prima edizione della Biennale dello Stretto.
“Compagni di viaggio” di 500×100 e de La Biennale dello Stretto: Atelier(s) Alfonso Femia, Attico Staygreen, Studio Berruti, eFM, Medit, Mirage, US Universal Selecta.
Main Partners
La realizzazione de La Biennale dello Stretto è possibile grazie anche al contributo di Cariboni Group, Egoitaliano, Heidelberg Materials (nuovo brand Italcementi), In-Visible Lab, Liuni, Panzeri, ProViaggiArchitettura, Roca Italia.
Partners Tecnici
Contribuiscono all’allestimento di Forte Batteria Siacci e delle altre location: Cariboni Group, i Guzzini, Scarpat, Claypaki, Audiosales, International Sound, 3F Filippi, Martinelli.

INFORMAZIONI AGGIUNTIVE SULLA PRIMA EDIZIONE
La Biennale dello Stretto è un progetto culturale ideato e attuato da Alfonso Femia attraverso 500x100sb in partnership e con il sostegno di enti pubblici e privati.
Poggia il suo impianto su un solido lavoro di ricerca (denominato Mediterranei Invisibili, prodotto da 500x100sb), in corso dal 2018.
La prima edizione della Biennale è stata promossa da 500×100 società benefit, Ordine degli Architetti di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Città Metropolitana di Messina in collaborazione con Ordine degli Architetti di Messina.
Si è svolta dal 30 settembre al 18 dicembre 2022 (80 giorni); sono state esposti i progetti di 137 architetti, 21 under 35, 10 fotografi, 18 artisti al Forte Batteria Siacci a Campo Calabro. La mostra è stata visitata da 10mila+ persone. I talk sono stati 42 in 9 giorni. Sono intervenuti 170 talker, si sono svolte 12 lecture. Sono stati pubblicati 400+ articoli su testate generaliste e tecniche on line e off line a scala locale, nazionale e internazionale.
Sitoweb: https://www.mediterraneiinvisibili.com/la-biennale-dello-stretto/

Info
Via Giovanni Cadolini, 32 – 20137 Milano, Italia – t +39 02 54 01 97 01
55, rue des Petites Écuries – 75010 Parigi, Francia – t +33 142 46 28 94
labiennaledellostretto@500×100.com – com@500×100.com
www.mediterraneiinvisibili.comwww.500×100.com

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