GRANAROLO 1° PLAYER NEL MERCATO DEL LATTE FRESCO
I GIORNALISTI DELL’ARGA HANNO VISITATO LO STABILIMENTO DI GRANAROLO GROUP IN VIA CADRIANO A BOLOGNA.
TUTTE LE NOVITA’ NEL CAMPO DELLA PRODUZIONE DEL LATTE, MA ANCHE INNOVAZIONE, SVILUPPO E NUOVI PRODOTTI PER ANDARE INCONTRO ALLE ESIGENZE DI MERCATO – LA MISSION: VALORIZZARE LE PRODUZIONI DI ECCELLENZA E PROMOZIONE DEI PRODOTTI ITALIANI ALL’ESTERO.
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Nella mattinata del 24 febbraio 2025, i giornalisti dell’Associazione Regionale Giornalisti dell’Agroalimentare insieme ai colleghi di altre regioni, hanno fatto visita allo stabilimento di produzione del latte, del Gruppo Granarolo, a Bologna.
I giornalisti sono stati accolti da Myriam Finocchiaro e Tommaso Simili, ripettivamente: Responsabile Comunicazione, Relazioni Esterne e CSR – Communication and External Relations Specialist.
Il Presidente nazionale di Unaga, Roberto Zalambani, ha presentato i giornalisti dell’Arga provenienti da più regioni, ed ha ringraziato per l’accoglienza ricevuta.
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Myriam Finocchiaro, responsabile Comunicazione, Relazioni Esterne e CSR, ha messo in luce l’enorme crescita del Gruppo Granarolo S.p.A. – Nel 2011 il 4% del fatturato era fatto all’estero, oggi dopo 15 anni il fatturato fatto all’estero è il 40% e contemporaneamente è cresciuta anche la Cooperativa Gran Latte in termini di conoscenze, gli allevatori sono diminuiti nel corso degli anni, ma quelli rimasti sono più forti sia in termini di possedimenti sia per quanto riguarda il lavoro agricolo/allevatoriale. La robotizzazione, il sistema GPS, l’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale e il monitoraggio dergli indicatori iniziano ad assumere un ruolo sempre più importante per la nostra filiera.
La nuova direttiva europea impone, per quanto riguarda la sostenibilità, una rendicontazione tramite indicatori specifici (SRS) che impongono di rendicontare in termini di energia, emissioni, consumo acqua, rifiuti… Le aziende che hanno caratteristiche come la nostra, con più di 250 dipendenti, uno stato patrimoniale superiore a 20 milioni di euro, dovranno stilare il proprio bilancio di sostenibilità, cosa che noi facciamo già da diversi anni in forma volontaria come Granarolo S.p.A., nel 2026 sarà un bilancio complessivo compreso Cooperativa Gran Latte. Gli allevatori dovranno lavorare non solo sulla qualità e benessere animale, ma anche sulla sostenibilità.
Stiamo attraversando il periodo più brutto degli ultimi dieci anni con l’aumento del costo delle materie prime, 50milioni di euro, aggravio di costi maggiori per energia, quindi, il costo della materia prima latte alla stalla è passata da 50 a 58 centesimi.
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Tommaso Simili, Communication and External Relations Specialist, ha accennato un pò la storia di Granarolo quando, nel 1957 si consorziarono 19 mezzadri che diventarono allevatori bolognesi produttori del latte con lo scopo di produrre, trasformare e commercializzare il latte e siccome la maggior parte di essi erano di Granarolo Emilia fu scelto e adottato il nome Granarolo come marchio per la commercializzazione e, nello stesso tempo, migliorare la loro condizione di vita.
Nel 1972, la Granarolo entra nel consorzio la Cooperativa Felsinea Latte dando vita al Consorzio Emiliano-Romagnolo Produttori Latte.
Oggi, dopo vari step societari negli anni, siamo la più grande e la più importante filiera del latte con circa 475 allevatori in 11 regioni italiane e riuniti nella Cooperativa Gran Latte che fa capo alla Granarolo S.p.A. per la trasformazione.
Le percentuali regionali di produzione della filiera Granlatte: Lombardia 69,3% – Emilia Romagna 7,45% – Calabria 5,36% – Friuli Venezia Giulia 5,07% – Basilicata 3,88% – Veneto 3,30% – Puglia 2,96% – Lazio 2,09% – Piemonte 0,47% – Molise 0,10% – Campania 0,03%.
Nella filosofia Granarolo per il latte di qualità, va confezionato e consumato in prossimità delle stalle che lo producono per garantirne la freschezza; per questo mantiene stabilimenti localizzati a livello regionale, per avvicinare chi produce e chi consuma in una filiera il più corta possibile e Unica.
I numeri del Gruppo Granarolo:
- Presente in 76 paesi del mondo
- 40 milioni di consumatori
- 20.000 famiglie che traggono il proprio reddito dal lavoro nel Gruppo Granarolo
- 2.490 dipendenti
- 9 stabilimenti all’estero: 2 in Francia, 1 in Germania, 1 nel Regno Unito, 1 in USA, 3 in Brasile e 1 in Nuova Zelanda
- 14 stabilimenti in 9 regioni italiane:
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- Sestu (CA) – Pecorino Sardo DOP, pecorino romano DOP, formaggi di latte caprino, ricotta e yogurt
- Montemiccioli Volterra (PI) – Perorino Toscano DOP, formaggi di latte ovino, ricotta
- Soliera (MO) – Latte ESL, latte UHT, bevande vegetali, parmigiano reggiano DOP
- Pasturago (MI) – Latte ESL, yogurt e dessert, latte UHT
- Casalino (NO) – Gorgonzola DOP
- Usmate Velate (MB) – Mozzarella, mascarpone, ricotta e snack al formaggio
- Ramuscello (PN) – Stracchino
- Bologna – Mozzarella, parmigiano reggiano DOP, latte ESL, panna fresca
- Bologna – Pasta
- Coriano (RN) – Gastronomia vegetale
- Gioia del Colle (BA) – Mozzarella, burrata, stracciatella, latte UHT, latte ESL e panna UHT
- Castrovillari (CS) – Caciocavallo silano DOP, provola, ricotta, latte ESL e latte UHT
- Aprilia (LT) – Mozzarella
- Grosseto – Latte ESL
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- 925.000 tonnellate di latte lavorato ogni anno, di cui circa 850.000 (di filiera)
- 580 camioncini per la distribuzione a 50.000 punti vendita italiani
- 99 mezzi di raccolta latte alla stalla
- 1.617 milioni di euro di fatturato a fine 2023
- 475 allevatori in 11 regioni italiane
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Posizionamento sui mercati:
- 1° contributore alla crescita del Mercato Dairy
- 1° player nel mercato del Latte Standard
- 1° player nel mercato del Latte Biologico
- 1° player di marca nel mercato di Formaggi High Protein
- 1° player nel mercatodei Formaggi Duri Italiani In Francia
- 2° player di marca nel mercato dei Formaggi Freschi
- 2° player nel mercato dei Formaggi Freschi Italiani In Francia
- 3° player nel mercato dello Yogurt Intero
I Premi
9 formaggi hanno vinto “I World Cheese Awards 2023” su oltre 4.000 formaggi provenienti da 40 paesi:
Medaglia d’Oro:
- Gorgonzola piccante DOP
- Capretta Blu Mario Costa
Medaglia d’Argento:
- Misto Classico Stagionato Podda
- Mozzarelle Fiordilatte Pettinicchio
Medaglia di Bronzo:
- Pecorino Stagionato DOP Pinzani
- Il Saggio Amalattea
- Erborinato al Tartufo Bruno Costa
- Gorgonzola Dolce DOP
- Parmigiano Reggiano DOP Granarolo
Con vari assetti societari e acquisizioni di marchi sia in Italia sia all’estero, Granarolo è presente in tutto il mondo Cina compresa.
Il Gruppo Granarolo è sempre a lavoro con lo staff innovazione e sviluppo per stare sempre al passo con le tendenze alimentari e i gusti dei consumatori. Nel periodo di pandemia, Granarolo ha lanciato, in sordina e senza fare grandi campagne pubblicitarie, il Burger Vegetale e soltanto con il passa parola e la qualità del prodotto, ha riscosso il consenso dei consumatori. Oggi è una delle referenze più richiesta.
In prospettiva e per andare combattere i cambiamenti climatici e relativi danni ambientali, il Gruppo Granarolo ha fissato al 2030 il raggiungimento dell’Obiettivo Piano (Ridurre le emissioni di gas a effetto serra del 30% per Kg. di latte prodotto) attraverso le seguenti azioni:
- BENESSERE ANIMALE – Elevare gli standard di sicurezza presso gli allevamenti riducendo anche l’ impatto ambientale generato
- RIDUZIONE PLASTICA – Riduzione delle materie plastiche e incremento dell’uso della plastica da riciclo
- PIANO ANTISPRECO – Riduzione dei consumi di energia, dell’acqua e degli sprechi alimentari
Per evitare lo spreco alimentare, il Gruppo ha già aperto diversi punti vendita diretta. A Bologna c’è lo Spaccio Granarolo in via Cadriano nel quartiere generale della Granarolo – L’altro, “Granarolo Bottega” si trova in centro a Bologna in via Irnerio 12/5 D è stato inaugurato nel 2021 e concepito in ottica anti-spreco e dedicato alla vendita quasi esclusiva di prodotti del portafoglio Granarolo.
I progetti
“Allattami” (Banco del Latte umano donato Bologna) il progetto senza scopi di lucro promosso dall’IRCCS del Policlinico di Sant’Orsola Bologna e Granarolo, con la partecipazione di “Cucciolo”, l’Associazione di Bologna dei genitori dei bambini nati pretermine. Dal 2012 sono stati raccolti 42.143 biberon, corrispondenti a 5.057 litri di latte materno equivalenti (considerando 120ml/ biberon) – 371 madri donatrici coinvolte – 40.694 utilizzati dalle strutture sanitarie emiliane al 31/12/2024.
Per l’Innovazione e Strat Up – “Agrofood Business Innovation Center” è stato avviato a inizio 2019, vede la collaborazione di Granarolo con altri partner strategici impegnati nel settore digitale e alimentare, come Gellify, Camst, Conserve Italia, Cuniola Società Agricola (Ima), Eurovo.
“Africa Milk Project”, progetto di cooperazione internazionale per l’autosviluppo promosso da CEFA che coinvolge la Njombe milk Factory, una latteria sociale situata in uno dei distretti più poveri della Tanzania.
“AfricHand project” iniziato con EXPO 2015 quando CEFA Onlus e Granarolo, grazie al progetto Africa Milk Project in Tanzania, sono riconosciuti nel mondo come esempio virtuoso di progettualità implementata/collaborazione a favore di uno sviluppo sostenibile in un’area rurale, vincendo il premio come Best Practice.
“Dare per Fare” è stata avviata una donazione continuativa al Fondo sociale di comunità Dare per Fare che fa da hub per circa un centinaio di Onlus ed empori della Città Metropolitana di Bologna. A causa del crescente bisogno la donazione sistematica proseguirà anche nei prossimi anni. I prodotti donati equivalgono a 171.756 pasti/anno nel 2022 e 198.000 pasti/anno nel 2023: a beneficiarne, anche grazie al coordinamento di Volabo, Centro Servizi per il Volontariato, quattromila famiglie che vivono sul territorio metropolitano. Oltre agli alimenti, Granarolo ha donato al progetto un furgone refrigerato per risolvere eventuali criticità nella distribuzione di prodotti freschi.
27/02/2025 13:40:51 Giovanni Tavassi