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EMILIA ROMAGNA “VIENI VIA CON ME” VINITALY 2025

A VINITALY IL PADIGLIONE N. 1 DELL’EMILIA ROMAGNA SI PRESENTA CON TANTE NOVITA’ E CON LO SLOGAN “VIENI VIA CON ME”.

80 ESPOSITORI, 17 MASTERCLASS, IL RISTORANTE DELLO CHEF “TRISTELLATO” MASSIMO BOTTURA E UN NUOVO CONCEPT GRAFICO VOLTO A VALORIZZARE LE INNUMEREVOLI SFUMATURA DEL VIGNETO EMILIANO-ROMAGNOLO LUNGO LA VIA EMILIA, IN UN SUGGESTIVO “GIARDINO” VESTITO DI FIORI E CALICI”.

      Davide Frascari, Massimo Bottura, Alessio Mammi, Roberta Frisoni, Rosa Fanti e Carlo Cracco

27 marzo 2025 Modena, all’Osteria Francescana dello chef Massimo Bottura, si è svolta la conferenza stampa di presentazione del Padiglione n. 1 Emilia Romagna e delle attività che saranno presenti al suo interno, a Vinitaly dal 6 al 9 aprile 2025.

Presenti alla conferenza: Alessio Mammi e Roberta Frisoni (Assessori Regionali Emilia Romagna), Davide Frascari (Presidente Enoteca Regionale ER), Chef  Massimo Bottura, Rosa Fanti (produttrice vino), Chef Carlo Cracco.

Chef Massimo Bottura

Intervista

Gli onori di casa sono stati fatti dallo Chef Massimo Bottura che ha ospitato la conferenza di presentazione per quanto riguarda il Padiglione n. 1 dell’Emilia Romagna. “Da sempre, abbiamo lavorato a stretto contatto con i produttori di vino, creando abbinamenti capaci di esaltare le nostre creazioni gastronomiche. – spiega Massimo Bottura – Le carte dei vini dei nostri ristoranti sono il frutto di una ricerca attenta, con una selezione che spazia dalle etichette iconiche a quelle di piccoli vignaioli indipendenti, sempre con l’idea di valorizzare la biodiversità e l’identità del vino italiano. Partecipare al Vinitaly, quindi, non è solo un omaggio al vino, ma un modo per rafforzare questo dialogo tra cucina e viticoltura, tra chef e produttori, con l’obiettivo comune di raccontare l’eccellenza italiana e il suo legame profondo con il territorio”.

In collegamento da Roma con la conferenza nazionale di Vinitaly


In collegamento dalla conferenza stampa nazionale di Vinitaly a Roma, lo chef Bottura ha appreso che riceverà, durante la 57^ edizione di Vinitaly 2025 a Verona, il riconoscimento per l’Eccellenza della Ristorazioone Italiana.

Intervista all’Assessore Regionale ER, Alessio Mammi

Alessio Mammi (Assessore all’agricoltura e agroalimentare, Caccia e Pesca e rapporti con la UE) dichiara”L’Emilia-Romagna è l’unica regione che prende il nome da una strada che ci unisce tutti, da Piacenza a Rimini. Il vino fa parte dell’identità del nostro territorio, grazie al lavoro dei produttori, delle imprese, dei consorzi. Abbiamo voluto rinnovare con un messaggio forte e chiaro il padiglione dell’Emilia-Romagna a Vinitaly, una vetrina straordinaria per il vino italiano. I nostri vini sono prodotti di grande qualità che contemplano abbinamenti gastronomici molto interessanti, come quelli che farà Massimo Bottura nel nostro padiglione, dove festeggerà con noi i 30 anni di Osteria Francescana a Vinitaly. Nel 2025 abbiamo in previsione l’impiego di 21 milioni di euro per il vino, attraverso investimenti per le cantine, ristrutturazione dei vigneti, promozione nazionale, europea e verso paesi extra Europa. Il vino in questa fase storica è sotto attacco: dobbiamo studiare con produttori, cantine e consorzi nuove strategie di promozione e difesa e far sentire la nostra voce in Europa, per un mercato giusto, attento alla reciprocità sull’export e capace di rispondere anche sul piano della difesa fitosanitaria, senza la quale metteremmo a serio rischio le produzioni”. Durante il suo intervento ha parlato anche di cultura del cibo, della gastronomia, cosa che ha fatto molto piacere allo chef Massimo Bottura.

Intervista all’Assessora  Regionale ER, Roberta Frisoni

Roberta Frisoni (Assessora Regionale al Turismo, Commercio e Sport) sottolinea che “L’Emilia-Romagna è conosciuta in tutto il mondo per le sue eccellenze enogastronomiche e attorno a questo ricchissimo patrimonio si sono sviluppati un brand e un prodotto turistico, la Food Valley, che generano oltre 92 milioni di indotto e sono uno degli elementi trainanti della nostra offerta di vacanza. Degustare un buon vino insieme alle prelibatezze della nostra cucina, in luoghi iconici in cui si rivive l’esperienza degli affascinanti processi produttivi tramandati di generazione in generazione, avvolti da un’innata vocazione all’ospitalità e circondati dalla genuinità delle persone, rende “food & wine in Emilia-Romagna” un’esperienza autentica e sincera come il buon vino! Abbiamo una Food Valley unica, circondata da un’offerta ricchissima di arte e cultura, natura e motori. Dalle prossime edizioni di Vinitaly, la promozione turistica dei nostri splendidi territori affiancherà sempre di più la narrazione sul vino e porteremo a Verona tante esperienze di vacanza per il turista foodie».

Intervista a Davide Frascari, Presidente dell’Enoteca Emilia Romagna

Davide Frascari, Presidente dell’Enoteca Regionale ER, ha messo in luce il grande lavoro svolto dagli attori e per l’ennesima volta la Regione Emilia Romagna ha dimostrato di fare sistema e fare sistema vuol dire abbracciare il mondo del food al mondo del vino che rappresenta una delle eccellenze a livello internazionale.

Dunque, tutto pronto per presentare al grande pubblico del Vinitaly 2025, i vini dell’Emilia Romagna in forma rinnovata e contemporanea, mostrando la coesione di un territorio che, sotto l’egida dell’Enoteca Regionale, Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia-Romagna ha scelto di fare squadra per lavorare in maniera unitaria e posizionare la qualità del vino emiliano-romagnolo a un livello sempre più alto.
Con i suoi 44 prodotti agroalimentari tra Dop e Igp (19 Dop e 25 Igp), si aggiungono i 20 presidi Slow Food e quasi 400 prodotti agroalimentari tradizionali iscritti nell’Atlante ministeriale. Ed è per questo che l’Emilia Romagna ha conquistato il titolo di Food Valley Italiana è un grande contenitore di eccellenze agroalimentari e savoir-faire enogastronomico, ma anche attrattore turistico per quanto riguarda i motori, le città d’arte e l’enogastronomia per un impatto economico complessivo di 90,2 milioni di euro (tra ristorazione, alloggio, acquisto prodotti tipici, partecipazione ad eventi food…) con oltre mezzo milione di di presenze turistiuche all’anno, di cui il 35% stranieri (Fonte: Trademark Italia per l’Osservatorio Turistico Regionale Emilia-Romagna).
Il 70% delle scelte di viaggio, nel 2024, si sono orientate proprio sull’enogastronomia con una crescita del +12% rispetto all’anno precedente.

Massimo Bottura parla del Lambrusco, raccontando un piccolo aneddoto

Dal 6 al 9 aprile al Vinitaly entrerà in cattedra nel Padiglione n. 1 Emilia Romagna lo chef (tristellato) Massimo Bottura con il suo ristorante. In base alla giornata, nel menù del ristorante si alterneranno alcuni dei piatti più rappresentativi della Francescana Family: dal “Cacio e Pere” e “Beautiful, psychedelic, spinpainted cotechino, charcoal grilled with glorious colors as a painting” di Osteria Francescana alla “Rosetta della Domenica” del ristorante Cavallino; dallo “Short ribs forever” del ristorante Al Gatto Verde al “Tortellino del Tortellante”, fino alla “Zuppa Inglese” di Franceschetta58. (prenotazioni a questo link: https://www.covermanager.com/reservation/module_restaurant/ristorante-vinitaly/italian).
Un’occasione per festeggiare i 30anni dal 19 marzo 1995, apriva l’Osteria Francescana, un manifesto culturale enogastronomico, una famiglia. A Modena, Casa Maria Luigia e l’Acetaia, Al Gatto Verde, Franceschetta58, il Cavallino, ambienti completamente ristrutturati con un restyling durato 8 anni, ognuno con la propria identità e carattere, ma legati agli altri dai valori comuni della Francescana Family.


Focus – Osteria Francescana
30 anni di OSteria Francescana: NEL NOSTRO FUTURO, CI SARÀ SEMPRE PIÙ FUTURO

Il 19 marzo 1995, in via Stella 22 a Modena, apriva un piccolo ristorante con grandi sogni: Osteria Francescana.
Il bilancio di questi trent’anni è straordinario. Abbiamo dimostrato che la tradizione può essere innovata senza essere tradita, trasformando piatti iconici in esperienze contemporanee. Osteria Francescana non è solo un luogo, ma l’idea di una cucina che guarda al futuro senza dimenticare il passato, dove le persone sono al centro di tutto.
Abbiamo abbracciato processi creativi propri dell’arte contemporanea, e il futuro potrebbe riservare una cucina ancora più concettuale e sperimentale, ma i nostri valori rimarranno gli stessi che ci hanno accompagnato in questi 30 anni: il cibo come memoria e innovazione, le brigate come famiglia, l’inclusione come responsabilità sociale, le donne come forza trainante del cambiamento, l’ospitalità come gesto d’amore.
L’attenzione allo spreco zero, all’inclusione sociale e alla sostenibilità sono sempre più centrali. La nostra cucina promuove etica e consapevolezza, portando la nostra filosofia oltre le mura dei ristoranti. Food for Soul combatte lo spreco alimentare e l’isolamento sociale attraverso la bellezza, sostenendo le comunità vulnerabili e ispirando le future generazioni di chef. Al Tortellante i giovani adulti con autismo imparano a lavorare a mano i tradizionali tortellini, sotto la guida delle Rezdore modenesi.
Questi progetti aprono le porte dell’inaspettato, dimostrando che l’ospitalità può essere una forma d’arte e di cultura: la ricerca di nuove tecniche, nuovi linguaggi, nuove contaminazioni è costante.
Oggi, dopo trent’anni, l’Osteria Francescana è molto più di un ristorante. È un manifesto culturale, una famiglia. A Modena, Casa Maria Luigia e l’Acetaia, Al Gatto Verde, Franceschetta58, il Cavallino, ciascuno ha la propria identità e carattere, ma è legato agli altri dai valori comuni della Francescana Family.
E proprio come la nebbia che avvolge la pianura emiliana, la Francescana Family non è mai ferma: evolve, si trasforma, si dissolve e riappare, sempre con lo stesso cuore, sempre con la stessa anima.

Casa Maria Luigia – img©ennewebtv

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Chef Carlo Cracco e Assessora Regionale ER, Roberta Frisoni [640x480]
Massimo Bottura, Alessio Mammi, Roberta Frisoni e Carlo Cracco [640x480]
Tortellini al Parmigiano Reggiano [640x480]
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Chef Carlo Cracco in conferenza

Intervista a Carlo Cracco

Intervento di Rosa Fanti

Lo chef Carlo Cracco e Rosa Fanti, presenteranno al Vinitaly i vini della loro tenuta e Agriturismo “Vistamare”  a Sant’Arcangelo di Romagna. E’ un’azienda agricola che produce anche frutta, verdure e ortaggi. L’agriturismo si trova a Ciola Corniale. Uno dei vini ha preso proprio il nome dalla località “Ciola”.


Gli appuntamenti al VINITALY

Non solo degustazioni. Da domenica 6 a mercoledì 9 aprile, gli spazi dedicati all’Emilia-Romagna vivranno anche con 17 masterclass di approfondimento e degustazione guidate da esperti del settore, che illustreranno le caratteristiche distintive delle principali denominazioni regionali offrendo ad appassionati e operatori l’opportunità di scoprire i segreti dei vini e dei prodotti emiliano-romagnoli, esplorandone la storia, il carattere e la versatilità.

Tra gli appuntamenti da non perdere la masterclass di lunedì 7 aprile (ore 12.30) dedicata alla versatilità dei vini emiliano-romagnoli: un viaggio enoico che sintetizzerà l’animo “pop-rock” dell’Emilia-Romagna da bere.

Ma il palinsesto si animerà già da domenica 6 aprile, dapprima con “Lambrusco. Elogio della gioia e della versatilità” (ore 10,30), quindi con “Rocche di Romagna: il nuovo racconto del Romagna Sangiovese” (ore 12,30). I vini dei Colli Piacentini saranno invece al centro de “L’anima frizzante dei cocktail d’autore” (ore 14,30), mentre alle 16,30 la Sala Masterclass ospiterà l’appuntamento con “Malvamici: un legame d’eccellenza tra Malvasia di Candia Aromatica e la gastronomia parmense”.

Lunedì 7, ad aprire la giornata sarà invece “L’Emilia-Romagna: un viaggio dalla terra al calice, fino al digitale”, strategie per valorizzare i vini dell’Emilia-Romagna online e renderli attraenti per i nuovi consumatori del vino, mentre alle 14,30 sarà il turno di “Tramonto DiVino – Presentazione del calendario 2025”, un excursus sul roadshow enogastronomico dedicato ai vini ed ai prodotti certificati dell’Emilia-Romagna, giunto quest’anno alla 20° edizione. Seguirà, alle 16,30, l’appuntamento con “L’Emilia dei 5 sensi. Viaggio lungo le Strade Vini e Sapori di Emilia”: un’esperienza lungo le Strade di Parma e Piacenza alla scoperta del territorio attraverso i 5 sensi: il sapore del cibo, il profumo del vino, il suono dei torrenti e delle stagioni, il lavoro con le mani, la meraviglia della natura e dell’arte.

Martedì 8 aprile, il programma inizierà con “I Vini Ambasciatori dell’Emilia-Romagna”, una masterclass riservata ai giudici internazionali del Concours Mondial de Bruxelles, dove verranno degustati in rassegna i 12 vini Ambasciatori dei territori enologici della regione individuati dalla guida AIS regionale “Emilia-Romagna da bere e da mangiare”. L’appuntamento sarà seguito, alle ore 13, da “Consorzio Emilia-Romagna: un mosaico di vini dalla pianura alla collina”, mentre alle 15 sarà la volta de “Gli Spagatori: una storia di integrazione”, documentario realizzato da Cantine 4 Valli, azienda vitivinicola piacentina, in collaborazione con la Cooperativa Sociale I Perinelli, che si occupa di favorire percorsi di cura e riabilitazione a persone con disagio psichico. Alle 17, l’incontro “Albana DOCG: un Viaggio tra Stili e Sfumature”, farà esplorare le diverse interpretazioni di questo vino unico, scoprendo come territorio e vinificazione ne esaltano le sfumature.

Ultima giornata mercoledì 9 aprile, con “Emilia-Romagna: il racconto di una terra attraverso i suoi vini” (ore 10,30), che esplorerà i vini più rappresentativi della regione, mettendo in luce il loro legame con il territorio e le nuove tendenze del mercato. A seguire (ore 12,30) “Dolce Emilia-Romagna”, un viaggio lungo la Via Emilia alla scoperta dei vini dolci e passiti, mentre alle 14,30 “Il digital wine marketing” metterà in luce il ruolo sempre più dominante del contesto digitale nella promozione e divulgazione della produzione enologica regionale.

I nuovi claim e concept grafico del padiglione 1

Vieni VIA con Me” è il claim che accompagnerà i produttori regionali alla Fiera di Verona dal 6 al 9 aprile prossimi nel padiglione 1. La grafica che vestirà il padiglione 1 immergerà i visitatori in un giardino delle meraviglie, con il volo di una farfalla a suggerire di volare VIA (il richiamo alla VIA Emilia) e la traiettoria del suo librarsi a delineare la sagoma dell’Emilia-Romagna. È l’invito ad intraprendere il viaggio alla scoperta delle eccellenze enologiche regionali, che inizia tra i filari delle colline piacentine e finisce tra quelli vista mare di Rimini. Le mille sfumature di colore dei nettari dell’Emilia-Romagna colmeranno altrettanti fiori-calici dalle forme diverse, leit motiv delle pareti del padiglione regionale.

VIGNETO EMILIA-ROMAGNA: CRESCONO PRODUZIONE ED EXPORT, CON SGUARDO SEMPRE PIU’ ORIENTATO AL BIOLOGICO – PROSEGUE IL FENOMENO DI RIORGANIZZAZIONE STRATEGICA DELLE AZIENDE.

È un 2024 caratterizzato dal segno più, quello affrontato in vigna dall’Emilia-Romagna, che prepara alla prossima edizione di Vinitaly (6-9 aprile – Veronafiere) con un bilancio in crescita per rese e produzione, grazie anche a un andamento climatico favorevole, senza gravi problemi di stress idrico tanto sul versante emiliano quanto su quello romagnolo.

Nel complesso, in cantina sono stati conferiti 8,61 milioni di quintali di uva – in crescita dell’8% rispetto ai 7,97 milioni del 2023 -, ricavati da oltre 51 mila ettari di vigneti, con una resa media in campo di circa 170 q/ha e una produzione potenziale di vino di circa 7 milioni di ettolitri.

Guardando ai dati delle dichiarazioni di produzione, si può stimare un volume totale di vino finito di 6,65 milioni di ettolitri, in aumento del +8,4% rispetto ai 6,13 milioni di ettolitri dell’anno precedente, con rivendicazioni che hanno visto al primo posto ancora il vino da tavola (46,4% del totale), seguito dalle IGT (35,5%), DOC (16,4%), varietale (1,3%) e infine DOCG (0,4%), tutte con incrementi in volume rispetto al 2023 ad eccezione dei vini DOC, in flessione del -3,6%.

Tra le preferenze di consumo, anche nel 2024 i vini bianchi hanno avuto la meglio, raggiungendo il 61,4% del totale (4.084.530 hl) rispetto al 37,3% dei rossi (2.481.560 hl) e all’1,2% dei rosati (82.594 hl).

Un comparto che, in controtendenza rispetto alla decrescita mondiale, tiene anche sul fronte delle esportazioni il cui valore, secondo i dati Istat, nei 12 mesi del 2024 ha raggiunto i 464.500.000 euro, in leggero aumento del +0,6% sul 2023.

Le superfici vitate e la scelta del biologico

Con i suoi 52.975 ettari di superficie vitata per la produzione di uva da vino, l’Emilia-Romagna si conferma una delle maggiori regioni viticole della penisola, quinta dopo Veneto (oltre i 100 mila ettari), Sicilia (con poco meno di 97 mila ettari), Puglia (con poco più di 90 mila ettari) e Toscana (con circa 61 mila ettari).

Nell’ultimo biennio, il vigneto regionale è calato di circa 260 ettari, dopo il picco di 53.235 ettari toccato nel 2022. A conferma di un trend in atto ormai da tempo, in tutta la Regione sono però cresciute le estensioni dei terreni vitati certificati biologici, passati dai 4.653 ettari di fine 2018 ai 6.204 ettari di fine 2024 (+33,3%). Anche relativizzando il dato sulla base della superficie vitata complessiva, il fenomeno è in crescita, con una percentuale di superfici bio passata dal 9,1% di fine 2018 al 12% di fine 2024, concentrate principalmente nelle province di Forlì-Cesena (1.441 ettari), Piacenza (1.198), Modena (838), Reggio Emilia (762), Bologna (688), Ravenna (602), Rimini (412), Parma (232) e infine Ferrara (31).

Le aziende in cifre

Il confronto tra l’andamento dei dati riferiti a superficie vitata e numero di aziende viticole nell’ultimo decennio fissa una tendenza già registrata anche a livello nazionale. A un lieve aumento della superficie vitata regionale (+2,1%), infatti, corrisponde una sensibile diminuzione del numero delle aziende viticole (-30,5%), con una perdita media annuale di 669 unità, a conferma della sedimentazione di un fenomeno di riorganizzazione che le imprese portano strategicamente avanti per fronteggiare meglio i competitor stranieri.

Per quanto riguarda la distribuzione sul territorio, delle 15.243 aziende viticole regionali, la maggior parte si concentra nella Provincia di Ravenna (3.563), seguita da Modena (2.441), Reggio Emilia (2.251), Forlì-Cesena (2.210), Bologna (1.777), Piacenza (1.286), Rimini (761), Parma (644) e Ferrara (310). In dieci anni si è registrato un calo consistente nel numero di aziende in tutte le Province, con percentuali comprese tra il -24% di Modena e il -44% di Rimini.

Export e promozione sui mercati internazionali

Negli ultimi cinque anni finanziari sono stati erogati mediamente dalle regioni 256 milioni di euro a tutela e promozione del settore vitivinicolo tricolore. In questo scenario, l’Emilia-Romagna si colloca al quarto posto – dietro a Sicilia, Veneto e Toscana – confermando l’importanza che il comparto vitivinicolo emiliano-romagnolo riveste a livello nazionale.

Dal 2018 al 2024, l’intervento settoriale verso cui si è orientato il maggior numero di risorse finanziarie disposte dalla Regione è stato la ristrutturazione e riconversione dei vigneti – con un ammontare medio delle liquidazioni di 11 milioni di euro (circa il 46% del totale medio annuale) allo scopo di ottenere materia prima di buona qualità, a prezzi competitivi e remunerativi al contempo. Al secondo posto, con circa 8 milioni di euro erogati (31% del totale), si collocano gli Investimenti volti, oltre che ad aumentare il valore aggiunto delle produzioni, a favorire l’innovazione e l’introduzione di tecnologie innovative, migliorando l’efficienza energetica globale delle imprese.

A circa 5,7 milioni di euro all’anno (23% del totale annuo) ammonta invece la cifra erogata a favore della promozione sui mercati dei Paesi terzi, con l’obiettivo di incentivare la partecipazione delle imprese a questo intervento e aumentare la presenza delle produzioni regionali in mercati di riferimento quali USA (35% di contributi concessi), Messico (24%), Canada (17%), Cina (10%), Giappone (4%), Russia (4%), Sud Est Asiatico e arcipelaghi dell’Oceano Indiano (3%).

In tema di esportazioni, a fronte di un dato nazionale che nel 2024 ha evidenziato per l’Italia un andamento positivo, in controtendenza rispetto alla decrescita mondiale con un record di esportazioni in valore di 8,1 miliardi di euro (+ 5,5% sul 2023), anche l’Emilia-Romagna ha confermato la sua crescita inserendosi tra le prime cinque regioni italiane, dopo Veneto, Toscana, Piemonte e Trentino-Alto Adige.

A livello globale, nel triennio compreso tra il 2019 e il 2022 il valore delle esportazioni è passato da 323.892.882 a 452.299.334 milioni di euro, con le migliori performances registrate in mercati quali Regno Unito (da 27.507.682 del 2019 a 103.722.007 del 2022), Germania (da 96.750.568 del 2019 a 91.785.619 del 2022), Stati Uniti (da 39.366.635 del 2019  a  41.372.647 del 2022),  Messico (da 18.616.928 del 2019 a 26.885.516 del 2022), Canada ( da 18.074.331 del 2019 a 22.467.852 del 2022), Francia (da 14.897.846 del 2019 a 21.093.523 del 2022), Russia (da 12.151.042 del 2019 a 19.272.638 del 2022) e Giappone (da 14.788.904 del 2019 a  17.805.971 del 2022).

In questo scenario, per l’affermazione e la crescita del comparto vitivinicolo su scala nazionale e internazionale resta centrale il ruolo della promozione. Un impegno che negli ultimi cinque anni la Regione ha assunto mettendo a disposizione del settore circa 100 milioni di euro, con altri 21 milioni messi a budget nel 2025 per attività volte a tutelare l’identità e consolidare la reputazione e il posizionamento del vino dell’Emilia-Romagna.

IL PADIGLIONE N. 1 EMILIA ROMAGNA VI ASPETTA! “VIENI VIA CON ME”


29/03/2025  18:34:34  Giovanni Tavassi

Giovanni Tavassi

Sono nato nel 1957 - Diplomato al Liceo Artistico di Napoli - Vivo a Portomaggiore (FE) - Ho lavorato in RFI come Professional dell'Alta Velocità. Sono il Direttore di www.natoconlavaligia.info, sito non commerciale, che è in rete dal 2004. Appassionato di Turismo, arte, cultura, food, wine e tanto altro, ho realizzato questo sito per accompagnare i nostri lettori verso mete turistiche, musei, luoghi, fiere, sagre, sport... Operatore per quanto riguarda la realizzazione, il montaggio e la messa in rete, su youtube al mio canale Enneweb TV, delle videointerviste. Scrivo nelle varie sezioni del sito e gestisco tutti gli altri collaboratori che scrivono sul sito. Faccio parte, come associato, di ARGA (Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali).