IL TEMPO IN BOTTIGLIA – CAVAZZA
Cavazza presenta a Vinitaly 2025 le sue espressioni di Colli Berici e Gambellara.
Dalla profondità dei grandi rossi d’archivio alla vitalità dei vitigni autoctoni, la cantina vicentina accoglie i visitatori a Verona (Pad 4 Stand E5) con una proposta che parla di evoluzione e contemporaneità. Cavazza porta a Vinitaly 2025 una selezione di vecchie annate e la nuova linea Identità, in un percorso che racconta quasi un secolo di esperienza vitivinicola nei Colli Berici e a Gambellara. L’appuntamento è alla fiera di Verona, al Pad 4 Stand E5 dal 6 al 9 aprile.
Fondata nel 1928, Cavazza è oggi alla quarta generazione e rappresenta una delle realtà più autorevoli del territorio, con un radicamento così profondo da diventare voce guida per lo sviluppo delle due denominazioni. Da quasi 100 anni, la famiglia produce vino con un approccio artigianale che va dalla campagna alla bottiglia, mantenendo vivo il legame con le origini ma investendo costantemente in innovazione, ricerca e qualità. Un percorso fatto di ascolto del territorio, cura dei gesti quotidiani e apertura alle sfide del presente.
Al centro dell’esperienza veronese ci saranno i grandi rossi d’annata della linea Cicogna, con vini capaci di raccontare profondità, eleganza e longevità. Il Cabernet Cicogna 2013, il Merlot 2015 e il Merlot 2017 porteranno in degustazione tutta la complessità e l’eleganza che i Colli Berici possono offrire, espressioni autentiche del potenziale evolutivo del territorio, affermandosi come proposte ideali per chi cerca vini strutturati e di grande personalità.
Dall’altro, la nuova linea Identità esprime la parte più contemporanea del progetto Cavazza. Si tratta di vini che valorizzano vitigni autoctoni e identitari, fortemente legati alla storia aziendale e al territorio. Tra questi spicca Bocara, uno dei primi vini prodotti dalla famiglia, recentemente premiato dal Gambero Rosso con l’Oscar Qualità-Prezzo 2025: un riconoscimento che sottolinea l’eccellenza accessibile e la capacità di parlare a un pubblico moderno, curioso e attento.
“Crediamo che l’invecchiamento sia una chiave di lettura fondamentale per comprendere la vera essenza del nostro territorio”, spiega Stefano Cavazza, alla guida dell’azienda insieme ai cugini Andrea, Mattia ed Elisa. “Ma è altrettanto importante guardare avanti, proporre vini che sappiano dialogare con i mercati di oggi, raccontare chi siamo in modo diretto e autentico. A Vinitaly portiamo etichette che parlano con voci diverse ma complementari: alcune più meditate, altre più immediate, ma tutte raccontano cosa è oggi Cavazza.”
Oltre a Cicogna e Bocara, sarà possibile degustare una selezione di vini più giovani, provenienti sia dai Colli Berici che dal territorio vulcanico di Gambellara, offrendo una panoramica completa della produzione dell’azienda.
L’appuntamento a Vinitaly 2025 sarà dunque un’occasione unica per scoprire vini capaci di attraversare il tempo, restando sempre fedeli a un’identità forte e riconoscibile.
Cavazza
L’azienda agricola Cavazza nasce nel 1928 a Montebello Vicentino. Da allora è stato uno dei più importanti interpreti della Garganega coltivata nella zona del Gambellara Classico DOC, una piccola denominazione che sorge su un vulcano spento, di antica origine, che ancora oggi conferisce un particolare carattere ai vini che vi si producono. Negli anni ’80 la famiglia decide di puntare su un altro territorio, quello dei Colli Berici, di origine marina e adatto alla produzione di vini rossi identitari sia da uve autoctone come il Tai Rosso che internazionali come il Merlot o il Cabernet Sauvignon. Adoggi si contano 130 ettari vitati nelle due denominazioni per una produzione di 600.000 bottiglie. L’azienda è certificata SQNPI, ed è molto focalizzata sulla preservazione della biodiversità e sull’utilizzo di risorse energetiche rinnovabili.
Per maggiori informazioni: www.cavazzawine.com
30/03/2025 09:54:40 Nota stampa