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CONVEGNO ART BRUT A VILLA MEDICI A ROMA

Giornata di studio intorno alla mostra EPOPEE CELESTI – Venerdì 3 maggio 2024  dalle ore 11:00 alle ore 17:30.

Sale espositive e Grand Salon – Accademia di Francia a Roma – Villa Medici -Viale della Trinità dei Monti 1 a Roma – Ingresso gratuito – Incontro in lingua francese e italiano.
Un evento realizzato nell’ambito della mostra Epopee Celesti  in programma fino al 19 maggio 2024.

img©Daniele Molajoli

Villa Medici, Bruno Decharme e Barbara Safarova organizzano una giornata di studio sul tema dell’Art Brut. Venerdì 3 maggio, nelle sale espositive e Grand Salon dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici, si riuniranno i maggiori specialisti sull’argomento provenienti da Francia, Italia e Svizzera per un simposio d’eccezione ideato da Gustavo Giacosa.

Il programma, diviso in due sessioni, verterà la mattina – dalle ore 11:00 alle 13:45 – sul tema Art Brut, prospettiva storica e questioni contemporanee: a parlarne saranno Sarah Lombardi (La Collection de l’Art Brut di Losanna: origine ed evoluzione nel tempo); Barbara Safarova (Esporre l’art brut: da Jean Dubuffet a Harald Szeemann e oltre…); Céline Gazzoletti (Chimere, fantasmi e spiriti: autori grezzi, artisti extralucidi?); Barbara Safarova (Art brut: l’arte del calcolo, l’arte di costruire labirinti) e Cristina Agostinelli (Scritti e immagini della dissidenza).

I contenuti dibattuti nel pomeriggio – in orario 15:00 – 17:30 – avranno invece come argomento Art Brut in Italia, tra rivelazione e riparazione e saranno illustrati da Lisa Roscioni (L’art brut prima dell’art brut vista dagli psichiatri italiani tra Otto e Novecento); Fiorella Bassan (Oltre l’utilità: i “mobili” di Eugenio Lenzi e Antonio Tolomei); Claudio Zambianchi (Carlo Zinelli: una lettura critica) e Gustavo Giacosa (Art brut e creazione in studio: un ossimoro?).

L’evento, realizzato in collaborazione con SIC12 artstudio, MLAC I Museo laboratorio arte contemporaneo e La Sapienza I Università di Roma, si terrà in doppia lingua, francese ed italiano, L’ingresso è libero a tutti.

Epopee Celesti img©Daniele Molajoli

CRISTINA AGOSTINELLI
È una storica dell’arte che lavora al Musée national d’art moderne – Centre Pompidou come curatrice e program manager. Specializzata in Iris Clert e Yüksel Arslan, curerà le mostre del 2019 e del 2022. Dal 2020 è responsabile della donazione Art Brut – Bruno Decharme. Come curatrice delle rotazioni delle sale permanenti della donazione: Sous le signe du bricolageAutour d’un ailleurs e Écrits dissidents, lavora per conservare, promuovere e arricchire la collezione dell’Art Brut. È membro del comitato direttivo della donazione di Bruno Decharme alla Biblioteca Kandinsky.

FIORELLA BASSANA
Ha insegnato ermeneutica artistica presso il dipartimento di filosofia dell’Università Sapienza di Roma. La sua ricerca si concentra sulla teoria dell’immagine e sul rapporto tra rappresentazione artistica, creatività e marginalità. Ha pubblicato diversi articoli sul pensiero di Freud, Warburg, Bataille e Artaud, e sulla cultura francese in generale della prima metà del Novecento, caratterizzata da una singolare interazione tra istanze filosofiche, psicoanalitiche e artistiche. Tra le sue pubblicazioni troviamo Au-delà de la psychiatrie et de l’esthétique. Étude sur Hans Prinzhorn (Lithos, Roma 2009), tradotto in francese nel 2012.

CELINE GAZZOLETTI
È una storica dell’arte formatasi all’École du Louvre. Basa il suo lavoro sull’art brut e in particolare sulla donazione di Bruno Decharme al Musée national d’art moderne – Centre Pompidou. Ha scritto la sua tesi di Master sulle donne medianiche. Ha partecipato all’Université d’été de la Bibliothèque Kandinsky e ha contribuito al Journal de l’Université d’été de la Bibliothèque Kandinsky (n°8, 2022). Curatrice della mostra Les femmes médiumniques, proveniente dalla donazione Decharme, presentata al Centre Pompidou (2023). Ha pubblicato un saggio nei Cahiers du Musée national d’art moderne : “Femmes médiumniques: de femme-sujet à femme-objet, histoire d’un retournement”, nonché un articolo di prossima pubblicazione nell’Osservatorio outsider art. Continua la sua ricerca sulla rappresentazione delle credenze nell’Art Brut.

SARAH LOMBARDI
È una storica dell’arte e dal 2013 è direttrice della Collection de l’Art Brut. Dal suo arrivo alla guida dell’istituzione losannese, si è concentrata sulla promozione delle collezioni del museo, creando le biennali dell’Art Brut – mostre tematiche che presentano opere provenienti esclusivamente dal patrimonio del museo – e una nuova collana editoriale bilingue intitolata Art Brut, la collection – Art Brut, la collection. Ha curato numerose mostre all’interno dell’istituzione e a livello internazionale e ha curato un gran numero di libri su autori dell’Art Brut, tra cui l’Almanacco dell’Art Brut (2016) – un progetto editoriale iniziato da Jean Dubuffet nel 1948 – che rappresenta un’opera chiave nella storia dell’Art Brut, e gli Albums photographiques de Jean Dubuffet (2017).

GUSTAVO GIACOSA
È attore, regista e curatore indipendente. Dal 2005 sviluppa una ricerca sul rapporto tra arte e alterità nelle arti visive. Questa ricerca comprende anche la scoperta e la promozione del lavoro di artisti ai margini del sistema dell’arte, la realizzazione di mostre e performance ispirate ai loro mondi e la costruzione di una collezione di outsider art e arte contemporanea in esposizione permanente presso il SIC12 ART Studio di Roma. Nel 2012 si è trasferito in Francia e, insieme al pianista e compositore Fausto Ferraiuolo, ha fondato ad Aix-en-Provence una piattaforma multidisciplinare che raccoglie la diversità delle sue produzioni: SIC.12.

LISA ROSCIONI
Insegna Storia moderna alla Sapienza di Roma. I suoi interessi di ricerca includono la storia sociale delle istituzioni e dei saperi medici e la storia della giustizia e delle sue rappresentazioni tra il XVII e il XIX secolo. Tra le sue pubblicazioni ricordiamo Lo smemorato di Collegno. Storia italiana di un’identità contesa, Torino, Einaudi 2009, Il governo della follia. Ospedali, medici e pazzi nell’Età moderna, Milano, Bruno Mondadori 2011, pp. XXI-358; La badessa di Castro. Storia di uno scandalo, Bologna, il Mulino 2017.

BARBARA SAFAROVA
È produttrice cinematografica e ha conseguito un dottorato di ricerca in letteratura ed estetica, con due tesi, una delle quali dedicata a Unica Zürn e Achille G. Rizzoli. È presidente dell’associazione abcd ed è stata direttore di programma al Collège international de philosophie. È autrice di numerose pubblicazioni sull’art brut e co-curatrice di diverse mostre in Francia e all’estero. Ha appena completato un’antologia di testi di autori americani sull’art brut (che sarà pubblicata da JRP Éditions, collana “Lectures maison rouge”). È membro del comitato direttivo della donazione di Bruno Decharme alla biblioteca Kandinsky. Insegna un seminario sull’Art Brut all’École du Louvre.

CLAUDIO ZAMBIANCHI
Ha studiato alla Sapienza di Roma e alla Southern Methodist University di Dallas. È professore di storia dell’arte contemporanea alla Sapienza. Le sue ricerche si concentrano sull’arte inglese, americana, italiana dopo il 1945 e francese della seconda metà dell’Ottocento. Ha scritto per cataloghi, riviste, giornali e periodici. Ha insegnato presso le Accademie d’arte di Torino e Milano. È condirettore della rivista Piano B. È membro della commissione del dottorato di ricerca in storia dell’arte dell’Università La Sapienza.

Villa Medici img©Daniele Molajoli

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici

Fondata nel 1666 da Luigi XIV, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è un’istituzione culturale francese avente sede dal 1803 a Villa Medici, villa del XVI secolo circondata da un parco di sette ettari e situata sulla collina del Pincio, nel cuore di Roma.

Ente pubblico dipendente dal ministero della Cultura francese, l’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici svolge tre missioni complementari: ospitare artisti e artiste, creatori e creatrici, storici e storiche dell’arte di alto livello in residenza annuale o per soggiorni più brevi; realizzare un programma culturale ed artistico che interessa tutti i campi dell’arte e della creazione e che si rivolge ad un vasto pubblico; conservare, restaurare, studiare e far conoscere al pubblico il proprio patrimonio architettonico e paesaggistico e le proprie collezioni.

Direttore dell’Accademia di Francia a Roma – Villa Medici è Sam Stourdzé.


29/04/2024  09:37:56 “E.Castiglioni”

 

 

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