SALENTO D’AUTUNNO MILLE E UNA EMOZIONE
DALLE SPIAGGE DI PORTO CESAREO AI PICCOLI BORGHI CON TAPPE GOLOSE ED ESPERIENZE INDIMENTICABILI.
Mare, cultura, affascinanti borghi ed esperienze indimenticabili. Anche in autunno il Salento regala mille e una emozione e propone itinerari unici al di fuori delle consuete rotte turistiche per viaggiatori appassionati, curiosi e dinamici che non si accontentano delle solite rotte.
Il consiglio è di soggiornare sul mare, esattamente a Porto Cesareo con la sua frazione di Torre Lapillo per regalarsi, di buon mattino, lunghe passeggiate, calpestando sabbia morbida e finissima e fare anche qualche tuffo.
Il sole caldissimo del Salento non fa mancare i suoi raggi neppure in autunno. Così diventa quanto mai piacevole concedersi un bagno fuori stagione, scegliendo tra le spiagge di Porto Cesareo, Torre Lapillo, Lido Degli Angeli o Punta Prosciutto dalle dune altissime ricoperte di ginepri coccoloni.
Si può scegliere di stare a Lecce nell’Alvino Suite e B&B oppure soggiornare tra Porto Cesareo e Torre Lapillo all’Hotel Suite Le Dune www.ledunesuitehotel.it, di fronte alla spiaggia con lido attrezzato e ristorante, dalle atmosfere raffinate ed eleganti con SPA e piscina sulla terrazza affacciata sul mare oppure all’Hotel Vespucci www.vespuccihotel.it dalle ampie e confortevoli camere che propone anche la formula Apartments o all’Angolo di Beppe (www.angolodibeppe.it) che, con il ristorante omonimo, ha fatto la storia del turismo a Porto Cesareo-Torre Lapillo con i suoi servizi sempre più di eccellenza, arricchiti dalle indimenticabili esperienze che si possono vivere a Lido Leucasia. E dalla prossima stagione saranno pronti anche gli Appartamenti di Lido La Pineta (Lido La Pineta Apartments www.lidolapineta.it ) a due passi dalla spiaggia, ideali per le famiglie e le coppie.
Il tour è stato sperimentato con successo da una delegazione di giornalisti, esperti di viaggi, turismo ed enogastronomia provenienti da Berlino, Parigi, Milano, Bologna, Udine, Roma e Napoli, ospiti del 67mo Educational per giornalisti e Primo Festival del giornalismo turistico, organizzato da Carmen Mancarella, direttrice responsabile della rivista Spiagge grazie ai Comuni di Porto Cesareo (capofila), Carmiano, Mesagne, Monteroni e Veglie e con il partenariato di imprenditori del turismo e dell’enogastronomia.
PRIMA SERA, PRIMO GIORNO
Dopo aver assistito ad un tramonto mozzafiato sul mare, il nostro soggiorno inizia con una cena a lume di candela nel ristorante Aqua dell’Hotel Le Dune www.aquaportocesareo.it, diretto da Giovanni Pizzolante, sommelier e organizzatore di grandi eventi. Mentre il mare ci sussurra la sua voce, sfilano le pietanze raffinate e dai sapori autentici firmate dallo chef Fabio Vulpitta che si diletta a farci degustare Cozze in tempura alle polveri e salsa di provola (antipasto), Linguine e Conquillages (primo di linguine con lupini di mare, telline, vongole, canestrelli, salsa di noci rosse e olio al prezzemolo), Ricciola di fondo (secondo di ricciola cotta alla griglia, asparagi alle erbe ed estratto di mandorle). Gran finale con il dessert: UNA BUGIA: cremoso al limone, pan di spagna al limoncello e pasta di mandorla. Il tutto innaffiato dai vini di Tenute Bellamarina che propone lo spumante Unidiciundici, il rosato di Negroamaro, Rosamaro, Igp Salento e il bianco Galè di Fiano, Salento Igp, in perfetto abbinamento con i piatti di pesce.
VEGLIE AGRICOLTURA ALL’AVANGUARDIA, TRA VERDI ULIVETI, MASSERIE E COLTIVAZIONI DI MELONCELLE
Andiamo alla scoperta di quelle che sono riconosciute ormai all’unanimità le vere star del Salento: i suoi ortaggi. Da anni infatti turisti e viaggiatori confessano che il sapore degli ortaggi salentini è indimenticabile e che prediligono il Salento ad altre mete turistiche proprio per assaporare i pomodori, le zucchine, le melanzane… i caroselli. La cooperativa San Rocco a Leverano ha avuto la brillante idea di raggruppare i coltivatori che coltivando gli ortaggi nelle serre, facendo in modo che le stagioni vengano prolungate e sta puntando su un prodotto di eccellenza tipicamente salentino, che viene richiesto sulle tavole degli italiani e anche all’estero: la meloncella, che in dialetto ha vari nomi: minunceddha o pupuneddha e che viene conosciuta con il nome commerciale di carosello.
“E’ un ecotipo della famiglia dei meloni, selezionato nel tempo dagli stessi contadini che ne hanno custodito i semi”, spiega il presidente della Cooperativa San Rocco, Walter Ingrosso “Piace perché ha un sapore fresco, ha una buccia tenera e saporita, che si può mangiare, e viene utilizzato nelle diete ipo-calorice perché sazia, disseta e ha un basso contenuto calorico”.
La cooperativa San Rocco ne produce e ne commercializza 5milioni di pezzi l’anno ed è entrata nella grande distribuzione, dove la meloncella fa bella mostra di sé. “Naturalmente”, sottolinea il presidente, “i nostri soci producono tutti gli ortaggi, ma noi abbiamo puntato sulla meloncella tipica salentina anche per distinguerci dalle altre cooperative agricole e ora stiamo puntando ad avere il riconoscimento dell’IGP”.
PASTICCIOTTO SU SCALA ARTIGIANALE-INDUSTRIALE
Altro pezzo forte del Salento è il pasticciotto. La pasticceria artigianale Surbador di Veglie ne produce due milioni e mezzo l’anno, servendo bar del Salento e nel resto d’Italia oltre ai prodotti classici della pasticceria e della rosticceria salentina come i rustici: dischi di pasta sfoglia, ripieni di mozzarella, besciamella e pomodoro con un pizzico di pepe.
“Siamo nati grazie all’intraprendenza di mio suocero. Siamo partiti da niente, proprio in piccolo”. commenta Barbara Culazzo titolare con il marito Doriano Chirivì di Surbador. “Piano piano, ci siamo ampliati e oggi qui lavorano ben 21 dipendenti. Siamo una realtà industriale, ma con un cuore artigianale. I pasticciotti vengono abbattuti negli abbattitori, quindi surgelati e diffusi dai nostri distributori in tutto il Salento e nel resto d’Italia come in Piemonte, Lombardia, Veneto e tra poco saremo presenti anche a Roma”.
Ma come si preparano? “Si tratta di pasticciotti fatti con la ricetta tradizionale di mio padre. Vengono subito abbattuti e poi surgelati”, risponde Doriano. “Quando arrivano al consumatore finale, devono essere semplicemente messi in forno per 15 minuti a 150 gradi. In questo modo, ritornano fragranti, friabili con la crema bella morbida”.
ENTRA NELLA FABBRICA DEI PASTICCIOTTI
PRANZO NELLA MASSERIA CASA PORCARA
Chi dice Salento, dice Masserie. E’ l’ora di visitare (e pranzare) in una meravigliosa Masseria del Salento: Casa Porcara a Veglie, recuperata con un restauro conservativo sotto la guida dello studioso di Storia e Architettura del Salento, professore Antonio Costantini, e della sua famiglia. La Masseria che è la prima Masseria didattica della Puglia, dove scolaresche, ma anche gruppi possono vivere l’esperienza di fare il pane presso il forno di pietra o conoscere i cicli della terra, è oggi un agriturismo a metro zero, con ampie camere aperte all’ospitalità che si affacciano sul tipico cortile. Oggi è condotta dalla figlia del professore, Lucia Costantini e dal genero Diego Reschi. Si viene calati nell’atmosfera delle case contadine di una volta, completamente immersi nella quiete della campagna tra le energie positive che sprigionano le antiche pietre.
“Ci sono clienti, che ritornano qui a fare le loro vacanze da quando abbiamo aperto: vale a dire dal 2001”, dice con una punta di soddisfazione il prof Costantini.
A tavola i sapori sono indimenticabili. Le verdure vengono direttamente dall’orto e sono a metro zero. Sfilano in un tripudio di sapori (solo come antipasto) pittole miste, peperoni cornetto fritti con pomodori “scattarisciati”, fave e cicorie, focaccia rustica, crostino con crema di zucca e capocollo di Martina Franca, orecchiette fatte in casa con melanzane, pomodorini e cacio ricotta. Gran finale con la Torta Pasticciotto fatta in casa. Ve ne andrete con il desiderio di ritornare presto per gustare tutto ancora.
LA DIETA MEDITERRANEA NELL’ANTICO CONVENTO DELLA MADONNA DELLA FAVANA
Ortaggi e melagrane sotto il segno della Dieta Mediterranea fanno bella nostra di sé nell’Affresco che raffigura l’Ultima Cena nel refettorio dell’antico Convento adiacente alla Chiesa della Madonna della Favana. Qui si possono ammirare le scene che raffigurano la vita di San Francesco e al piano superiore le celle: ciascuna contrassegnata da un affresco raffigurante un Martire della Chiesa. Accanto al convento si erge la meravigliosa e misteriosa Chiesa della Madonna della Favana, dove, tra affreschi e altari barocchi meritevoli di restauro, traspare l’antico splendore. La Chiesa sorse sull’antica cripta della Madonna della Favana, dove si possono ammirare uno dei più rari affreschi della Madonna Bizantina dagli occhi a mandorla nell’atto di allattare Gesù.
Ad accoglierci è una giovane archeologa Gaia Milo, che con i suoi studi, si spende per far ritornare all’antico splendore la chiesa della Madonna della Favana, una volta meta di pellegrinaggio da parte dei fedeli affetti da favismo.
PASSEGGIATA TRA GLI ULIVI nell’azienda agricola ANTONIO ROLLO A VEGLIE
In un Salento devastato dalla xylella, per fortuna ci sono ancora oasi verdi che producono olio extravergine di oliva di altissima qualità. E’ l’azienda agricola Antonio Rollo, che produce l’olio extravergine di oliva IGP Olio di Puglia, con l’etichetta TROALI. Nei vasti uliveti dell’azienda, tra le campagne di Veglie passeggiamo tra gli ulivi di varietà che non sono state attaccate dalla xylella: leccino, frantoio, nociara e coratina, dal cui blend nasce l’olio extravergine di oliva pregiato TROALI richiesto in tutto il mondo.
“Il nostro olio è ricco di polifenoli che riducono l’invecchiamento delle cellule”, commenta il dottor Lino Rollo, fratello di Antonio. “Agli inizi di ottobre diamo già il via alla raccolta delle olive che viene fatta direttamente dall’albero per conservare tutte le proprietà organolettiche nel nostro olio”.
IL FRANTOIO IPOGEO DI VEGLIE
Dopo la passeggiata tra gli ulivi, Rollo ci conduce in quello che era come un pozzo petrolifero di una volta: il frantoio ipogeo in largo San Vito a VEGLIE. Qui dal mille e sino all’avvento dell’energia elettrica, come in tanti altri frantoi del Salento, veniva prodotto l’olio lampante che era utilizzato non tanto per l’alimentazione, quanto per illuminare le case e le vie delle grandi capitali europee: Londra, Mosca, Parigi. Da Gallipoli partivano sino a 70 navi cariche di olio al giorno, così importante che c’era, davanti al Porto di Gallipoli, la Borsa degli Oli di Gallipoli (come l’attuale Borsa del Dollaro o dello Yen) e le Ambasciate dei principali Stati europei. L’olio del Salento era molto richiesto perché era grasso e quindi bruciava senza fare fumo. Nelle grandi vasche di pietra con la macina trainata da un asinello venivano frante le olive, prima di passare sui fiscoli (grandi dischi di giunco) che venivano pressati con le presse alla genovese o alla calabrese. Nei frantoi uomini e animali lavoravano giorno e notte a stretto contatto per sei mesi di fila, senza mai uscire per estrarre l’oro del Salento, da cui sono nate le magnifiche chiese barocche, ville e palazzi che si possono ammirare in ogni piccolo paese. I latifondisti salentini di una volta erano gli sceicchi di oggi grazie all’olio estratto nei frantoi ipogei.
IL RUOLO CENTRALE DEL GAL TERRE D’ARNEO
Il frantoio ipogeo di Veglie è stato restaurato grazie ai finanziamenti del GAL, il gruppo di Azione Locale che utilizza finanziamenti europei erogati attraverso la REGIONE PUGLIA per aiutare, sostenere e stimolare la crescita delle comunità rurali. Si tratta di progetti che coinvolgono le piccole e medie aziende, che rappresentano un tessuto economico quanto mai vivace.
Spiegano i consiglieri del CDA, Giovanni Parente e Fernando Leone: “Nato nel 1997 il Gruppo di Azione Locale è una società a partecipazione pubblica e privata: ne fanno parte dodici Comuni e diverse Aziende.
Ha partecipato con successo a tre programmi comunitari che hanno interessato i fondi LEADER: LEADER II ( 1997 – 2001); LEADER+ (2002-2006), Asse V Leader (2007-2013). Ha favorito la nascita di piccole e medie imprese nei territori amministrati dai dodici Comuni, rimodernato le aziende e aiutato l’imprenditoria giovanile, favorendo la crescita dei servizi legati all’agricoltura e al turismo. Ha giocato un importante ruolo per lo sviluppo dell’economia locale”. Sia il complesso del Convento e Cripta della Madonna della Favana che il frantoio ipogeo saranno interessati da nuovi finanziamenti di recupero, messa in sicurezza e restauro.
E’ sera, la nostra prima intensa giornata si chiude degustando i rustici firmati Surbador innaffiati dagli eccellenti vini della giovane cantina: VINI SIMONE bianco, rosso e rosato, Salento IGP, serviti con tanto entusiasmo e competenza dallo stesso giovane titolare Carmine Simone: “Mi sono appassionato al mondo dei vini, grazie al ristorante di mio padre Domenico, il Conte Cavour a Veglie, dove potrete scoprirli e degustarli”, commenta il giovane.
INDIRIZZI UTILI – SITI ARCHEOLOGICI, MUSEI – ESCURSIONI NELLA NATURA
CEA PORTO CESAREO
Via Torre Lapillo
73 010 Torre Lapillo
328 255 8560
MUSEO DEL TERRITORIO UGO GRANAFEI
Via Castello 10
72 023 Mesagne (BR)
Tel. 0831 73 22 86
Sito archeologico di Muro Tenente
Loc. Muro Tenente – Mesagne
Tel. 329 40 16 069
GAL TERRA D’ARNEO
Via G. Mameli
73 010 Veglie (LE)
Tel. 0832 97 05 34
DOVE DORMIRE A LECCE
Alvino Suite& Breakfast B&B
Via Di Biccari 6
73 100 Lecce
Tel. 338 959 0836
www.alvinosuiteandbreakfast.it
DOVE DORMIRE A PORTO CESAREO E DINTORNI
Le Dune Suite Hotel
Via Dei Bacini 72
73 010 Porto Cesareo (LE)
Tel. 0833 56 53 55
www.ledunesuitehotel.it
Hotel L’Angolo di Beppe
via Zanella 24
73 010 Torre Lapillo (LE)
Tel. 0833 56 53 33
www.angolodibeppe.it
Vespucci Hotel & Dependance Deluxe Porto Cesareo
Via Vespucci, 137
73 010 Porto Cesareo
Tel. 0833 85 62 10
www.vespuccihotel.it
DOVE MANGIARE E/O SOGGIORNARE
Masseria Casa Porcara
Azienda agrituristica
SP 111, km 7/5
Veglie (LE)
Tel. 360 86 90 74
www.casaporcara.it
Ristorante Aqua
Via Strada dei Bacini 72
73 010 Porto Cesareo (LE)
Tel. 0833. 56 06 60
www.aquaportocesareo.it
Ristorante l’Angolo di Beppe
Via Zanella 24
73 010 Torre Lapillo (LE)
Tel. 0833 56 55 33
www.angolodibeppe.it
DOVE DEGUSTARE E ACQUISTARE PRODOTTI TIPICI
Azienda Agricola Melograni Martino
SP Lecce-Arnesano sn
73 047 Monteroni di Lecce
Tel. 328 793 7661
www.melogranimartino.com
Azienda Agricola Antonio Rollo
Via Della Libertà
via della Libertà 29,
73010 Veglie (LE)
Tel. 347 9042826
linorollo@libero.it
Birrasalento
Via Ancona 2
73 015 Leverano (LE)
Tel. 0832 92 51 96
www.birrasalento.it
Bar Astoria
Piazza Italia
73 100 Lecce
Cantina Apollonio
Via San Pietro in Lama 7
73 047 Monteroni di Lecce (LE)
Tel. 0832 32 71 82
www.apolloniovini.it
Cantina Tenute Bellamarina
Torre Santa Susanna (BR)
Tel. 0831 16 25 334
Eventi e degustazioni guidate: 327 606 88 89
www.tenutebellamarina.com
Cantina Petrelli
Via Villa Convento
73 041 Carmiano
Tel. 0832 60 30 51
www.cantinapetrelli.com
Cantina Simone
Ristorante Conte Cavour
Via IV Novembre
73 010 VEGLIE (LE)
TEL. 0832 15 92 175
Gelateria Agricola
Viale Lo Re
73 1001 Lecce
Organizzazione Produttori Società Agricola Cooperativa San Rocco
Via Ancona snc
73 045 Leverano (LE)
Tel. 0832 912189
www.coopsanrocco.it
coop.sanrocco@libero.it
Pasticceria Perrone
Via Immacolata 44
73 041 Carmiano (LE)
Tel. 331 481 0968
Pasticceria Desirè
Via Copertino 135
73 041 Carmiano (LE)
Tel. 0832 60 35 19
Panificio Rosetta
Via A. Volta 14
73 041 Carmiano (LE)
Tel. 0832 60 13 35
Pane&co di Pier Paolo Conversano
Panificio, Biscottificio, Pasticceria Secca
Produzione di panettoni e colombe artigianati
Via San Gaetano 71
73 041 Carmiano (LE)
Tel. 328 77 39 493
I PANETTIERI
Via della Pace 56
73 041 Carmiano (LE)
Tel. 329 296 90 33
SURBADOR
Via Matilde Serao 5
73 010 Veglie (LE)
Tel. 0832 97 04 78
www.surbador.it
Tenuta Verola
Prov Carmiano-Villa Convento Camiano
Tel. 0832 604129
tenutaverola@tiscali.it
www.tenutaverola.it
RELAX IN SPIAGGIA
Lido La Pineta
Torre Lapillo
Tel. 328 767 97 25
www.lidolapineta.it
Lido Leucasia
Via Carpignano Salentino
Torre Lapillo
Tel. 389 348 49 13
www.lidoleucasia.it
14/10/2024 14:03:16 Nota stampa “C.Mancarella”