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FERRARA – MOSTRA MUCHA E BOLDINI FINO AL 20/7/2025

DAL 22 MARZO AL 20 LUGLIO 2025 A PALAZZO DEI DIAMANTI A FERRARA, LA GRANDE MOSTRA PER DUE ARTISTI (ALPHONSE MUCHA E GIOVANNI BOLDINI) CHE HANNO DECANTATO ATTRAVERSO L’ARTE L’IMMAGINE DELLA DONNA DURANTE LA BELLA ÉPOQUE.

IERI MATTINA, IN PINACOTECA DEL PALAZZO DEI DIAMANTI, C’E’ STATA LA CONFERENZA STAMPA E DA OGGI LA MOSTRA E’ APERTA AL GRANDE PUBBLICO.

La mostra è stata prodotta ed organizzata da: ArthemisiaFondazione Ferrara Arte e Servizio Musei dell’Arte del Comune di Ferrara, con il patrocinio della Regione Emilia Romagna e in collaborazione con la Mucha Foundation. Mostra Mucha a cura di Tomoko Sato e coordinamento scientifico di Francesca Villanti. Curatore della mostra Boldini, Pietro Di Natale. Mobility partner, Frecciarossa Treno Ufficiale. Progetto di allestimento, Lucia Angelini. Immagine coordinata e grafica in mostra, Angela Scatigna. Realizzazione grafica mostra, Quadricromia. Installazioni multimediali, Art Media Studio Firenze. Video in mostra, Ballandi Arts. Catalogo Mucha, Moebius e Catalogo Boldini, Fondazione Arte Editore.

Grande affluenza in Pinacoteca per la conferenza stampa inaugurale per le mostre dei due giganti dell’arte a cavallo fra ottocento e novecento.

Gessica Allegni, Assessora alla Cultura, Parchi e Forestazione, Pari opportunità, ha rappresentato e portato i saluti del Presidente De Pascale e di tutta la Giunta Regionale dell’Emilia Romagna.

Intervento in conferenza stampa dell’Assessore Gessica Allegni

Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara, ha fatto gli onori di casa ed ha presentato in breve la mostra dei due artisti Alphonse Mucha uno dei padri dell’Art Nouveau e il ferrarese Giovanni Boldini nel momento storico della Belle Époque.

Intervento di Marco Gulinelli, Assessore alla Cultura del Comune di Ferrara

Iole Siena, Presidente Arthemisia
<<In occasione del venticinquesimo anniversario di Arthemisia, che ricorre quest’anno, ci eravamo ripromessi di realizzare mostre “speciali” e di particolare significato.
La mostra dedicata ad Alphonse Mucha a Palazzo dei Diamanti a Ferrara rappresenta il cuore di questa celebrazione perché riunisce temi a noi molto cari: la bellezza delle opere d’arte, che tocca l’apice nelle meravigliose creazioni di Mucha; la rappresentazione della seduzione femminile, centrale nella creazione artistica di ogni tempo; l’internazionalità dell’artista, nato nella Repubblica Ceca, esploso nella Parigi di inizio secolo e oggi amatissimo dal pubblico di tutto il mondo; la preziosità di un luogo storico e unico al mondo quale è Palazzo dei Diamanti, che da oltre trent’anni propone mostre di altissima qualità.
La mostra che presentiamo è realizzata con la Mucha Foundation e quindi con i capolavori dell’artista, di cui vengono anche esposte opere preziose e inedite, mai viste prima in Italia.
Insieme alle creazioni di Mucha, che seducono e affascinano con la grazia, l’eleganza e la raffinatezza che le contraddistinguono, l’esposizione è anche un viaggio nell’irripetibile periodo storico della Parigi di inizio Novecento, all’alba della modernità, quando prese forma un vero e proprio miracolo artistico di cui egli divenne protagonista con il suo pionierismo nel campo della grafica, della pittura e del design.
Dopo la felice esperienza della mostra dedicata a Escher, è un enorme piacere rinnovare la collaborazione con la Fondazione Ferrara Arte, rappresentata dal Presidente Vittorio Sgarbi e dal Direttore Pietro Di Natale, ai quali esprimo i più sinceri ringraziamenti per quella che considero non solo un’opportunità ma anche un regalo per la città di Ferrara, per tutti i visitatori e per Arthemisia>>.

UN VIAGGIO VISIVO, MA ANCHE MULTISENSORIALE TRA DECORAZIONE, MODERNITA’ E MOVIMENTO PER SCOPRIRE DUE VISIONI UNICHE DELLA BELLEZZA E DELLO STILE CHE CONFLUISCONO SULLA FIGURA FEMMINILE.

A Palazzo dei Diamanti Ferrara, dal 22 marzo al 20 luglio 2025, sono aperte al pubblico due mostre straordinarie: una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, nelle 11 sale dell’ala Rossetti, e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, nelle 3 sale dell’ala Tisi.
Sia il ceco Alphonse Mucha (Ivančice, 1860 – Praga, 1939), sia il ferrarese Giovanni Boldini (Ferrara, 1842 – Parigi, 1931) si affermarono nella Parigi della Belle Époque ottenendo un successo di portata internazionale. Mucha giunse nella capitale francese nell’autunno del 1887, quando il ferrarese era già molto famoso e stava maturando l’intenzione di dedicarsi prevalentemente al genere del ritratto.
Mucha ammirò certamente le opere di Boldini presenti all’Esposizione Universale di Parigi del 1900, dove fu a sua volta coinvolto in mostre e progetti, tra cui la decorazione del padiglione della Bosnia-Erzegovina commissionatagli dal governo austriaco.
Entrambi furono straordinari cantori della bellezza e del fascino della donna e riuscirono a dar forma, ognuno a proprio modo, all’ideale femminile del tempo presentandoci figure attraenti e seducenti, eleganti e energiche, emancipate e padrone del proprio destino.

La rassegna ospita una monografica su Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, con circa 150 opere in mostra (tra dipinti, disegni, fotografie,manifesti, oggetti), e una mostra-dossier su Giovanni Boldini, dedicata al tema del ritratto femminile, con oltre 40 opere, tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni, selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato che raccontano il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino.

ALPHONSE MUCHA
La retrospettiva racconta la biografia, il percorso artistico e i molteplici aspetti della produzione di Alphonse Mucha, che, nato nel 1860 nella piccola città morava di Ivančice, raggiunse fama internazionale nella Parigi fin de siècle grazie ai manifesti per gli spettacoli teatrali della celebre attrice Sarah Bernhardt e a pannelli decorativi raffiguranti donne attraenti e raffinate. Queste opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente, subito ribattezzato “Le style Mucha”. Quando nel 1900 venne inaugurata l’Esposizione Universale di Parigi, il grafico ceco era già considerato una delle figure di spicco di questo nuovo movimento artistico. Nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti e la stampa lo definì «il più grande artista decorativo del mondo».
Sebbene sia noto principalmente per i manifesti eseguiti nella ville lumiere, Mucha fu straordinariamente poliedrico e versatile: oltre che illustratore, grafico e pittore, fu anche fotografo, scenografo, progettista d ’interni, creatore di gioielli, packaging designer.
Fu anche un brillante insegnante, un filosofo e un pensatore politico: era convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e la pace; inoltre credeva fermamente nell’indipendenza della sua patria dall’Impero asburgico e seppe esprimere con forza il sogno di unità dei popoli slavi.
La mostra di Palazzo dei Diamanti illustra attraverso circa 150 opere – tra dipinti, disegni, fotografie, manifesti, oggetti – l’intera vicenda biografica e artistica di Mucha: dal decisivo incontro a Parigi con la “divina Sarah” all’affermazione del suo linguaggio attraverso i manifesti pubblicitari; dai progetti in occasione dell’Esposizione Universale di Parigi del 1900 ai soggiorni negli Stati Uniti, sino alla produzione degli anni maturi trascorsi in Cecoslovacchia, dove rientrò nel 1910 con l’obiettivo di mettere la propria arte al servizio del paese, specialmente attraverso la creazione del monumentale ciclo di dipinti dell’Epopea slava, il suo indiscutibile capolavoro.

Mostra curata da Tomoko Sato con il coordinamento scientifico di Francesca Villanti.
Il catalogo è edito da Moebius.

Intervista a Francesca Villanti

GIOVANNI BOLDINI
Nelle sale dell’ala Tisi di Palazzo dei Diamanti, oltre 40 opere di Giovanni Boldini – tra dipinti ad olio, pastelli, acquerelli, disegni e incisioni – selezionate fra quelle custodite nel Museo a lui intitolato raccontano il suo talento di pittore della “donna moderna” e del suo fascino. La mostra approfondisce, infatti, il tema del ritratto femminile, cui il pittore ferrarese si dedicò in maniera quasi esclusiva, e con successo, nella Parigi fin de siècle. Ricercatissimo da una facoltosa clientela internazionale, Boldini fu capace di restituire, come pochi altri, la viva concretezza, il carattere e lo status dei suoi modelli, che consegnò alla storia come icone di un’epoca. Il pubblico e la critica, in Europa come in America, apprezzarono soprattutto l’innovativa formula stilistica con la quale diede forma all’ideale femminile del tempo: elegante, spigliato, colto, emancipato, inquieto, talvolta eccentrico.
Lo dimostrano i ritratti a figura intera per i quali divenne celebre in tutto il mondo, come quelli della contessa Berthier de Leusse, della principessa Eulalia di Spagna, della misteriosa protagonista di Fuoco d’artificio, e di Olivia Concha de Fontecilla, detto La signora in rosa. Accanto a questi capolavori, contraddistinti da quella peculiare scrittura rapidissima e insieme controllata che rende inconfondibile e unico il suo stile, saranno presenti altri esemplari a mezza figura a olio e a pastello, due straordinari ritratti di Boldini (il bronzo realizzato da Vincenzo Gemito e il famoso Autoritratto a sessantanove anni), alcuni interni dell’atelier, un genere dalla forte valenza autobiografica a cui si dedicò dalla fine degli anni Ottanta, e altri lavori, vitali e vibranti, concepiti come studi, tra cui il Nudino scattante e la tela intitolata Ninfe al chiaro di luna.
Completano il percorso espositivo una selezione di disegni che dimostrano il suo rapporto iperattivo con la realtà circostante e una serie di mirabili incisioni che documentano un aspetto della sua produzione assai significativo ma meno conosciuto.

La mostra, curata da Pietro Di Natale, è organizzata da Fondazione Ferrara Arte e Servizio Musei d’Arte del Comune di Ferrara.
Il catalogo è edito da Fondazione Ferrara Arte editore.

Intervista a Pietro Di Natale, curatore della mostra di Boldini

Vittorio Sgarbi
Presidente della Fondazione Ferrara Arte
<<Dopo i capolavori del Rinascimento ferrarese, Palazzo dei Diamanti ospita le opere di Alphonse Mucha, uno dei padri dell’Art Nouveau, termine che nasce dall’insegna del negozio parigino di Siegfried Bing aperto nel 1895, lo stesso anno in cui il ceco raggiungeva la notorietà grazie al rivoluzionario poster per lo spettacolo teatrale Gismonda. In Gran Bretagna, dove questo stile aveva avuto un precedente importante (l’Arts and Crafts di William Morris e Walter Crane), era detto Modern style; in Germania Jügendstil; in Spagna Arte Joven; in Austria, dove assunse più che altrove un carattere di movimento, Sezessionstil; in Italia Stile floreale, e poi Liberty, dal nome di un celebre grande magazzino londinese.
Fu un’onda lunga, rinnovatrice e ottimistica, prima manifestazione del nuovo gusto modernista su scala internazionale e a dimensione di produzione industriale, espressione estetica di un momento storico e culturale – la Belle Époque – in cui il progresso delle scienze e delle arti prometteva sviluppo tecnologico, pace e benessere diffuso.
L’Art Nouveau diffonde un nuovo concetto del bello, giovanile, antiaccademico, ornamentale, sensuale, edonista, ispirato a un’idea vitalistica della natura da cui viene fatto derivare un repertorio infinito di motivi figurati e stilizzati, in prevalenza asimmetrici e curvilinei, colorati in modo piatto e uniforme, oppure sfumato. Lo dimostrano in maniera esemplare le inconfondibili creazioni di Mucha, definito nel 1904 “il più grande artista decorativo del mondo”, dai poster per gli spettacoli di Sarah Bernhardt, ai manifesti e alle confezioni dei prodotti commerciali, ai panneaux décoratifs raffiguranti donne seducenti e piene di grazia che personificano Le Stagioni, Le Arti, La Luna e le Stelle.
“La mia arte, se così la si può chiamare”, affermava, “si cristallizzò. Divenne di moda. Si diffuse nelle fabbriche e nelle botteghe con il nome di ‘stile Mucha’”. Uno stile, che divenne “globale”, studiato per esprimere la bellezza, medicina per il benessere e il futuro dell’uomo moderno. Un’arte prodotta “per la gente e non per i salotti privati […] poco costosa, accessibile al grande pubblico”, che, dopo profonde riflessioni, Mucha decise di porre al servizio della sua patria e di tutti i popoli slavi, perché “l’arte è l’essenza dell’umanità […]. La [sua] missione […] è esprimere i valori estetici di ogni nazione in accordo con la bellezza della sua anima. E la missione dell’artista è insegnare alle persone ad amare quella bellezza”. E proprio davanti al suo capolavoro, l’Epopea slava, si misura la grandezza dell’arte e del pensiero di Mucha, brillante filosofo e patriota fervente, che, nel 1928, quando donò il ciclo di grandi
teleri alla città di Praga, si rivolse così ai suoi compatrioti: “Sono convinto che lo sviluppo di ogni nazione possa compiersi con successo solo qualora parta in modo coerente e senza soluzione di continuità dalle sue radici, e la conoscenza del proprio passato è il presupposto imprescindibile per la salvaguardia di questa continuità […] Volevo parlare a modo mio allo spirito della nazione […] Obiettivo del mio lavoro non è mai stato distruggere, ma costruire, unire; perché deve essere speranza comune che l’umanità cammini insieme e questo avverrà tanto più facilmente quanto maggiore sarà la comprensione reciproca. Sarò felice se avrò contribuito con i miei modesti mezzi a questa coesione, almeno all’interno della nostra famiglia slava”.
Un esempio, per tutti, ora come allora, e per sempre>>

Allestimenti

Info
Palazzo dei Diamanti
MOSTRA MUCHA/BOLDINI

ORARIO APERTURA
Tutti i giorni, feriali e festivi, 9.30 – 19.30
(la biglietteria chiude un’ora prima)

BIGLIETTI
Audioguida inclusa
Il preacquisto del biglietto è fortemente consigliato.
È possibile acquistare i biglietti di ingresso anche in sede: in questo caso l’ingresso alla mostra potrebbe comportare delle attese per rispettare le capienze di sicurezza delle sale

Intero € 15,00

Ridotto € 13,00
Dai 6 ai 18 anni compresi, visitatori con invalidità inferiore al 67%, over 65, studenti universitari dal martedì alla domenica e festivi, possessori card Arthemisia, possessori biglietti mostre Arthemisia

Ridotto convenzione € 13,00
Possessori Tessere ACI, Alatel Seniores Telecom, Arci, Auser, Avis, Card Cultura, Coop Alleanza, Ente Palio, FAI, Ferrara Expo, FIAF, Fondazione Teatro Comunale di Ferrara/ Ferrara Musica, ICOM, Ikea, Italo, Manifattura, Berluti, MyFE Card,Touring Club, Tper,CISL FE, La città del cinema, Meis, Pinacoteca Nazionale di Ferrara.

Ridotto gruppi € 13,00
Minimo 15 persone, massimo 25 persone
Una gratuità ogni 20 paganti
(Radioguida obbligatoria, compresa nel biglietto)

Ridotto gruppi scuole € 5,00
Due accompagnatori gratuiti per ogni classe

Biglietto Famiglia € 10,00 cad.
Minimo 2 persone: 1 o 2 adulti più bambini dai 6 ai 14 anni

Ridotto Trenitalia € 11,00
Rivolto a tutti i clienti che siano in possesso di un biglietto Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca con destinazione Ferrara e con data antecedente fino a n. 2 (due) giorni l ’ingresso alla mostra, il biglietto potrà essere acquistato esclusivamente presso la biglietteria della mostra. I possessori di biglietto del treno Frecciarossa, Frecciargento, Frecciabianca che acquisteranno il biglietto alla biglietteria con il predetto sconto dovranno esibire il proprio titolo di viaggio al momento dell’ingresso alla mostra e, nel caso di mancata esibizione, dovranno corrispondere l’intero prezzo del biglietto. Le riduzioni non sono cumulabili. Il biglietto acquistabile esclusivamente in biglietteria il giorno stesso.

Speciale Giovani € 10,00
Tariffa valida tutti i lunedì (festivi esclusi) per i visitatori fino ai 26 anni compiuti e per gli studenti universitari.
Biglietto acquistabile solo in cassa il giorno stesso, riduzioni non cumulabili.

Biglietto Open € 18,00
Consente l’ingresso alla mostra senza necessità di bloccare la data e la fascia oraria.

Omaggio
Bambini di età inferiore ai 6 anni, visitatori con invalidità dal 67% con un accompagnatore, guide turistiche, giornalisti con  tesserino (previa registrazione tramite modulo di accredito), possessori Vip Card Arthemisia

Diritti di prenotazione e prevendita
Singoli € 1,50 per persona
Gruppi € 1,50 per persona
Per le scuole non è prevista la prevendita

Visite guidate
Visite guidate per gruppi organizzati e scolastici
Gruppi di adulti e universitari: € 103,00
Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie: € 77,00

Visite didattiche con laboratorio per gruppi scolastici
Scuole dell’infanzia, primarie e secondarie: € 80,00

INFORMAZIONI, PRENOTAZIONI GRUPPI E SCUOLE
Ferrara Arte | T. +39 0532 244949

Mappa


22/03/2025  21:16:16  Giovanni Tavassi

Giovanni Tavassi

Sono nato nel 1957 - Diplomato al Liceo Artistico di Napoli - Vivo a Portomaggiore (FE) - Ho lavorato in RFI come Professional dell'Alta Velocità. Sono il Direttore di www.natoconlavaligia.info, sito non commerciale, che è in rete dal 2004. Appassionato di Turismo, arte, cultura, food, wine e tanto altro, ho realizzato questo sito per accompagnare i nostri lettori verso mete turistiche, musei, luoghi, fiere, sagre, sport... Operatore per quanto riguarda la realizzazione, il montaggio e la messa in rete, su youtube al mio canale Enneweb TV, delle videointerviste. Scrivo nelle varie sezioni del sito e gestisco tutti gli altri collaboratori che scrivono sul sito. Faccio parte, come associato, di ARGA (Associazione Regionale dei Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, Ambientali).