ARTE A FERRARA – IL PROGRAMMA DELLE MOSTRE ANNO 2022-2023
LA CITTA’ ESTENSE OFFRE UN RICCO PROGRAMMA DI MOSTRE PER IL BIENNIO 2022/23 – FERRARA ARTE
ATTUALMENTE SONO IN CORSO LA MOSTRA DI DE PISIS “IL SILENZIO DELLE COSE” AL CASTELLO ESTENSE FINO AL 2 GIUGNO 2022, E LA MOSTRA DI SERGIO ZANNI “VOLUMI NARRANTI” AL PADIGLIONE D’ARTE CONTEMPORANEA FINO AL 6 MARZO 2022
Palazzo dei Diamanti
Castello Estense
Padiglione d’Arte Contemporanea
Palazzina Marfisa d’Este
Palazzo Bonacossi
Ferrara, città estense di grande rilievo artistico-culturale ha già programmato le mostre per il biennio 2022/23 e tra i primi eventi c’è la mostra fotografica di Arianna Di Romano alla Palazzina Marfisa d’Este, il realismo onirico di Adelchi Riccardo Mantovani al Castello Estense, la XIX edizione della Biennale Donna al Padiglione d’Arte Contemporanea.
Il culmine della stagione espositiva sarà, finalmente, la riapertura a settembre di Palazzo dei Diamanti, ora chiuso per restauro, con la mostra Museo della Follia, un’esposizione che indaga il complesso rapporto tra arte, genio e follia, mettendo in dialogo capolavori dal Quattrocento ai giorni nostri con installazioni di grande suggestione realizzate dallo scenografo e artista Cesare Inzerillo.
Ferrara celebra uno dei più originali interpreti della scultura contemporanea. Zanni, dopo un iniziale interesse per la pittura, ha maturato un linguaggio personale e completo grazie alle «illimitate preziosità naturali» della creta.
Protagonisti del suo mondo poetico e immaginifico sono una miriade di inconfondibili “volumi narranti”: eremiti, signori della pioggia, assassini, monumenti ai caduti, diavoli, custodi delle pianure, zingare, osservatori, camminatori, palombari, attendisti, figure senza davanti, piloti, cacciatori di nuvole, oblomov, fumatori, pittori di guerra, angeli misteriosi, equilibristi, viandanti. La ricca selezione di sculture esposte si affianca a numerosi esempi della produzione pittorica dell’artista.
artemoderna.comune.fe.it
De Pisis “Il silenzio delle cose” – Fino al 2 giugno 2022
Il dipinto Natura morta marina con peperoni, una melanzana e una conchiglia, realizzato nel 1946, è stato acquistato dal Ministero della Cultura e concesso in deposito al Museo “Filippo de Pisis”. La tela dialoga con una selezione di opere appartenenti alle collezioni civiche che rappresentano variazioni sul tema della natura morta marina in cui De Pisis concilia le sue riflessioni metafisiche – maturate a seguito dei contatti con De Chirico e Carrà – con quell’attaccamento alla realtà dei sentimenti e delle cose sviluppato leggendo, tra gli altri, Pascoli, Govoni, Palazzeschi e Comisso.
castelloestense.it
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori – Umanità di Sara Bolzani e Nicola Zamboni – Fino al 5 giugno 2022
Il monumentale gruppo scultoreo, ispirato alla Battaglia di San Romano di Paolo Uccello, è una straordinaria allegoria della vita e dei tempi antichi e moderni: accanto a cavalieri che combattono in sella a possenti destrieri e a personaggi di sapore epico-cavalleresco, marciano in silenzio alcuni attori dei nostri giorni, emarginati, migranti, profughi. In questa occasione Umanità è declinata in chiave ariostesca: le vicende guerresche e amorose visualizzano in modo efficace il verso d’apertura dell’Orlando furioso, concepito nella Ferrara estense e stampato in città nel 1516. Il racconto è impreziosito da una interpretazione scultorea del San Giorgio e il drago dipinto nel 1469 da Cosmè Tura.
castelloestense.it
Arianna Di Romano. Oltre lo sguardo -20 febbraio → 12 giugno 2022
«Ho rubato centinaia di sguardi per renderli eterni negli spazi vuoti della memoria».
Così la fotografa Arianna Di Romano descrive il suo lavoro, condotto durante alcuni reportage in Romania, Serbia e nel Sud-est asiatico, nonché nella sua terra natale, la Sardegna, e in quella dove vive, la Sicilia. Le sessanta fotografie in mostra documentano un viaggio negli occhi profondi e intensi di un’umanità dimenticata: paesaggi interiori da esplorare lentamente, e nei quali ci si può perdere o ritrovare.
Di Romano invita lo spettatore a spingersi “oltre lo sguardo”, alla ricerca di una diversa, e autentica, bellezza.
comune.fe.it/marfisa
Il sogno di Ferrara – Adelchi Riccardo Mantovani – 5 marzo → 9 ottobre 2022
La mostra vuole far conoscere al grande pubblico il mondo fantastico, poetico ed emozionante del ferrarese Adelchi Mantovani, ripercorrendo per la prima volta tutta la sua carriera. Artista originale, Mantovani si è formato da autodidatta, maturando una cifra stilistica legata da una parte al Rinascimento italiano e dall’altra alla metafisica di De Chirico, al surrealismo di Delvaux e al realismo magico. All’incrocio di queste matrici espressive, il pittore si muove con estrema libertà dando vita a scene di tema popolare, religioso e ad affascinanti mondi allegorici sospesi tra mito e favola.
Le sue visioni sono sostenute da una tecnica meticolosa che contribuisce a rendere incantata l’atmosfera dei suoi dipinti e dei suoi disegni.
castelloestense.it
XIX Biennale Donna Out of Time. Ripartire dalla natura – 27 marzo → 29 maggio 2022
Giunta alla XIX edizione e organizzata in collaborazione con UDI – Unione Donne in Italia, la Biennale Donna continua a esplorare la creatività femminile in diversi campi: cinque artiste internazionali – Mónica De Miranda, Christina Kubisch, Diana Lelonek, Ragna Róbertsdóttir e Anaïs Tondeur – indagano tramite media differenti il tema quanto mai attuale della complessa convivenza tra esseri umani e natura, della vita su un pianeta sfruttato e sconvolto dai cambiamenti climatici. Attraverso installazioni, fotografie, sculture e video le artiste coinvolte approfondiscono il dibattito ecologico in corso, le conseguenze sulla collettività, la necessità di ripensare pratiche consolidate in campo economico, politico e sociale.
artemoderna.comune.fe.it
Fakes. Da Alceo Dossena ai falsi Modigliani – 7 aprile → 31 luglio 2022
La mostra approfondisce l’appassionante capitolo del falso nell’arte attraverso i capolavori del cremonese Alceo Dossena (1878 – 1937), formidabile creatore di sculture nello stile dei greci e degli etruschi e dei più grandi maestri italiani del Trecento e del Rinascimento. Alle suggestive opere di Dossena faranno da controcanto quelle di Giovanni Bastianini, il più celebre scultore-falsario dell’Ottocento, di Federico Icilio Joni e Umberto Giunti, che si specializzarono nell’imitazione dei Primitivi italiani, sino a quelle realizzate per protesta dallo scultore Angelo Froglia e per scherzo da Pietro Luridiana, Pier Francesco Ferrucci e Michele Ghelarducci, autori, nel 1984, della beffa delle teste attribuite ad Amedeo Modigliani.
comune.fe.it/bonacossi
Omaggio ad Antonioni 1912-2022 – Suggestioni ferraresi – 10 giugno → 10 luglio 2022
Questa rassegna ha un duplice intento: da un lato offrire uno spaccato sulle ricerche degli artisti ferraresi, dai più affermati, come Zanni, Bonora, Guidi, Camerani, ai più giovani ed emergenti; dall’altro celebrare i 110 anni dalla nascita di Michelangelo Antonioni nel luogo, il Padiglione d’Arte Contemporanea, che presto diventerà il nuovo museo dedicato al grande cineasta ferrarese. Gli artisti sono stati invitati a cimentarsi su un tema specifico, Antonioni e le suggestioni che ad ognuno di essi hanno ispirato il suo cinema, le sue opere, la sua vita, producendo un lavoro appositamente per questa mostra.
artemoderna.comune.fe.it
Augusto Daolio – 18 giugno → 11 settembre 2022
Fondatore e voce dei Nomadi, Augusto Daolio è stato anche un eccellente pittore e disegnatore.
«La musica» affermava «la coltivo come mezzo sociale per comunicare con gli altri: ansie, rabbia, amore, idee e progetti. La pittura per scavare dentro me, per interrogarmi, per lo stupore, la meraviglia e il segreto». L’artista illustra un mondo onirico e magico, fortemente evocativo e simbolico, dove emerge in particolare il tema della convivenza tra uomo e natura. Realtà e fantasia si fondono in immagini nitide e ricche di particolari che testimoniano una personale riflessione sul senso profondo dell’esistenza dell’uomo e sulla sua posizione nel creato.
comune.fe.it/marfisa
Museo della Follia – 17 settembre 2022 → 16 gennaio 2023
La mostra è strutturata su un doppio binario: da un lato indaga il complesso rapporto tra arte, genio e follia prendendo in esame esempi della produzione figurativa dal Cinquecento ai giorni nostri; dall’altro conduce il pubblico in un viaggio sensoriale grazie alle installazioni realizzate dallo scenografo e artista Cesare Inzerillo.
Il percorso così articolato permette al visitatore di scoprire un punto di vista nuovo sulla storia e sull’arte e di calarsi in un affascinante itinerario umano ed esistenziale, in dialogo con installazioni di grande suggestione.
Il tema della follia viene esaminato attraverso una serie di opere provenienti da musei, istituzioni e raccolte private ordinate in sezioni tematiche: L’artista irregolare documenta alcuni casi emblematici, da Pontormo, a Cecco Bravo, ad Alessandro Magnasco; «Nati sotto Saturno» racconta le vicende di maestri tormentati (da Carlo Dolci a Franz X. Messerschmidt) e del suicidio d’artista (Francesco Bassano); il tema della Melanconia è evocato dalle opere di Dürer, Domenico Fetti ed Emilio Longoni; nel capitolo Magia, divinazione, inganno passano in rassegna figure “eretiche” che, in un certo senso, si possono accostare al folle; la Follia d’amore è rappresentata attraverso opere di soggetto storico, mitologico, letterario e allegorico realizzate tra Sei e Ottocento; Istantanee della follia documenta, infine, l’interesse profondo e vivo degli artisti per la malattia mentale, la devianza e il tormento interiore.
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Ercole de’ Roberti e Lorenzo Costa – 25 febbraio → 26 giugno 2023
La mostra costituisce la prima tappa di una più ampia e ambiziosa indagine del tessuto culturale e dell’arte antica ferrarese intitolata Rinascimento a Ferrara. 1471-1598 da Borso ad Alfonso II d’Este, vale a dire la stagione che va dall’elevazione della città a ducato (1471) al suo passaggio dalla dinastia estense al diretto controllo dello Stato Pontificio (1598). Gli altri momenti del percorso saranno dedicati ad artisti come Mazzolino e Ortolano (2023-2024), Dosso e Garofalo (2024-2025) e Girolamo da Carpi e Bastianino (2025-2026). L’esposizione in programma nella primavera 2023 è un’occasione particolarmente rilevante perché per la prima volta sono protagonisti i due grandi pittori estensi Ercole de’ Roberti (c. 1450 – 1496) e Lorenzo Costa (1460 – 1535).
Nonostante siano separati soltanto da un decennio, sembrano appartenere a due mondi diversi: Ercole era l’erede dell’Officina ferrarese, l’ultimo dei pittori che conobbero e parteciparono al clima culturale della decorazione del Salone dei Mesi di Palazzo Schifanoia, sotto il regno di Borso. Operò a più riprese a Bologna, dove pure lasciò una impronta profondissima, ma non vi è dubbio che a Ferrara trovò la sua dimensione e l’ambiente più adatto in cui esprimersi. Diverso il percorso di Costa, anch’egli in stretto contatto con Bologna, dove però raccolse i suggerimenti per un nuovo equilibrio, per un linguaggio che già declinava accenti di pieno Rinascimento.
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