“Alba di Maggio” per celebrare l’Albana, Regina di Romagna - Un intero mese dedicato al vino bianco simbolo di questa terra. A Oriolo, Bertinoro, Faenza, Brisighella e Dozza si svolgeranno le tappe di selezione dell’Albana Dèi.
Ritorna anche in questo 2017 l’“Albana Dèi”, la manifestazione dedicata ai vini di tipologia “secco” ottenuti da uve Albana della prestigiosa DOCG Romagna. Visto il crescente successo raccolto da parte dei produttori e del pubblico nel corso delle precedenti edizioni, da quest’anno l’intero mese di maggio sarà dedicato al vino bianco simbolo di questa terra.
“Alba di Maggio” porterà per tutto il mese nelle piazze di alcuni dei borghi più belli delle colline romagnole i banchetti espositivi dei produttori locali, per rinnovare l’incontro con le nuove Albane imbottigliate.
Il pubblico potrà vestire i panni della giuria popolare votando la propria Albana del Cuore.
Dopo l’anteprima dei giorni scorsi all’interno della Festa del Vino di Dozza, il 14 maggio si va a Oriolo dei Fichi (sulle prime colline di Faenza - RA), poi Bertinoro (FC) il 21, Faenza (RA) nella centrale Piazza Nenni ex della Molinella il 27, in occasione della 100 KM del Passatore, infine Brisighella (RA) e Dozza (BO) in contemporanea il 28 maggio per chiudere il mese dedicato all’Albana.
In tutte le location ci saranno banchi d’assaggio per dare modo al pubblico di degustare e apprezzare i vini finalisti, selezionati “alla cieca” da una giuria tecnica composta dai critici delle principali guide del settore, tecnici ed esperti enogastronomici, sommelier, commerciali vino. La proclamazione dei vini vincitori avverrà nel mese di giugno (data ancora da definire).
Oltre alla valutazione dell’Albana del Cuore, il pubblico potrà anche votare di volta in volta l’Albana del Borgo (versioni secco e passito).
Gli appuntamenti “Alba di Maggio” e “Albana Dèi”, promossi dal Consorzio Vini di Romagna, rappresentano un modo moderno e popolare per fare il punto annuale su questo importante vino e per rilanciare il valore della DOP Romagna Albana quale veicolo per l’affermazione dell’unicità e straordinarietà di questo vitigno autoctono dal grande potenziale, nella ricchezza d’interpretazioni dei produttori territoriali.