I sentieri del bene e del male per la notte di Halloween a Brisighella - Il 31 ottobre un percorso-animiazione a tappe alla scoperta dell’arcano in 7 punti nascosti fra riti magici, formule alchemiche e spettacoli.
Martedì 31 ottobre 2017 dalle 20 alle 24 anche a Brisighella (RA) calerà la notte di Halloween. Lungo le vie più antiche del borgo medioevale il visitatore potrà lasciarsi trasportare dal Mistero del Picatrix – “I sentieri del Bene e del Male”, un percorso-animiazione a tappe alla scoperta dell’arcano in 7 punti nascosti fra riti magici e formule alchemiche, prima di arrivare alle 23 nella centrale Piazza Carducci con lo spettacolo finale “Il risveglio degli elementi”.
Programma della serata
Cartomanti e mercato di Halloween con opere dell’ingegno e artigianato artistico faranno da cornice lungo via Porta Fiorentina, piazza Marconi e via Naldi. Via Fossa verrà trasformata nell’Area Bimbi Dolcetto e Scherzetto, con banchi di dolciumi, gonfiabili, truccabimbi, spettacoli di marionette e baby dance. Spettacoli di giocoleria infuocata, fachirismo e mangiafuoco, danza acrobatica e l'animazione della Compagnia della Forca in piazza Marconi. Il tempo sarà scandito dai Tamburi Medioevali di Brisighella.I visitatori potranno rifocillarsi nelle tante locande allestite per l’occasione (osterie, ristoranti e stand gastronomico).
Alle 23 in piazza Carducci arriverà Kira, finalista di Italian’s Got Talent, con una sua particolare versione dell’Uomo Vitruviano. Un’esibizione atleticamente molto impegnativa che Kira è riuscito a trasformare in una vera e propria performance acrobatica.
L’ingresso al centro storico richiede un contributo di 3 €; gratuito per i bambini e i ragazzi con meno di 14 anni, per gli over 65 e per i residenti del centro.
Infine, da Mezzanotte alle 2 la festa continua con un Dj set in maschera alla Rocca di Brisighella.
Le origini del Picatrix sono alquanto complesse e di strana divulgazione. Il Picatrix o meglio Ghayat Al-Hakim è un testo medioevale, probabilmente scritto prima dell’anno mille. Sinteticamente si può dire che si tratta di un trattato di magia talismanica con forti simbologie ellenistiche orientali, che associa spirito e pianeti indicandone forme d’invocazione per conseguire benefici. Circolò nel Medioevo tradotto in latino, con il nome di Picatrix, da un originale arabo (Ghayat Al-Hakim, appunto), fortemente influenzato dal Corpus Hermeticum di Ermete Trismegisto. Ebbe la sua maggiore importanza nel XV Secolo, quando a esso s’interessarono personaggi del calibro di Cornelius Agrippa, Pico della Mirandola e Marsilio Ficino. Oggi sopravvivono diverse copie ma la storia dell’edizione italiana si deve invece agli stessi traduttori e curatori del trattato e ha inizio quasi per caso, senza un piano prestabilito. Bisogna risalire ai convegni tenuti a Brisighella negli anni Ottanta, ove professori universitari e studiosi si ritrovavano sotto la guida di Paolo Aldo Rossi, durante le Feste Medievali. Nel 1989 fu scoperto che uno dei manoscritti del Picatrix era stato copiato il 21 maggio 1536 “a Brisighella nella casa con due ingressi e vicina al palazzo comunale”. Alcuni studiosi indicano un suo forte influsso sull’arte e sulla cultura del Rinascimento; avrebbe influenzato anche le Centurie di Nostradamus e lo stesso Leonardo Da Vinci.
Le credenze illustrate nel Picatrix indicano la possibilità di guardare nel futuro per ottenere benefici; o meglio, la possibilità di scegliere il momento, in funzione di particolari configurazioni astronomiche, per intraprendere un’attività. Tale convinzione si basa sull’assunto che l’Universo (il Cosmo) sia pieno di particolari energie e/o forze. Ovviamente non del genere che la scienza materialistica conosce tipo i quark, i protoni o i neutroni, ma forze divine o planetarie veicolabili e attivabili con formule magiche o conoscenze astrologiche; mediante l’uso di tali conoscenze sarebbe possibile determinare il proprio destino. Un lucido esempio di tale applicazione lo si può ritrovare nella famosa Orazione sulla dignità dell’Uomo di Pico della Mirandola.