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Boldini alla Pinacoteca De Nittis di Barletta dal 7 dicembre 2019 e De Nittis a Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
Un virtuoso scambio culturale fra il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca De Nittis di Barletta.
Di Giovanni Tavassi
Palazzo dei Diamanti a Ferrara e la Pinacoteca Casa De Nittis a Barletta hanno messo in luce due figure di importantissimi artisti italiani, Giovanni Boldini (Ferrara 1842 – Parigi 1931) e Giuseppe De Nittis (Barletta, 25 febbraio 1846 – Saint-Germain-en-
La mostra su Giovanni Boldini "Boldini e la moda" è stata esposta dal 16 febbraio al 2 giugno 2019 a Palazzo dei Diamanti a Ferrara.
E questo fine anno vede l'inizio di due importanti mostre espositive, una di De Nittis a Palazzo dei Diamanti a Ferrara, "De Nittis e la rivoluzione dello sguardo", dall'1 dicembre 2019 al 13 aprile 2020 e quella su Boldini alla Pinacoteca De Nittis a Barletta, "L’incantesimo della pittura" Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara, dal 7 dicembre 2019 al 3 maggio 2020.
Giovanni Boldini
si inquadra in un epoca che ha fatto la storia, un trentennio di pace che va da fine '800 per arrivare alla Prima Guerra Mondiale. Chiamato periodo della "Belle Époque" perchè le atmosfere cambiano, si illuminano le città, cresce l' industria, la ferrovia, la navigazione e con i voli areostatici si accorciano i tempi e le distanze. In questo contesto, assieme alla cultura, fotografia, cinematografia, ballo, sport e moda si affiancano l'arte e gli artisti dell'epoca Boldini, Degas, Manet, Sargent, Whistler e Seurat. Questi artisti, ma in special modo Boldini, hanno saputo raccontare, attraverso le loro opere, quel trentennio sfavillante.
Nato a Ferrara nel 1842, si trasferisce nella più vivace e cosmopolita Firenze all’età di 22 anni. Qui, grazie anche alla vicinanza alle poetiche del vero promosse dai “macchaioli”, si distingue per un’interpretazione libera e personale del ritratto. Dopo un breve soggiorno di sei mesi a Londra nell’ottobre del 1871, Boldini si sposta a Parigi, dove rimane fino alla morte, facendo della capitale francese la sua seconda patria. Grazie ad uno spiccato talento, studia e assorbe le differenti tendenze artistiche in voga al tempo: dalla pittura di genere e in costume di Mariano Fortuny e Ernest Meissonier di cui, durante gli anni Settanta, diviene l’erede, a quella di paesaggio e soprattutto di vita moderna della quale offre una personale declinazione facendo tesoro delle innovative lezioni di Eduard Manet e Edgar Degas, oltre che delle poetiche dell’impressionismo.
L’incantesimo della pittura. Capolavori dal Museo Boldini di Ferrara. Si tratta della prima monografica mai dedicata in Puglia al celebre ritrattista, collega di Giuseppe De Nittis a Parigi, frutto di un virtuoso scambio tra istituzioni civiche simili per storia, natura e vocazione: il Museo Giovanni Boldini di Ferrara e la Pinacoteca - Casa De Nittis di Barletta.
Giuseppe De Nittis
un pittore d'avanguardia per quanto riguarda il verismo e l'impressionismo in Sud Italia, in seguito, insieme a Boldini, sono state le figure di spicco nella scena parigina di fine '800. De Nittis è stato un tipo tenace e contro il volere della famiglia, frequenta l'Accademia delle Belle Arti di Napoli e inizia a dipingere all'aperto facendo riproduzioni di paesaggi a Portici (NA).