Fernando Botero, artista contemporaneo nato a Medellin nel 1932 è stato, per molto tempo, denigrato dalla critica del settore dell'arte per le sue opere con figure dalle grandi forme e dilatate. Ma a tener banco alle critiche legate alle sue forme e figure, ci ha pensato direttamente il pubblico che ha da sempre apprezzato lo stile d'arte contemporanea e lo ha avvicinato ai grandi artisti di tutti i tempi.

A prima vista il visitatore che non ha mai guardato un'opera del maestro, resta un attimo sconcertato dalle figure espanse, dalle forme enormi sulla tela, ma un attimo dopo, lo sconcerto lascia il posto ad una grande tranquillità che si fissa nella sua mente.

L'artista, anche scultore, ha realizzato una serie interminabile di opere fra cui quelle bellissime installate a Medellin. Sculture del maestro.

L'allestimento della mostra è stato progettato con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, diretto dal Prof. Enrico Fornaroli e realizzato in collaborazione con il Biennio specialistico in Scenografia e allestimenti degli spazi espositivi e museali grazie al Prof. Enrico Aceti, alla Prof.ssa Rosanna Fioravanti, al Prof. Michele Chiari e al Dott. Erasmo Masetti insieme agli studenti Alessandro Barbera, Larissa Candido Bergamaschi, Cecilia Giovine, Ester Grigoli, Sarah Menichini, Bianca Piacentini, Rossella Pisani, Elena Romagnani e Tatiana Sànchez Sandoval.

L'esposizione a Palazzo Pallavicini propone 50 opere del maestro, uniche e mai viste, nel capoluogo emiliano.

Sette sezioni per un percorso realizzato fatto di disegni a tecnica mista ed acquerelli a colori su tela.

Personaggi legati al circo, tauromachia, nature morte, nudi...