Dopo un’estate prolungata grazie alle temperature miti, l’autunno entra ora nel vivo pennellando di vivaci colori, i boschi del Trentino. È il momento migliore per le passeggiate tra il giallo, l’arancione, il rosso e l’oro delle coperture vegetali. I prossimi weekend propongono ancora feste dedicate ai prodotti di stagione, a cominciare dalle castagne, senza dimenticare gli itinerari d’arte a Trento e Rovereto, fra tesori senza tempo e nuove mostre proposte nei musei più prestigiosi.
Carlo Baroni - Vallagarina Castione - Relax nel castagneto
L’autunno nelle valli del Trentino entra finalmente nel vivo serbando i colori più belli dei suoi boschi per chi vuole incamminarsi lungo i sentieri di media montagna, sotto un tetto colorato di giallo, arancione, rosso e oro. Per esempio in val di Cembra, unica per lo spettacolo dei terrazzamenti coltivati a vite che ora trasformano interi versanti della valle in un’unica scala dorata. E faggi e larici si accendono sulle sponde del Lago Santo e attorno ai tanti percorsi che dai suoi piccoli paesi si addentrano nei boschi di questa valle.
Stesse sensazioni sull’Altopiano della Paganella, dove attorno all’abitato di Fai un facile percorso adatto a tutta la famiglia si sviluppa tra le faggete raggiungendo i numerosi punti panoramici sopra la Valle dell’Adige.
Sopra la Vallagarina, invece, si cammina tra i colori del bosco che circondano il piccolo Lago di Cei da ammirare percorrendo uno degli itinerari attorno al lago e attraverso i boschi tutt'attorno.
Anche in autunno un’escursione nei Parchi naturali del Trentino, può regalare incontri inaspettati e spettacoli unici. In val di Rabbi, nel Parco nazionale dello Stelvio, lungo l’anello delle cascate di Saènt si possono ammirare i colori intensi dei larici secolari che, illuminati dal sole, sembrano torce accese e creano contrasti bellissimi con il cielo limpido.
Sopra Carisolo in val Rendena, nel Parco Adamello Brenta, si può invece salire fino all’eremo di San Martino, con la certezza di ammirare i colori vivi dei larici e dei faggi. Nella valle del Primiero sopra l’abitato di Mezzano, infine, si può percorre l’itinerario che sale ai Prati di San Giovanni. Un percorso che regala spettacolari panorami sulle Pale di San Martino, sulle Vette Feltrine, il Monte Pavione e le acque turchesi del lago di val Noana.
Dopo le escursioni nei colori del bosco un tuffo nei sapori
Inconfondibile il profumo e il sapore delle deliziose “caldarroste”, messe a cuocere sulla fiamma viva delle braci. L’autunno è la stagione giusta per gustarle e in Trentino nei prossimi fine settimana è tempo di feste dedicate alla castagna.
Come in Valsugana, a Roncegno Terme, dove la tradizione della coltivazione delle castagne ha origini molto antiche: qui l’appuntamento con i festeggiamenti è dal 26 al 27 ottobre.
Tra i sapori autunnali, davvero particolare è quello della Ciuìga del Banale, salume della tradizione trentina già presidio Slow Food, prodotto con carne suina scelta mescolata alle rape bianche. A San Lorenzo in Banale, paese iscritto tra i più Borghi più Belli d'Italia, dall’1 al 3 novembre, la Sagra della Ciuìga animerà vòlt, cantine e solai del paese, con gli stand dei produttori e quelli degli artigiani, oltre a musica, folklore e menù a tema proposti dai ristoranti locali.
Dall’1 al 3 novembre, infine, ecco l’evento Garda con Gusto - Gourmet Experience a Riva del Garda, tre giorni dedicati ai sapori e ai colori dell’enogastronomia locale tra spettacoli culinari, degustazioni, incontri con chef e produttori, assaggi e shopping gourmet all’interno del Palavela di Riva del Garda.
Un unico evento che racchiude il meglio della produzione altogardesana e trentina: dalla carne salada all’olio extra vergine di oliva, dal broccolo di Torbole al pesce di lago, dalle verdure biologiche della Val di Gresta ai formaggi di malga. Entrerà inoltre nel menù di quest’anno il carpione, una pregiata e rara specie ittica esclusiva del Garda, salvata dall’estinzione. E ancora: laboratori tematici, showcooking per animare questa “gustosa” rassegna. Per interpretare e valorizzare le risorse del territorio, l’evento coinvolge alcuni degli attori del panorama enogastronomico locale, nazionale e internazionale tra chef stellati, food blogger e giornalisti enogastronomici, produttori e sommelier: da Alfio Ghezzi a Gennaro Esposito a Eleonora Raciti, vincitrice di Masterchef Italia 2019. www.gardacongusto.it/
Trento e Rovereto, la cultura non va in letargo
Trento e Rovereto, rimangono mete ideali per un weekend autunnale, da abbinare ad una passeggiata tra i colori che accendono i boschi, un trekking urbano con la visita a una delle Cantine della valle dell’Adige e della Vallagarina, ai loro centri storici e alle nuove mostre proposte nei principali musei.
Al Castello del Buonconsiglio a Trento, fino al 3 novembre una mostra racconta la storia dei tessuti sacri tra Quattro e Cinquecento in Italia e nell’Europa del Nord: “Fili d'oro e dipinti di seta. Velluti e ricami tra Gotico e Rinascimento” riunisce piviali in luminoso velluto, pianete scintillanti di oro e d’argento, rare dalmatiche con ricami in fili di seta variopinta, oltre ad alcuni importanti dipinti sacri di Altobello Melone, Michele Giambono, Francesco Torbido, Rocco Marconi, e i due magnifici dipinti del misterioso Maestro di Hoogstraeten, per raccontare l’affascinante storia di preziosi manufatti tessili eseguiti tra la seconda metà del XV secolo e primi decenni del XVI secolo. Al Muse ecco la mostra Cosmo cartoons. L’esplorazione dell’Universo tra scienza e cultura pop dove un percorso fortemente immersivo racconta lo spazio tra arte e scienza. La cultura pop - che usa moltissimo il linguaggio del fumetto, del cinema e del videogioco - crea un filo rosso narrativo che ci porta dalla Luna verso Marte, e attraverso il Sistema Solare fino alle stelle più lontane, tra installazioni multimediali, postazioni audio e angoli lettura tematici ed un’area giochi per tutte le età.
Da Trento a Rovereto, che si può raggiungere comodamente pedalando per 20 km tutti pianeggianti sulla ciclabile della Valle dell’Adige tra vigneti e frutteti. Fiore all’occhiello del calendario autunnale del Mart il Museo di arte moderna di Rovereto e Trento è la grande esposizione dedicata a Isadora Duncan. In collaborazione con la Fondazione CR di Firenze, “Danzare la rivoluzione. Isadora Duncan e le arti figurative in Italia tra Ottocento e avanguardie” a Rovereto fino al 1 marzo 2020, riunisce numerosi capolavori dedicati alla figura più rivoluzionaria della danza, musa dei maggiori innovatori delle arti pittoriche e plastiche di inizio secolo come Rodin, Stuck, Boccioni, Depero, Casorati, Giò Ponti. La mostra su Isadora Duncan impreziosisce la proposta espositiva del museo che propone fino al 2 febbraio 2020 anche la più ampia antologica mai realizzata in Europa su Richard Artschwager, frutto di una collaborazione con il Guggenheim di Bilbao. Si tratta di uno straordinario e completo viaggio nell’opera di un rivoluzionario artista che ha decisamente ripensato l’oggetto e lo spazio dell’arte attraverso capolavori presenti a Rovereto grazie ai prestiti di alcune tra le principali Collezioni del mondo.
E a Castel Caldes in Val di Sole fino al 3 novembre si possono invece ammirare i capolavori della Collezione Cavallini Sgarbi. La mostra racconta la storia della vera e propria impresa culturale della famiglia ferrarese Cavallini Sgarbi che ha dedicato all’arte tutta una vita una settantina di opere tra dipinti e sculture che vanno dal Quattrocento a metà Ottocento con capolavori di Guercino, Lotto, Artemisia Gentileschi, Cagnacci.
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