Un caffè senza frontiere un'edizione limitata di casa Goppion caffetteria.
Goppion che abbiamo conosciuto al SIGEP 2019 è un'azienda che cura la qualità dei prodotti, il packaging e porta avanti sempre nuovi progetti.
Di Giovanni Tavassi
Un amore ed una tradizione antica di famiglia, quella per la torrefazione del caffè. La grande storia d'amore per il caffè iniziò nel 1859 nella piazza di Lughignano, un piccolo paese in provincia di Treviso, dove Luigi Goppion aprì un bar ed iniziò a tostare i primi chicchi di caffè. Da quel momento è stato tutto un crescendo e nel 1948 la famiglia Goppion acquisirono la Torrefazione Trevigiana Caffè, marchio al quale aggiunsero il nome Fratelli Goppion e vent'anni dopo diventò “Fratelli Goppion Industria del Caffè”.
Un nuovo progetto a cui Goppion ha lavorato per mesi si è concluso con la realizzazione di tre nuove latte per un'edizione limitata e portano la firma artistica del giovane illustratore Mattia Riami.
Da Goppion fanno sapere che il tema grafico scelto per le tre latte e che sta molto a cuore quest'anno, serve a promuovere l'inclusione e ricordare a tutti che, in qualunque posto del mondo ci troviamo, ci sarà sempre una tazzina di caffè a darci il benvenuto. Anche un hashtag #coffeewithoutborders, accompagnerà questi nuovi prodotti di Casa Goppion.
Ciascuna latta racconta una storia diversa. E ciascuna ha il suo volto: una donna africana, bellissima e seducente, un uomo del Nord Europa dagli occhi di ghiaccio, una ragazza nipponica vestita a festa. Perché vogliamo parlare di questo nostro mondo multiforme e vario, pieno di colore e suoni, profumi e abitudini. Tutti riuniti sotto un rito ormai universale, quello del caffè.
Sì, proprio il caffè, già in sé simbolo di accoglienza e ospitalità. Così sono nate queste tre latte, colorate e vivaci, che ci ricordano che la diversità è ricchezza e dono.
La nostra intervista effettuata al SIGEP 2019 a Paola Goppion
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