Il 24 ottobre 2019 - Ingresso libero agli scavi di Pompei - in occasione dell'anniversario dell'eruzione del Vesuvio.
Un’opportunità da non perdere per visitare l’area archeologica più interessante e suggestiva al mondo senza rinunciare a momenti di relax soggiornando all’Hotel Santa Caterina di Amalfi.
E’ stata la recente scoperta di un’iscrizione a carboncino realizzata da "un operaio buontempone", a spostare la data della catastrofe più famosa della storia da agosto a ottobre del 79 d.C. e per la precisione al 24 ottobre del 79 a.C. Per questo motivo si è pensato, in occasione dell’anniversario dell’eruzione del Vesuvio, di consentire ai visitatori di entrare gratuitamente agli scavi per godere degli affreschi e mosaici recuperati, giardini riallestiti e grandi sculture bronzee moderne. L’area archeologica di Pompei continua tra l’altro ad aumentare il numero di visitatori di anno in anno. Pompei si trova a soli 40 km dalla rigogliosa costiera amalfitana, gita ideale ad un’ora di strada dal lussuoso Hotel Santa Caterina di Amalfi che accoglierà i suoi ospiti in un ambiente unico dalla spettacolare bellezza.
Pompei è stata una delle città più grandi e splendenti dell’epoca romana, come testimoniano i ritrovamenti che continuano ad emergere dalla terra. La grande produzione ed esportazione di olii e vini fece di Pompei una città molto ricca, che divenne meta turistica per i patrizi romani quando la città fu assorbita dall’espansione della futura Capitale d’Italia.
La terribile eruzione del Vesuvio che seppellì Pompei il 24 ottobre del 79 d.C., data rilevata grazie ad un’iscrizione a carboncino scoperta recentemente, ha lasciato ai posteri la possibilità di apprezzare e visitare la città così come si presentava agli antichi abitanti poco prima della catastrofe. I pompeiani non sapevano che il “monte Vesuvio” fosse un vulcano.
I terremoti che avevano preceduto l'eruzione non insospettirono i pompeiani che erano ancora occupati nel restauro degli edifici colpiti dal forte sisma di 17 anni prima. Pompei, insieme alle città vicine di Stabia, Ercolano ed Oplontis offre al visitatore contemporaneo una suggestiva ed impareggiabile esperienza. Passeggiare tra le strade ed i vicoli, affacciarsi nelle varie case ed officine, visitare i templi e le terme di 2000 anni fa in un’area di oltre 66 ettari è possibile farlo solo e soltanto a Pompei.
Gli Scavi di Pompei non smettono di regalare agli archeologi continue sorprese. Gli scavi effettuati nel Regio V del Parco Archeologico di Pompei, la nuova area in cui si stanno concentrando i lavori, continuano a regalare scoperte su scoperte. La più sensazionale, forse, è stata effettuata in una delle domus che sorgono nel settore, conosciuta come Casa del Giardino, nella quale è stata ritrovata una stanza con dieci vittime dell'eruzione del Vesuvio che sommerse Pompei nel 79 d.C, tra cui donne e bambini. Nella stessa domus è stata rinvenuta anche una cassa in legno che al suo interno custodiva un piccolo tesoro: 140 piccoli oggetti, perlopiù amuleti e monili legati al mondo femminile, utilizzati per proteggersi dalla cattiva sorte o semplicemente come ornamento. Si tratta di oggetti preziosi soprattutto in osso, bronzo e ambra, spiccano anche due specchi, come ad esempio vaghi di collana, frammenti di una spiga, amuleti fallici apotropaici, ma anche varie gemme. Gli oggetti, infatti, potrebbero appartenere a una delle 10 vittime, probabilmente una intera famiglia. I 140 preziosi saranno presto esposti in una mostra alla Palestra Grande degli Scavi di Pompei.
Di recente riapertura e quindi visitabili sono attualmente Casa della Fontana Grande, Casa dell’Ancora e Tempio di Iside: sono tre le riaperture al pubblico di quest’anno nel sito di Pompei a seguito degli interventi di restauro e manutenzione. Per l’occasione sono stati anche riproposti allestimenti storici, interventi di decoro del verde e indagini di ricerca.
Dopo molti anni di chiusura si restituisce al pubblico la possibilità di accedere anche ad una delle case più famose dell’area archeologica di Pompei, la Casa dei Vettii; le nuove scoperte visitabili e i luoghi più importanti e imperdibili dell’itinerario classico standard dell’area archeologica di Pompei. Si visita soprattutto per lo splendido corredo di affreschi che ornano gli ambienti, rinnovati in età imperiale, appartenuti ai mercanti Aulo Vettio Restituto e Aulo Vettio Conviva.
Le altre domus di nuova apertura sono: la Domus dell’Efebo, le Domus di Fabius Amandio o quella del Sacerdote Amandus, entrambe più piccole e modeste della precedente con meno stanze delle altre eppure decorate con una certa raffinatezza. E poi c’è la Domus del Criptoportico che deve essere stata di grandissimo prestigio nell’età augustea, con le stanze decorate con scene dell’Illiade e, pitture di altissima qualità, terme. Particolarmente interessante è poi la visita della Fullonica, che è uno dei più completi e importanti laboratori per il lavaggio e il trattamento dei tessuti scoperti a Pompei
La magia dell’Hotel Santa Caterina
A pochi minuti di distanza da Amalfi, in uno dei punti più suggestivi della costiera, l’Hotel Santa Caterina è costruito a picco sul mare, all’interno di una vasta proprietà che “precipita” fino all’acqua con una serie di splendide terrazze naturali. Due ascensori scavati nella roccia o un sentiero di spettacolare bellezza portano gli ospiti attraverso agrumeti e giardini lussureggianti fino agli impianti a livello del mare, che comprendono una piscina con acqua marina, solarium, fitness centre, café/bar e ristorante all’aperto.
La sera la magia continua nell’elegantissimo ristorante con una cena a lume di candela ammirando il suggestivo panorama di Amalfi illuminata dalla luna. E che dire della suite “Follia Amalfitana” con la sua minipiscina tonda con vetrata e vista mozzafiato sulla baia o della suite “Giulietta e Romeo” con terrazzino a picco sul mare e piscina privata a sfioro…
L’Hotel Santa Caterina ha 36 camere di tipologia standard, superior e deluxe e 13 tra junior suite, executive junior suite, suite e senior deluxe suite che si trovano nell'edificio principale. Inoltre, tra le Garden Suite, le dépendances “Villa Santa Caterina” e la “Villa il Rosso” nel lussureggiante parco si contano altre 17 camere e suite. Dal 2019 l’offerta gastronomica dell’albergo è firmata dal nuovo Chef Giuseppe Stanzione: le colazioni, gli snack, il Bistrot, l’elegante Ristorante fine dining Glicine con le vetrate affacciate sul panorama del golfo, e un menù più raffinato e personale con l’impronta dello Chef, il Ristorante Al Mare, aperto adesso sia a pranzo che a cena, con piatti più semplici e tradizionali e prevalentemente marinari. I due ristoranti panoramici dell’Hotel Santa Caterina saranno quindi aperti entrambi la sera. La Carta dei Vini offre un’accurata selezione di etichette italiane ed estere e una scelta produzione della Campania.
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