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Lo chef del Grand Hotel Imperial di Levico Terme è un filosofo.
E non potrebbe essere altrimenti: Dennis Franch, trentino, classe 79, ha i bei lineamenti da “pensatore”, la filosofia e la cucina sono da sempre le sue grandi passioni.
E per diventare cuoco ci ha pensato davvero a lungo. Perché prima ha scelto di studiare filosofia e in seguito di passare all’arte culinaria. Nella sua libreria, accanto ai saggi di Platone e Socrate, ci sono libri di cucina. Tra i testi di Nietzsche, Spinoza, Kierkegaard ci sono i manuali tecnici sui lieviti, farine, tecniche di pasticceria etc. Lo studio è la sua passione. Dopo essersi brillantemente laureato in filosofia a Padova con una tesi di ontologia “Da Aristotele a Nicolai Hartmann”, la sua passione per la cucina che lo anima fin da bambino risulta essere sempre più viva. Lascia il suo lavoro in ambito culturale per iscriversi all’Istituto Alberghiero di Rovereto, dove si specializza in gastronomia e finalmente diventa cuoco, coronando il suo sogno. La filosofia, l’amore per lo studio e per la ricerca si mescolano al talento che mostra ai fornelli e comincia a fare esperienze in diversi ristoranti, frequenta corsi di cucina con Walter Miori e Paolo Cappuccio. Dennis Franch non ama essere chiamato “chef”, preferisce la parola “cuoco”: ha un approccio umile verso la cucina, gli piace pensare di essere un “artigiano del cibo”. Tra gli interessi di Dennis Franch in ambito gastronomico, le diverse tecniche di cottura (abbinate ai diversi prodotti) occupano un posto rilevante: predilige la bassa cottura per mantenere integre tutte le proprietà del prodotto e si misura con differenti modalità per ottenere effetti inediti.