Museo della seta a Como - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 12/01/2020
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Un viaggio a Como non solo per visitare il Lago ma anche le tantissime testimonianze del passato glorioso di Como capitale della seta, oggi le ritroviamo all'interno del Museo della Seta. Di Maurizio Barbieri




Un viaggio a Como, oltre che per ammirare il lago, può costituire l'occasione per visitare il museo della seta. La città comasca ed il suo territorio infatti è stata per tanti anni la capitale della seta di qui l'appellativo di Como città della seta. Testimonianza di un passato che rischiavano di andare irrimediabilmente disperse e che invece ora rivivono in questo splendido museo situato a pochi passi dalla fermata della linea ferroviaria Trenord (partenza da Milano Cadorna) di Como Borghi a circa un paio di chilometri dal centro di Como oppure con i treni Fs dalla stazione di Milano Centrale fermata Como San Giovanni poi tram numero 7.

Il Museo ha origine nel 1985 su iniziativa della Classe '27 con la collaborazione degli Ex Allievi del Setificio, due associazioni comasche che si sono impegnate a fondo nel recupero dei reperti provenienti dalle fabbriche tessili seriche presenti nella città di Como.

A partire dal 1960 l’industria tessile comasca subisce profonde ed irreversibili trasformazioni. Poi, negli anni ottanta, le fabbriche abbandonano definitivamente le loro sedi storiche .Questo contesto offre la possibilità di realizzare la raccolta di macchine e reperti industriali quali testimonianze insostituibili per la ricostruzione della storia e del lavoro legato alle complesse attività tessili seriche.Nel 1988 viene fondato il Comitato per la costituzione del Museo della Seta che valorizza ed espone al pubblico i primi manufatti raccolti nella “Mostra permanente di reperti storici dell’industria della seta”; iniziativa attuata con il contributo e la collaborazione della Provincia di Como, della Cassa di Risparmio delle Province Lombarde e dell'Istituto Tecnico Industriale Statale “Paolo Carcano”.Il Museo didattico della Seta, luogo della memoria storica dell'industria serica comasca, viene aperto al pubblico nel 1990 ed è concepito per illustrare la storia del ciclo completo di lavorazione del tessuto di seta, dall'allevamento del baco alla nobilitazione attraverso torcitura, tessitura, tintoria e stampa. Il tutto illustrato da un considerevole patrimonio di macchine, attrezzature tecniche, strumenti vari in uso tra il 1850 e il 1950 ancora funzionanti.
Nel tempo il Museo acquisisce molti reperti, che vengono curati e restaurati con il contributo di tecnici ed esperti della produzione serica, della storia dell'industria e dell'artigianato.Nel 1992 si costituisce l'Associazione per il Museo della Seta di Como per sostenere questa nuova realtà culturale e consentirle di operare e svolgere le proprie attività di cui quella didattica riveste ruolo primario.
All'Associazione aderiscono enti ed organizzazioni pubbliche e private del settore oltre a singoli cittadini e nel giugno 1999 ottiene il riconoscimento della personalità giuridica dalla Regione Lombardia.
Tra il 1994 ed il 1998, le numerose donazioni di macchine e strumenti determinano la necessità di ampliare lo spazio.
Questo ampliamento è realizzato con il contributo della Fondazione Cariplo e della Regione Lombardia.
Oggi la superficie espositiva del museo è arrivata ad occupare circa 1.000 mq. ed il patrimonio esposto rappresenta un unicum a livello mondiale. Le sale espositive, infatti, così come i reperti al loro interno, offrono al visitatore la possibilità di conoscere, nel modo più completo possibile, non solo il processo produttivo ma anche le singole fasi lavorative che lo caratterizzano.
L’esposizione di interi macchinari particolarmente imponenti è accompagnata, in alcuni casi, dalla possibilità di ammirare parti di macchine comunque significative ai fini didattici.
Inoltre, il Museo dispone di archivi e depositi dove custodisce un consistente patrimonio indispensabile ad integrare ed approfondire il percorso espositivo permanente.Il Museo Didattico della Seta di Como è l’unica istituzione museale al mondo in grado di raccontarti l’intero processo di produzione, dal baco da seta ai filati colorati, dalla stampa a mano alle collezioni di moda.
Il Museo raccoglie, custodisce, espone le testimonianze della tradizione produttiva tessile comasca, come macchine, oggetti, documenti, campionari e strumenti di lavoro provenienti dalle lavorazioni tessili che hanno dato vita all’età dell’oro della seta a Como.
Qui l’amore e la passione per l'arte serica hanno origini antiche, e oggi tutto questo patrimonio tecnico ed artistico è organizzato in uno spazio didattico accessibile a tutti.
Attualmente il Museo della Seta celebra Manlio Rho esponente di spicco dell'astrattismo storico italiano con una particolare attenzione alla sua attività di disegnatore e di esperto del colore.

In mostra dipinti, disegni, tessuti, cartelle colori e documenti. La rassegna è visitabile fino al 31 marzo.

Info
Museo della Seta
Como via Castelnuovo 9
Tel. 031303180
Orari di apertura al pubblico: da martedì a domenica dalle 10 alle 18. Per i gruppi prenotazione obbligatoria. Il Museo è interamente accessibile ai disabili.

Se avete un po' di tempo a disposizione si possono visitare inoltre il Civico Museo Setificio Monti ad Abbadia Lariana in via Nazionale 120 www.museoabbadia.it il quale testimonia la lavorazione della seta nel territorio tra il diciannovesimo e l'inizio del ventesimo secolo e il Civico Museo della Seta Abegg a Garlate in via Statale 490. Il Museo è situato in unaf ilanda settecentesca in riva al lago di Garlate immerso in un giardino di gelsi. Espone scoperte, invenzioni e macchine per la produzione di seta dal baco fino al tessuto. La via della seta corre sulle sponde del lago.
26/02/2019

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