Bolzano è pronta a ripartire.
Con un calendario in costante aggiornamento e tante proposte in città e fuori. Alla scoperta di un turismo più slow, in totale sicurezza e all’aria aperta.
Punto di incontro e di scambio fra culture diverse, Bolzano è una città dai mille volti, capace di offrire numerose opportunità sia dal punto di vista
storico-culturale che da quello naturalistico. Visitare Bolzano non è solo l’occasione per scoprire i suoi
bellissimitesori d’arte, i suoi monumenti e
le tante testimonianze di un importante passato. Visitare Bolzano è anche scegliere di vivere gli
ampisp azi che la montagna offre, l’aria pulita, la natura, la possibilità di isolarsi e ritemprarsi dallo stress e dalle ansie che hanno scandito questi
ultimi mesi.
Per questo motivo
la città ha risposto bene alla pandemia ed
è ora pronta a ripartire, con un calendario ridotto ma in costante aggiornamento, e tante interessanti proposte per un
turismo più slow, che sappia conciliare il desiderio di muoversi in
una dimensione più tranquilla e salutare con l’esigenza di
avvicinarsi pian piano a una nuova socialità, in linea con le ultime disposizioni governative.
Passeggiate panoramiche, percorsi salute, picnic sui prati quindi, ma anche visite guidate
per piccoli gruppi e itinerari individuali in città
e nei dintorni, per riscoprire il piacere di viaggiare.
Picnic gourmet al Colle
Il Colle è la cima più settentrionale delle montagne a sud di Bolzano che si estendono fino al Corno Bianco, tra la Val d'Ega a est e la Valle dell'Adige
a ovest.
È il polmone verde della città, a pochissimi minuti dal centro, un oasi di pace dove poter respirare a pieni
polmoni e ammirare indisturbati le vette e i ghiacciai
delle Alpi Centrali e delle vicine Dolomiti.
Ci si arriva con la funivia (la più vecchia funivia al
mondo per il trasporto di persone che quest’anno compie ben 112 anni!) e una volta in cima si può scegliere tra una delle
tante e bellissime escursioni nel verde, sfruttando al massimo i benefici dell’alta quota: aria pulita e incontaminata (un toccasana per tutti ma soprattutto per chi ha problemi respiratori),
ampi spazi dove poter camminare anche in
solitaria, magnifici paesaggi che ritemprano lo spirito e offrono momenti di
relax lontano dallo stress. A piedi, in mountain bike o a cavallo, questa magnifica riserva naturale a 1200 metri è il punto di partenza ideale per
giornate da vivere nella natura, senza pensieri. L'itinerario piú noto segue il sentiero europeo E5 che collega il Lago di Costanza a Venezia, ma ce ne sono molti altri con durata e dislivelli diversi a seconda della propria “preparazione”. Per tutti, comunque, è d’obbligo una fatica e assaporare i piatti della cucina locale all’aria aperta. Oppure, molto
sosta ai vari masi che si incontrano lungo il cammino, per ritemprarsi dalla gradito in questa fase di “distanziamento sociale”, ordinare un
cestino per il picnic con il meglio dei prodotti di qualità targati Alto Adige da consumare sui prati, al sole, come propone l’Albergo Colle, nobile struttura in Jugendstil
alpino con tanto di chiesetta annessa e vero punto di riferimento della storica zona di villeggiatura.
Per chi invece vuole salire al Colle in bici anziché in funivia ecco qualche suggerimento: la salita non è delle più comode, ma la strada poco trafficata diventa un efficace percorso di allenamento.
Raggiunti i 1200 metri di altitudine si percorre in salita la strada asfaltata segue la strada sterrata del sentiero n. 4 (segnatura rossa-bianca). Dopo 4 a destra fino alla prima curva, sempre a destra; qui si svolta a sinistra e si chilometri si raggiunge la malga Wolff (1350 metri, punto più alto) con un sentiero nel bosco. Presso la frana di pietre si apre una splendida vista sulla antico maso. Dietro al fienile, tenere la sinistra e seguire il sentiero (segnatura bianco-blu), pochi metri sotto al fienile. Qui inizia un bel Val d'Ega e sul Catinaccio. Prima dei campi da tennis presso il Maso Röll tenereSant'Isidoro. D’obbligo una sosta per godersi il bellissimo la sinistra e seguire la rotta contrassegnata con la "P" verso panorama sulla conca di Bolzano, prima di riprendere la tranquilla discesa verso la stazione a valle della funivia.
Andar per castelli
splendido panorama sulla valle dell’Adige, e di Castel Neuhaus, un tempo
Su tutto il territorio altoatesino se ne contano ben 400, tra integri e ruderi, in buona parte visitabili e molti nascosti in angoli meno accessibili.
E anche
Bolzano è disseminata di castelli e residenze fortificate, ben conservate testimonianze
del Medioevo, che non rappresentano un semplice contorno ma la storia più autentica della città. Visitare questi meravigliosi castelli non è solo
l’occasione per respirare la cultura e la storia del luogo ma anche quella di potersi concedere passeggiate all’aria aperta
circondati dal silenzio e dai profumi della natura.
Da
Castel Roncolo (“il maniero illustrato”, perché conserva un meraviglioso ciclo di affreschi medievali a soggetto profano), situato a nord della città e comodamente raggiungibile a piedi percorrendo la verde passeggiata del Lungotalvera o in bicicletta lungo la pista ciclabile, a
Castel Mareccio, a ridosso del centro storico e immerso in un
vigneto di pregiate uve Lagrein, con incantevole vista sul Catinaccio-Rosengarten; da
Castel Flavon, arroccato su un promontorio roccioso da cui si gode un bellissimo panorama sulla piana dell’Adige e sulla città, al
MMM Messner Mountain Museum Firmian, castello considerato uno degli emblemi dell’Alto Adige e oggi sede del Museo della montagna di Reinhold Messner. Solo per citarne alcuni.
Senza dimenticare i 20 km del suggestivo “Castelronda” – Il Sentiero dei Castelli, che collega Bolzano, San Genesio e Terlano lungo un percorso
panoramico ricco di castelli e rovine che si snoda sulle pendici attorno al capoluogo altoatesino. 6 ore e mezza di cammino (l’intero sentiero è consigliato ad escursionisti allenati, mentre è comunque possibile percorrere solo alcuni tratti a scelta), immersi nel vasto patrimonio culturale di Castel Roncolo, unico castello completamente integro e ufficialmente visitabile, di Castel Rafenstein, di Castel Greifenstein (detto anche Castel del Porco perché secondo una leggenda durante un assedio dal castello venne gettata una scrofa nell’accampamento nemico, gesto che venne interpretato dagli
indusse a mollare la presa), della Rovina Helfenberg, da cui si gode uno assedianti come un segno di abbondanza e quindi di resa impossibile e che li
roccaforte militare e dogana.
Alla scoperta della città
Scoprire Bolzano passeggiando nel centro storico e fra i suoi prestigiosi palazzi, visitare le bellissime chiese o il Museo Archeologico dove è custodito Ötzi, la famosa mummia del Similaun, passare accanto ai vigneti che “toccano”alle nuove disposizioni governative, Bolzano quasi la città. In attesa di un calendario estivo che si svilupperà in base è pronta a ripartire con le visite guidate: dal 25 maggio, in piccoli gruppi, a giorni alterni con partenza alle 14.30 e previa prenotazione entro le 12 del giorno stesso.
Lunedì, “Bolzano tra miti e leggende”: una passeggiata panoramica sulle tracce delle moltissime leggende sulla città, porta delle Dolomiti, e i suoi magnifici castelli.
Mercoledì, “Il centro storico di Bolzano”: itinerario alla scoperta degli angoli più suggestivi quali piazza Walther, piazza delle Erbe, i Portici, piazza del Grano e le principali chiese monumentali, anche sulla tradizione vinicola di Bolzano i cui vigneti arrivano fino al centro città.
Venerdì, “Passeggiata del Guncina”: un viaggio nel tempo con l’escursione guidata da Piazza Gries a Castel Guncina passando dalla Vecchia Chiesa Parrocchiale di Gries e salendo a serpentine circondati da una rigogliosa flora mediterranea.
Vivere Bolzano significa anche sfruttare tutti i benefici che una città di montagna offre, come ad esempio le
bellissime passeggiate a pochi passi dal centro che consentono di perdersi
nella natura e lasciarsi alle spalle stress e ansia. Molto conosciute quelle del
Guncina (una delle icone botaniche della città, dove ogni pianta che s'incontra è etichettata con il suo nome in italiano, tedesco e con quello scientifico) e di
Sant'Osvaldo (che collega Sant'Antonio con Santa Maddalena, la caratteristica collina sulla quale si coltivano le uve con cui si produce l'omonimo vino autoctono): realizzate addirittura a fine '800, il e godere di
un incantevole loro percorso permette di salire dolcemente sui pendii che circondano la città
panorama attraversando una vegetazione tipicamente mediterranea,
tra piante sempreverdi, magnolie, fichi d'India, cipressi e cedri. Le passeggiate Lungotalvera
Bolzano e Lungotalvera
San Quirino, invece, immerse nel
rigoglioso Parco Petrarca e nella distesa dei prati lungo il torrente Talvera,
offrono anche l'opportunità di praticare attività sportivo-ricreative, con molti spazi gioco e campi dedicati a calcio, baseball e softball.
La passeggiata del Virgolo, poi, sulle pendici del Colle, attraversa un bosco ceduo misto da cui è possibile godere di un’insolita vista sulla città, con gli altipiani del Salto
e del Renon sullo sfondo. Il Virgolo è una delle zone della città abitata fin dalla preistoria e che conserva tuttora, grazie anche alla
chiesetta romanica di San Vigilio e alla
chiesa barocca del Calvario, un fascino e una spiritualità
del tutto particolari.
Al pranzo ci pensa il Bar Il Corso, in piazza Vittoria 44, con diverse tipologie di lunch box per adulti e bambini e per tutti i tipi di tasche. Richiesta la prenotazione entro le 12 del giorno precedente (tel. 0471 262307).
Info
Azienda di Soggiorno e
Turismo di Bolzano
I-39100 Bolzano Bozen
T +39 0471 307 040
19/05/2020