Divisionismo "La Rivoluzione della Luce" - Mostra prolungata fino al 13 aprile 2020
L'esposizione, promossa e organizzata dal Comune di Novara, dalla Fondazione Castello Visconteo e dall’Associazione METS Percorsi d’arte, in collaborazione con ATL della provincia di Novara, con i patrocini di Commissione europea e Provincia di Novara, con il sostegno di Banco BPM (Main Sponsor), Regione Piemonte, Fondazione CRT e Esseco s.r.l..
di Giovanni Tavassi
Coronavirus non ferma il Divisionismo. La mostra continuerà fino al 13 aprile, osservando e rispettando le indicazioni previste dal DPCM 04/03/2020 in materia di contenimento del contagio da coronavirus, in particolare i visitatori debbono tenere una distanza di sicurezza e cortesia di circa un metro, sia davanti alla biglietteria che durante tutto il percorso di visita per evitare un’eccessiva prossimità.
L’accesso alle sale è contingentato in base alla loro capienza, il personale è incaricato di facilitare e tutelare il corretto svolgimento delle visite.
La mostra curata dalla studiosa Annie-Paule Quinsac, tra i primi storici dell’arte ad essersi dedicata al Divisionismo sul finire degli anni Sessanta, esperta in particolare di Giovanni Segantini – figura che ha dominato l’arte europea dagli anni Novanta alla Prima guerra mondiale – di Carlo Fornara e di Vittore Grubicy de Dragon, artisti ai quali ha dedicato fondamentali pubblicazioni ed esposizioni.
Ordinata in otto sezioni tematiche, l’esposizione consta di circa settanta opere tutte di grande qualità e bellezza, provenienti da importanti musei e istituzioni pubbliche e da collezioni private.
Straordinarie opere dei più noti divisionisti italiani sfileranno in un percorso articolato e di grande fascino: Giovanni Segantini, con alcune celebri vedute montane - come Dopo il temporale (1883-1885), Savognino sotto la neve (1890) non più esposta dal 1970, All’ovile (1892), e una sala dedicata con sette eccezionali disegni tra cui il monumentale e spettacolare La Natura (1898); Angelo Morbelli con alcune delle sue commoventi scene di anziani in solitudine e intensi paesaggi innevati; Giuseppe Pellizza da Volpedo, con Il Mediatore (1801) e una sala dedicata con opere notevoli come Il Ponte (1893-1894), Sul fienile (1893-1894), La processione (1893-1895); Gaetano Previati con la magnifica Maternità (1890–1891) di proprietà del Banco BPM che ritorna nel capoluogo piemontese dove non è mai stata esposta e che, proprio per l’eccezionalità del prestito, si potrà ammirare con ingresso gratuito, e una sala dedicata con opere importanti come Sacra famiglia (1902), Il vento o Fantasia (1908), il monumentale La migrazione in val padana (1916-1917); Carlo Fornara con gli splendidi paesaggi montani Fontanalba (1904-1906), Vespero d’inverno (1912-1914), Ora radiosa (1924-1925); Emilio Longoni con i celebri dipinti di denuncia sociale L’oratore dello sciopero (1890-1891) e Riflessioni di un affamato (1894), oltre a notevoli opere di interni familiari e scene naturali; Plinio Nomellini con l’importante olio di soggetto operaio La Diana del lavoro (1893), e i più tardi e splendidi paesaggi Baci di sole (1908) e Sole e brina (1905-1910).
Completano il percorso altri notevoli dipinti di precursori del Divisionismo come Tranquillo Cremona e Daniele Ranzoni e magnifici paesaggi di Vittore Grubicy, Giovanni Sottocornola, Achille Tominetti, Cesare Maggi.
Info
Il Castello di Novara
Piazza Martiri della Libertà, vicino al Teatro Coccia
info@ilcastellodinovara.it
Tel. dalle ore 10 alle ore 17: +39 03211855421
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