A rappresentare l'Italia a EXPO 2021, che si svolgerà a Dubai, sarà la copia a grandezza naturale del David di Michelangelo.
Sono partiti i lavori di digitalizzazione dell'opera che sarà riprodotta con stampante 3D a grandezza naturale.
di Giovanni Tavassi
L'EXPO, Esposizione Universale che si doveva svolgere nel Dubai Exhibition Centre a Dubai degli Emirati Arabi Uniti nel 2020, causa pandemia, è stata riprogrammata dal 1° ottobre 2021 al 31 marzo 2022.
I numeri previsti per l'EXPO 2021/22:
-190 Paesi partecipanti
-25 milioni di visitatori da tutto il mondo
L'Italia sarà presente a questo appuntamento mondiale e lo farà in grande sfoggio, perchè nel padiglione Italia sarà presente la copia a grandezza naturale del David di Michelangelo.
Per chi non la conosce e non l'ha mai vista, la scultura è stata realizzata in marmo fra il 1501 e il 1504 da Michelangelo Buonarroti, un opera nata da un blocco di marmo che ha dato vita ad una statua di altezza 520 cm compreso il basamento che da solo è 108 cm.
Presso la Bottega della Cattedrale a Firenze giaceva, da 40 anni, un blocco di marmo gigante e Michelangelo, appena ventiseienne, ebbe l'incarico dall’Opera del Duomo, per realizzare una statua che raffigurasse Davide e Golia. Già altri scultori come Donatello, Ghiberti e Verrocchio, avevano realizzato opere dedicate a Davide, ma il giovane Michelangelo dopo aver realizzato una serie di bozzetti preliminari, realizzò questo giovane uomo che aveva nella mano destra una pietra e sulla spalla sinistra una fionda, nell'intento di colpire il gigante Golia. Michelangelo ha lasciato ai posteri una scultura che rappresenta un attimo di vita, prima di un'azione. Ha scolpito, quello che per noi può essere un fotogramma di vita, Davide nell'intento di compiere, nell'immediato, un'azione. Occhi profondi e sguardo lontano, un corpo che presenta muscoli in tensione, vene in superficie e un diaframma nell'intento di trattenere l'aria, segno della massima concentrazione prima dello scatto finale contro il gigante.
Riconosciuta opera mondiale emblema del Rinascimento Italiano, è anche simbolo, ovviamente, per Firenze e l'Italia intera.
Il progetto ri-produzione ad alta tecnologia del capolavoro di Michelangelo Buonarroti, è partito dalla Galleria dell'Accademia di Firenze, sotto l'egida del MiBACT e del Commissariato italiano per Expo di Dubai.
La copia del David, sarà portata ed esposta al centro del padiglione Italia al Dubai Exhibition Centre di Dubai, dove per 5 mesi potrà essere ammirata dai 25 milioni di visitatori previsti.
Il David sarà un connubio fra storia, cultura e nuova tecnologia per un rilancio dell'Italia e delle sue città d'arte.
E' partito il lavoro di digitalizzazione del modello fisico della statua, conservata presso la Galleria dell’Accademia di Firenze. Scanner manuali e scanner a carrelli che vanno su e giù per riprendere l'opera a 360° che viene digitalizzata, assemblata nei minimi particolari per essere poi riprodotta da una grande stampante 3D. Un lavoro minuzioso per riprendere anche i piccoli dettagli. Un progetto straordinario dove si fonde storia e innovazione per la realizzazione, con tecniche sofisticatissime, del capolavoro di Michelangelo.
Ma veniamo al progetto
Il progetto, parte del concept creativo del Padiglione firmato dal curatore artistico Davide Rampello, che rilancia la bellezza dell’Italia e delle sue città d'arte, prevede nei prossimi mesi anche la realizzazione del “making of” della riproduzione stessa in modo da offrire ai visitatori e come eredità di Expo 2020 Dubai la rappresentazione delle competenze multidisciplinari coinvolte in questa complessa operazione.
“Questo particolare momento della riproduzione del David di Michelangelo che riguarda la sua digitalizzazione, è un momento di grande importanza, - dichiara Cecilie Hollberg, Direttore della Galleria dell’Accademia di Firenze. - Ci permette di acquisire nuove informazioni sulla scultura michelangiolesca, aggiornando i dati rilevati circa vent’anni fa. Si tratta di un passaggio fondamentale sia per ulteriori studi futuri che per la ricerca, sia per simulazioni di vario tipo che per la conservazione, consentendoci così di essere al passo con i tempi. Dati che saranno archiviati e conservati dalla Galleria, nell’ottica anche della tutela dell’immagine del David. Questo processo è frutto dell’ottima collaborazione con l’Università di Firenze, nata da tempo, e che ci vedrà assieme per altri progetti. Il David originale rimarrà qui, in questo museo, ma siamo felici di poter mandare a Dubai il suo ‘gemello’ come messaggero di bellezza e simbolo dell’Italia”.