Il Pignoletto diventa DOC "Emilia Romagna" - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 14/01/2021
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Il Pignoletto diventa DOC "Emilia Romagna" - Sprint finale per il riconoscimento della denominazione.

Il Pignoletto si lega definitivamente all’Emilia-Romagna:  l’assemblea dei soci del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, dopo un  lungo dialogo con Regione, Ministero e Commissione Europea, valorizza  così l’appartenenza regionale di uno dei vini più rappresentativi del  territorio.



Pignoletto Emilia Romagna

È il vino che unisce idealmente l’Emilia e la Romagna, con il territorio di produzione e imbottigliamento che si estende da Modena a Forlì, e ora lo diventa anche “nel nome”: il Pignoletto diventerà, a disciplinare approvato, l’unica tipologia della DOC “Emilia Romagna”, grazie alla condivisioni  di obiettivi tra il Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna, Regione  Emilia-Romagna e Ministero delle Politiche Agricole. Un progetto che sancirà la tutela europea di quella che è la seconda denominazione enologica più importante della Regione  dopo il Lambrusco e che, con 14 milioni di bottiglie, rappresenta  un’importantissima fonte di reddito per i viticoltori del territorio.

Dal 2021, quindi, il nome “Pignoletto” si affiancherà, in modo esclusivo, al riferimento geografico dell’Emilia-Romagna –  una protezione comunitaria legata al territorio regionale che  consentirà a questo vino di avere un riconoscimento ancora più  importante sia a livello nazionale che internazionale.

Carlo Piccinini - Presidente del Consorzio Pignoletto Emilia Romagna

 “Con il voto assembleare di oggi si definisce un percorso intrapreso  da tempo con gli Enti preposti, che legittima e riconosce il vino che  unisce l’Emilia alla Romagna, mantenendo inalterato il territorio, come  oggi, a tutela dei suoi produttori. Il Pignoletto rappresenta il vino  che negli ultimi anni ha registrato i trend più importanti di crescita a  livello nazionale e che al momento, nonostante la pandemia, ha fatto  registrare una crescita del 10% nelle vendite in GDO nel primo semestre”  sottolinea Carlo Piccinini, Presidente del Consorzio Pignoletto Emilia-Romagna.


Giacomo Savoini - Direttore dei Consorzi di Tutela del Pignoletto

Con questa proposta, all’apice della piramide qualitativa troveremo  la DOCG “Colli Bolognesi Pignoletto”, una denominazione che include un  territorio collinare molto ristretto posto a sud di Bologna, mentre la  DOC “Pignoletto” diventerà DOC “Emilia-Romagna” e sarà riservata  esclusivamente alla tipologia Pignoletto” commenta Giacomo Savorini, Direttore dei Consorzi che oggi tutelano il vino Pignoletto, ossia Consorzio Pignoletto Emilia Romagna e Consorzio Vini Colli Bolognesi -. Il  territorio di produzione ed imbottigliamento rimarrà lo stesso, ma in  questo modo riusciremo a comunicare ancora meglio la differenza dei  territori tra DOCG e DOC mantenendo ed evidenziando le caratteristiche  di ciascuna realtà, in modo da valorizzare i pregi dell’una e dell’altra”.


Vinitaly

“Siamo contenti che la sinergia tra il Consorzio Pignoletto  Emilia-Romagna ed il Consorzio Vini Colli Bolognesi abbia portato il  Pignoletto ad essere la seconda denominazione dell’Emilia-Romagna - aggiunge Ivan Bortot, Vicepresidente del Consorzio. -  Dobbiamo ora continuare a lavorare perché a tutti i viticoltori sia  riconosciuta la redditività del lavoro che svolgono, dando la stessa  dignità a produttori di collina e di pianura”.

 “Il Pignoletto merita questo riconoscimento, il nome della regione a lui dedicato - conclude Marco Nannetti, Vicepresidente del Consorzio. -  È un’operazione che guarda al futuro, che riconosce alla DOCG  l’eccellenza produttiva e alla DOC Emilia-Romagna il compito di aprire  nuovi mercati. Ringraziamo l’assessorato agricoltura regionale ed il  Ministero per l’impegno e per la disponibilità a mettere in gioco il  nome della Regione per il vino Pignoletto. L’entusiasmo dovrà essere  pari alla serietà che tutti gli attori del progetto dovranno mettere per  far sì che questo prodotto meriti i palcoscenici più importanti  dell’enologia internazionale”.


Vigna del Pignoletto
Dopo il voto assembleare di ieri inizierà l’iter stabilito dalla  normativa. L’auspicio è di veder pubblicata la nuova denominazione e di  poterla etichettare dalla prossima campagna vendemmiale.

05/08/2020
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