Matera da Capitale Europea della cultura nel 2019 al nulla del 2020. Rischia di sprofondare, seguito pandemia Covid-19, nel buio più profondo.
Tutto il settore del turismo in Italia, che equivale al 15% del PIL, è in crisi e per quest'anno bisogna salvare il salvabile.
di Giovanni TavassiAlcune immagini di questi giorni che evidenziano una città fantasma per mancanza di turismo - img©natoconlavaligia
A oltre 70 anni dall'evacuazione Matera si riscatta e da "vergogna d'Italia" diventa dapprima Patrimonio dell'Umanità, annunciato dall'UNESCO nel 1993, il 9 dicembre a Cartagena in Colombia, diventando il sesto sito italiano ad entrare a far parte di questo speciale elenco, il primo dell’Italia meridionale e il primo sito ad essere definito “Paesaggio Culturale”, e dopo questa alta onorificenza, nel 2019 è diventata Capitale Europea della cultura, un motivo di vanto, non solo per i lucani, ma per tutta la nazione italiana.
Nei Sassi di Matera, sono rimaste le tracce delle attività contadine, sono tantissime e affascinanti, ad esempio la raccolta dell’acqua che era un elemento fondamentale per la sopravvivenza delle famiglie, considerando le elevate temperature estive (fino a 45°), si era reso necessario convogliarla in cisterne direttamente all’interno delle grotte.
La forma di tali contenitori era circolare per non permettere il proliferare dei batteri negli angoli, non solo ma venivano inserite delle anguille per mantenere ossigenata l’acqua col costante movimento dei pesci.
Oggi, il paesaggio dei Sassi di Matera lascia letteralmente stupiti, la zona è divisa in 2 quartieri il Caveoso e il Barisano e sono, principalmente, presenti attività turistiche ristoranti e locali tipici.
Una riqualificazione che ha rispettato i luoghi, le tradizioni e le strutture originali delle case.
La Città dei Sassi nel 2019 ha avuto una grande popolarità a livello mondiale con grandi numeri +40% di presenze, oltre 17mila gli studenti coinvolti, circa 1.500 i volontari, oltre 18mila persone che hanno partecipato alle produzioni culturali per i 37 progetti di comunità. Un totale grandissimo di eventi 1228 di cui 410 sono stati organizzati su tutto il territorio regionale.
Tutto questo è stato il 2019, ma una città, sito Unesco, per vivere e specialmente essendo lontana dalle vie di comunicazioni, ha bisogno di un sostegno turistico permanente.
Quello che resta nel 2020 è la popolarità ma ciò che manca è il turismo. Ci hanno inviato alcune immagini, di questi giorni, che testimoniano il deserto che c'è in questa bellissima città della lucania. Senza dubbio la pandemia Covid-19 ha bloccato in casa tutti noi per due mesi e le attività sono state chiuse, ma ad attività aperte e con tutti i controlli e le osservanze da applicare, si farà fatica, come si suol dire, a tirare su la pagnotta e tanti turisti faranno fatica a spostarsi come prima.
Servono fondi straordinari per il settore turismo e come ho anticipato, in Italia, equivale al 15 % del PIL, e se non arrivano aiuti, tante realtà nate in questi anni, non solo a Matera ma in tutta Italia, saranno destinate a chiudere e la stima fatta di 100 milioni di euro di impatto aggiuntivo sul Pil cittadino nei 5 anni successivi al 2019, per effetto delle maggiori presenze turistiche sul territorio, rischia di non trovare riscontro.
Confidiamo nel Governo affinchè possa mettere in atto una serie di interventi che vadano a favore del turismo e delle migliaia di aziende italiane impegnate in questo prezioso settore.
Un pò di storia dei Sassi di Matera
Ma cosa erano i Sassi di Matera? Pensare che i Sassi di Matera poco meno di un secolo fa erano luoghi angusti dove la popolazione viveva.
Come descritto anche "In Cristo si è fermato a Eboli" da Carlo Levi, fu proprio lui a scuotere le coscienze e portò alla luce il problema delle abitazioni tipiche (grotte), scavate nei sassi, dove fino agli anni 60 le famiglie condividevano con gli animali lo spazio vivibile, e utilizzavano gli escrementi per riscaldarsi dalle rigide giornate invernali. Per queste condizioni di estrema precarietà, mancanza igienica, insalubrità e gente ammalata di peste nelle grotte, Matera fu considerata “la vergogna d’Italia” e il presidente De Gasperi, a seguito di una visita, ordinò l’evacuazione di oltre 17.000 persone, facendoli trasferire in palazzi popolari nella parte nuova della città.