Nuovo Archivio Nazionale - Collezione Salce a Treviso - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 14/01/2021
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Nuovo Archivio Nazionale Collezione Salce a Treviso.

Inaugurazione il 4 dicembre, a Treviso, del Museo Nazionale Collezione Salce - 2 sedi per la più importante raccolta Italiana di manifesti storici.




Con l’inaugurazione, il prossimo 4 dicembre degli spazi di Santa  Margherita, il Museo Nazionale Collezione Salce  trova finalmente la sua  veste definitiva.
Di una sede adeguata ad accogliere e presentare quella che è la più importante raccolta italiana di affiches  (forte oggi di quasi 50 mila pezzi), si è cominciato a ragionare nei  lontani anni ’50. Ventilando via via  diverse collocazioni e sedi. Poi,  nel 2011,  la decisione del Ministero per i Beni Culturali di mantenere  la Collezione nella città dove è nata, ovvero a Treviso, riservandole  due edifici di proprietà demaniale, all’epoca in stato di abbandono: la  chiesa medievale di Santa Margherita, al di là del fiume Sile, e il  centralissimo edificio  attiguo alla chiesa di San Gaetano, in via Carlo  Alberto. Destinando il primo dei due spazi a sede fisica della  Collezione, ai laboratori di restauro ma anche a sede espositiva,  vocazione quest’ultima che ha da subito  improntato la seconda delle  sedi, quella al San Gaetano.
Il recupero dei due edifici (compresa la  Chiesa di San Gaetano), il loro adeguamento alla nuova funzione, la  creazione del caveau tecnologico dove sono conservati i 50 mila  manifesti, l’allestimento, la sistemazione degli spazi esterni ecc. ha  richiesto un investimento complessivo vicino ai 7 milioni di euro,  finanziato dal Mibact, con un contributo della Regione del Veneto. I  lavori, su entrambi gli edifici, sono stati progettati e diretti dai  tecnici della Direzione Regionale Musei  Veneto del Ministero per i Beni  e le Attività Culturali e per il Turismo.
La prima ad essere aperta  al pubblico è stata la sede del San Gaetano,  inaugurata il 27 maggio  2017, in ambienti affacciati sul sagrato della omonima chiesa di origine  templare, non lontana dal complesso conventuale di Santa Caterina, oggi  Museo Civico. Questa sezione del Museo Nazionale  Collezione Salce si  articola su quattro piani che ospitano spazi di servizio – accoglienza, bookshop, infopoint,  ....– e superfici espositive appositamente ideate per i materiali  grafici. Qui l’offerta museale non ha configurazione permanente: per  scelta scientifica e per ragioni conservative, i materiali della  Collezione Salce sono esposti a rotazione nell’ambito di mostre  temporanee a carattere monografico o tematico.
Col Museo è anche  possibile visitare la chiesa di San Gaetano, edificio dei Cavalieri  Templari ricco di storia e di opere d’arte, fra le quali l’organo  settecentesco di Gaetano Callido, uno degli strumenti più preziosi  presenti nel Veneto.

A questa prima sede, a questo “apripista  del nuovo Museo Nazionale, si aggiungerà dal prossimo 5 dicembre la  seconda sede, quella accolta dall’antica chiesa di Santa Margherita  
Qui,  i grandi spazi del duecentesco tempio (la navata è lunga 42 metri e  larga internamente 14,25, la lunghezza totale dell'edificio, compresa la  zona absidale, è invece 48,96 metri) sono diventati la vera “casa”  della Collezione Salce.
L'interno dell’edificio è ad aula unica,  molto allungata, chiusa da tre cappelle absidali a terminazione  rettilinea. L'altezza della navata è quasi uguale alla sua larghezza
Questo  è il luogo dove, in condizioni di assoluta sicurezza ambientale,  vengono oggi conservati i quasi 50 mila manifesti raccolti e donati allo  Stato da Nando Salce o provenienti da   successive acquisizioni.
Idealmente questo immenso patrimonio di grafica restituisce a Santa Margherita il suo antico ruolo di scrigno d’arte.
La  chiesa, infatti, era ricchissima di affreschi.  Tra i suoi tesori, il  ciclo trecentesco delle Storie di Sant'Orsola, tra le opere maggiori di  Tomaso da Modena, ciclo riscoperto nel 1882-83 dall'abate Luigi Bailo in  una cappella, mentre la chiesa era già sconsacrata e in fase di pieno  decadimento. Quegli affreschi, staccati dall’Abate Bailo, sono tra i  tesori del Museo Civico di Santa Caterina. Nel nuovo allestimento, gli  affreschi rivivranno virtualmente grazie ad una loro proiezione sugli  spazi dove erano prima dello stacco.
Il nuovo Museo utilizza in modo  ampio le nuove tecnologie, sia per far entrare il visitatore nel tema  della creazione dei manifesti, sia per illustrarli anche ai non vedenti.  Sia, e soprattutto, per rendere facile agli studiosi esaminare ogni  singolo manifesto della Collezione. Un sistema computerizzato vi  “consegnerà” il manifesto che sarete autorizzati ad esaminare, che sarà  “attinto” da uno dei  grandi contenitori blindati dove i materiali sono  conservati, al buio e in ambiente climaticamente controllato. Questo  blindatissimo sancta sanctorum  tecnologico è collocato  all’interno di un parallelepipedo  in cemento armato, a difesa da ogni  possibilità di furto, terremoto ed   incendio, posto al centro della  chiesa. Sopra ed intorno ad  esso, è stato ricavato un ampio spazio per  esposizioni temporanee, spazio che consente al visitatore di ammirare la  perfetta armonia architettonica dell’antico edificio.
Quale mostra  inaugurale, è stata scelta una grande monografica su Renato Casaro,  l’ultimo dei grandi cartellonisti del cinema, mostra (curata da Roberto  Festi, Eugenio Manzato con Maurizio Baroni) che si svilupperà, oltre che  in questa sede, anche al complesso del  San Gaetano e al Museo Civico  di Santa Caterina.
All’esterno è stato parzialmente rimesso in sito  l’antico chiostro e sono stati ridisegnati gli spazi per consentire  almeno un’idea di come doveva essere questo luogo sacro ai bordi del  fiume. Qui, nel chiostro,  il 29 aprile 1364 venne sepolto Pietro  Alighieri, il cui monumento funebre venne rimosso in epoca napoleonica.  Quando, a seguito della soppressione degli ordini monastici  decretata  nel 1810, anche  il complesso di Santa Margherita divenne di proprietà  pubblica, avviandosi così ad un completo abbandono. E oggi ad una  resurrezione. Grazie alla Collezione Salce.

08/10/2020
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