Dai "Tre Bicchieri" Gambero Rosso ai riconoscimenti in Italia e all'estero per le cantine del Consorzio Vini Colli Bolognesi.
Tutti i premi di un territorio che cresce nel nome del pignoletto, ma non solo.
Una realtà dinamica e in crescita, quella dei Colli Bolognesi, con vini di qualità certificata anche dai numerosi riconoscimenti ottenuti negli ultimi giorni da molte cantine del Consorzio Vini Colli Bolognesi, la realtà che riunisce e rappresenta la quasi totalità dei produttori del territorio. Tra i premi più prestigiosi ci sono senza dubbio i “Tre Bicchieri” assegnati dalla Guida Vini d’Italia Gambero Rosso 2021 al Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante DOCG 2019 di Floriano Cinti,
uno dei produttori storici del Consorzio: si tratta di uno dei massimi
riconoscimenti a livello nazionale, e l’assegnazione a un Pignoletto
frizzante testimonia il lavoro costante di miglioramento sulle
potenzialità di quello che è senz’altro il vino simbolo del territorio.
Cinti è alla guida dell’omonima azienda di Sasso Marconi dagli Anni
Novanta: la storia del podere inizia però a fine anni ’70, con il
rilevamento da parte di un gruppo di amici del podere Isola e la
costituzione di una sorta di “comune” agricola. Sarà anche lui presente
alla premiazione a Roma, assieme agli altri vini emiliano-romagnoli
insigniti dei “Tre Bicchieri”, il prossimo 16 ottobre.
Non solo Gambero Rosso, e non solo Pignoletto: la Slow Wine Guide 2021 ha assegnato ai prodotti dei Colli Bolognesi numerosi premi. Manaresi agricoltura e vini di Zola Predosa ottiene il “Top Wine – Vino Quotidiano” (vino che ha raggiunto l’eccellenza durante le degustazioni, con prezzo fino a 12€ in enoteca) per il suo Colli Bolognesi Pignoletto Classico DOCG 2018, e l’azienda conquista il simbolo “Moneta”, assegnato alle cantine che esprimono un ottimo rapporto qualità-prezzo per tutte le bottiglie presentate nelle degustazioni. “Top Wine – Vino Quotidiano” anche per il Colli Bolognesi Pignoletto Superiore DOCG di Fedrizzi (Castello di Serravalle), mentre nella categoria “Top Wine – Vino Slow” rientrano il “Saramat” 2019 Barbera Emilia IGT dell’azienda biodinamica Al di là del fiume di Marzabotto, e “Il Venti”, Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante DOCG di Lodi Corazza (Zola Predosa).
Altri riconoscimenti dentro e fuori i confini italiani: a Tenuta Santa Cecilia Vigneti della Croara di San Lazzaro il Premio di Legambiente per i migliori vini italiani prodotti all’interno di parchi naturali e aree protette, per il “Viburno”, Colli Bolognesi Barbera DOC. Un’altra Barbera, vitigno storico del territorio, “Il Gherardo”, Colli Bolognesi Barbera DOC 2016 di Tenuta La Riva, si aggiudica la Gold Medal al Merano Wine Festival 2020. Allo Spumante Brut “Gaudium” di Oro di Diamanti di Susanna Diamanti (Zola Predosa) infine la Gold Medal del concorso internazionale Gilbert&Gaillard, a dimostrazione di come anche i prodotti di questo territorio possano gareggiare con i più blasonati cugini d’oltralpe.
“Dobbiamo continuare così, seguendo quel percorso virtuoso di miglioramento iniziato già da qualche anno – dice Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi. - I consumatori e la ristorazione stanno rispondendo ed oggi, come mai era accaduto prima in maniera così importante, anche le Guide. Ovviamente ci sono ampi margini di miglioramento, ma il Pignoletto è ormai una realtà consolidata e su Bologna dobbiamo continuare ad investire conquistando quel mercato che sempre più sta apprezzando i vini dei suoi colli e del suo territorio.”
Non solo Gambero Rosso, e non solo Pignoletto: la Slow Wine Guide 2021 ha assegnato ai prodotti dei Colli Bolognesi numerosi premi. Manaresi agricoltura e vini di Zola Predosa ottiene il “Top Wine – Vino Quotidiano” (vino che ha raggiunto l’eccellenza durante le degustazioni, con prezzo fino a 12€ in enoteca) per il suo Colli Bolognesi Pignoletto Classico DOCG 2018, e l’azienda conquista il simbolo “Moneta”, assegnato alle cantine che esprimono un ottimo rapporto qualità-prezzo per tutte le bottiglie presentate nelle degustazioni. “Top Wine – Vino Quotidiano” anche per il Colli Bolognesi Pignoletto Superiore DOCG di Fedrizzi (Castello di Serravalle), mentre nella categoria “Top Wine – Vino Slow” rientrano il “Saramat” 2019 Barbera Emilia IGT dell’azienda biodinamica Al di là del fiume di Marzabotto, e “Il Venti”, Colli Bolognesi Pignoletto Frizzante DOCG di Lodi Corazza (Zola Predosa).
Altri riconoscimenti dentro e fuori i confini italiani: a Tenuta Santa Cecilia Vigneti della Croara di San Lazzaro il Premio di Legambiente per i migliori vini italiani prodotti all’interno di parchi naturali e aree protette, per il “Viburno”, Colli Bolognesi Barbera DOC. Un’altra Barbera, vitigno storico del territorio, “Il Gherardo”, Colli Bolognesi Barbera DOC 2016 di Tenuta La Riva, si aggiudica la Gold Medal al Merano Wine Festival 2020. Allo Spumante Brut “Gaudium” di Oro di Diamanti di Susanna Diamanti (Zola Predosa) infine la Gold Medal del concorso internazionale Gilbert&Gaillard, a dimostrazione di come anche i prodotti di questo territorio possano gareggiare con i più blasonati cugini d’oltralpe.
“Dobbiamo continuare così, seguendo quel percorso virtuoso di miglioramento iniziato già da qualche anno – dice Giacomo Savorini, Direttore del Consorzio Vini Colli Bolognesi. - I consumatori e la ristorazione stanno rispondendo ed oggi, come mai era accaduto prima in maniera così importante, anche le Guide. Ovviamente ci sono ampi margini di miglioramento, ma il Pignoletto è ormai una realtà consolidata e su Bologna dobbiamo continuare ad investire conquistando quel mercato che sempre più sta apprezzando i vini dei suoi colli e del suo territorio.”