Vinitaly da aprile slitta a giugno.
La 54esima edizione del Salone internazionale di riferimento dei vini e distillati si svolgerà dal 14 al 17 giugno. Anteprima di Opera Wine il 13 giugno.
di Tiziano Argazzi
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Anche Vinitaly si piega al Coronavirus. Le restrizioni, da e verso l’Italia, decise da molti Governi stranieri, in ragione dei contagi che stanno interessando oltre 60 Paesi nel mondo, ha portato il Consiglio di amministrazione di Verona Fiere a spostare in avanti di due mesi la 54esima edizione del Salone internazionale di riferimento dei vini e distillati. Le nuove date sono dal 14 al 17 giugno 2020.
Fino a pochi giorni la Società fieristica scaligera aveva confermato le date (inizialmente fissate dal 19 al 22 aprile), anche per mandare un segnale forte all’intero sistema produttivo. Però oggi con il rischio concreto di mettere in cantiere un’edizione “sotto tono” disertata da tantissimi buyer internazionali, in particolare nordamericani ed asiatici, è arrivata la sofferta decisione del rinvio, concordata con Sindaco di Verona, Presidenza della Regione Veneto ed Associazioni di categoria che hanno accolto con favore lo slittamento.
“In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale – ha evidenziato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere in chiusura del Consiglio di amministrazione dell’Ente fiersitico, riunitosi oggi - ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood dal 14 al 17 giugno 2020, ovvero nel periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”. “Vinitaly, insieme ad OperaWine – ha proseguito il manager – si svolgerà quindi in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”.
La decisione è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.
Fra le tante valutazioni positive di queste ultime si riporta quella di Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi per il quale “la decisione assunta da Veronafiere sul Salone internazionale di riferimento dei vini e distillati e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.
“Lo spostamento a giugno di Vinitaly e di altre importanti manifestazioni internazionali nelle città di Milano e Bologna – spiega Maurizio Danese, presidente di Veronafiere – è un segnale che il made in Italy scommette su una pronta ripresa economica nei settori chiave del sistema-Paese. Auspichiamo quindi che il nuovo calendario fieristico nazionale possa generare una rinnovata fiducia ed essere strumento con cui capitalizzare la ripartenza del nostro Paese”.
Veronafiere attiverà una task force per assistere i propri clienti in ogni ambito necessario alla riorganizzazione delle manifestazioni posticipate e in stretta collaborazione con le associazioni di riferimento predisporrà tutte le azioni di incoming necessarie a garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati. Sulle nuove date, inoltre, Confcommercio Verona e Cooperativa Albergatori veronesi hanno espresso massima disponibilità per favorire lo spostamento delle prenotazioni.
Nel 2021 Vinitaly sarà in calendario nelle sue date consuete (18-21 aprile); date che sono frutto dell’accordo con l’Union dei Grandi Cru di Bordeaux (UCGB) col quale dal 2013 c’è un accordo nato per incontrare le esigenze dei protagonisti del mondo del vino, buyer e stampa internazionale in particolare.