Sigep il meglio del Made in Italy alimentare.Di Dorina Cocca
Sigep in origine era “solo” il Salone internazionale gelateria e pasticceria, oggi ha allargato l’offerta anche ad altri settori quali la panificazione ed il caffè tanto da diventare il Salone dedicato agli operatori professionali di tutto il mondo della gelateria, pasticceria artigianale, panificazione e caffè.
La manifestazione giunta ormai alla sua 38° edizione, ieri 21 gennaio ha aperto i battenti e le papille gustative di tutti coloro che hanno partecipato e continueranno a farlo fino al 25 gennaio.
Sigep, nata come si è detto per supportare l’attività artigianale dei gelatieri e dei pasticceri italiani, non è infatti più solo dedicata al gelato che comunque rimane l’indiscusso protagonista dal momento che il suo consumo avviene in ogni stagione.
Nei 118.000 mq espositivi, che racchiudono il più dolce hub del mondo, le anticipazioni, le tendenze e le innovazioni delle 4 filiere attendono di essere scoperte dalle migliaia di persone che visiteranno Rimini Fiera, manifestazione organizzata dalla società Italian Exhibition Group che deve la sua recente nascita alla integrazione tra le società fieristiche di Rimini e Vicenza.
Unitamente alla vasta area espositiva i visitatori potranno trovare un ricco programma di eventi che consistono in concorsi internazionali, dimostrazioni tecniche, corsi e seminari di aggiornamento e convegni.
In rassegna tutte le novità sulle materie prime e ingredienti, impianti, attrezzature e arredamenti.
Questo, e anche di più, è il Sigep di Rimini che mette in comunicazione aziende, operatori, i media e le associazioni di categoria per proseguire nella tradizione di difesa del Made in Italy alimentare.
Il Salone riminese oltre a radunare le più importanti aziende del settore dolciario artigianale, è un’ esperienzae una vetrina unica per sperimentare realmente non solo il Made in Italy alimentare, ma anche l’inconfondibile stile italiano presente con la più esclusiva rassegna internazionale per la decorazione e il confezionamento che sono il naturale completamento dell’intera filiera del dolciario e panificazione artigianali proposta.
Interessante anche la sezione dedicata alla filiera del caffè con una grande esposizione dei più prestigiosi marchi del Belpaese e la degustazione della bevanda consumata privilegia l’espresso che rimane al centro dei gusti degli italiani. Oggi è però sempre più richiesto, accanto al caffè, anche il Ginseng, consumato nei paesi del Sol Levante.
Il suo sapore intenso racchiuso nelle note aromatiche della calda bevanda è sempre più apprezzato per le sue proprietà energizzanti e anti-stress.
La parte del Salone dedicata alla panificazione e all’intero comparto dell’arte bianca, quest’anno raddoppia grazie ad A. B. Tech Expo, la fiera dedicata alla tecnologia e ai prodotti per la panificazione, pasticceria e dolciario.
Naturalmente al Sigep vengono rispettate anche le esigenze di chi ha scelto la filosofia “vegan” e le soluzioni per accontentare anche tale clientela si sono moltiplicate nei gusti classici e originali del gelato e nelle leccornie di pasticceria.
Manifestazione bene organizzata dove l’imbarazzo è rappresentato da quale azienda visitare e conoscere per poter meglio trasmettere l’esperienza SIGEP nella consapevolezza che i giorni a disposizione sono davvero pochi. Per offrire ai lettori uno “spaccato” di questa 38esime edizione abbiano sentito i rappresentanti di alcune delle tantissime aziende presenti in Fiera.
Iniziamo da Nunzio Caudillo dell’azienda Antonino Caudillo che prosegue l’attività, iniziata dagli anni '50 dalla sua famiglia, della lavorazione e del commercio del pistacchio di Bronte, cittadina ai piedi dell’Etna, i cui terreni vulcanici conferiscono ai frutti l'originalità del gusto dolce e intenso con il caratteristico colore verde brillante.
I tanti anni di esperienza dell’azienda Caudullo e la scrupolosa selezione delle materie prime sono finalizzate da sempre ad offrire, sia al mercato nazionale che estero, un prodotto eccellente da gustare sia nelle preparazioni dolci chenelle pietanza salate.
Un’esperienza sensoriale l’hanno offerta i fratelli chef Christian e Manuel Costardi (Cinzia, il loro ristorante a Vercelli ha conquistato la prima stella Michelin) che hanno cucinato in “diretta” un piatto di riso insaporito con “Alteco Premium Blend” una pregiata miscela preparata da Lavazza con le migliori arabiche di montagna e di robuste selezionate coltivate in aree incontaminate.
I due chef (Christian è l’esperto del salato e l’altro dei dolci) sono due personalità diverse che si fondono per ricercare nuovi sapori accattivanti che stupiscono per l’ardire degli accostamenti, senza perdere la genuinità degli ingredienti.
Il risotto da loro preparato (il riso ovviamente un Carnaroli) al gusto di caffè con un piacevole gusto di limone, ha trasmesso ai presenti (tutti giornalisti dell’Arga Emilia Romagna), la passione che quotidianamente mettono nel loro lavoro cercando un punto di equilibrio tra tradizione e creatività che rende possibile accontentare anche i clienti più esigenti.
Il caffè dunque sempre presente nel corso delle nostre giornate lo ritroviamo anche a tavola con ricette molto gustose.
Altra tappa allo stand del Caffè Moreno, che da 50 e passa anni propone il vero caffè napoletano.
Ogni giorno nello stabilimento alle porte di Napoli si selezionano e si tostano i migliori grani di caffè.
Confezionati al momento per mantenere tutte le proprietà organolettiche, raggiungono i bar, le case e gli uffici di 60 nazioni, portando nel mondo la cultura napoletana e italiana del caffè.
Claudio Percuoco, uno dei responsabili dell’azienda, spiega come, dagli altipiani del Brasile e del Centro America, alle coste dell’Africa, dalle foreste tropicali alle piccole coltivazioni locali, vanno in giro per il mondo a selezionare il caffè da trasformare in un vero, intenso e profumato espresso italiano.
Solo i chicchi migliori sapientemente miscelati dagli “esperti del gusto” dell’azienda diventano Caffè Moreno.
Poi la successiva tostatura perfetta e da ultimo il confezionamento ad arte racchiudono tutto l’aroma e la straordinaria bontà raggiunti con la precedente lavorazione.
L’azienda vicentina Bravo leader nella produzione di macchine per gelato, cioccolato e pasticceria ha poi festeggiato i suoi 50 anni di attività con una serie di iniziative e di show cooking.
Il primo ha visto all’opera Ernst Knam, gran pasticcere e maître chocolatier, che ha proposto “Cioccolato ed oltre”.
A Sigep anche il debutto nel mercato della nuova linea di macchine in edizione limitata 50th Anniversary con la plancia dorata.
“Bravo – dice Simone Belloni area manager della società - in 50 anni di attività ha fatto la storia delle macchine per il mondo del dolce: da Trittico, la prima macchina multifunzione per gelateria, pasticceria, cioccolateria, fino ad arrivare a cinque filiali sparse nel mondo: Bravo France con sede a Parigi, Bravo Asia con sede a Singapore, Bravo North America con sede a Charlotte, Bravo Deutschland, con sede a Monaco di Baviera, Bravo Middle East con sede a Dubai.
A Sigep presenta cinque giorni di appuntamenti per svelare le anteprime del mondo della pasticceria e della cucina.
Altra tappa Molino sul Clitunno S.p.A., azienda umbra di Trevi (PG), che ci hapresentato “il pane di una volta”, fatto con la nuova farina “Ottocento” un prodotto altamente proteico, ricco di fibre, antiossidanti e vitamine e lavorato con lievito naturale e una lunga lievitazione.
L’assaggio che ne è seguito non ha potuto che confermare la bontà e la squisitezza del pane appena sfornato che del “pane di una volta” conserva solo l’aspetto mentre il gusto è quanto di più moderno ed entusiasmante ci si possa aspettare.
La produzione è stata illustrata da Massimo Mazzarini che ha sottolineato che per un’ottima riuscita di pane, pizza e dolci, Molino sul Clitunno propone farine personalizzate dagli elevati valori nutrizionali. Inoltre le farine macinate dall’azienda provengono da grani accuratamente selezionati.
Luciano Fabi ha poi precisato che nulla viene lasciato al caso:durante tutte le fasi della produzione non ci si avvale mai di additivi o conservanti chimici e che i controlli qualità sulla intera produzione, fin dai campi dove si coltiva la materia prima, sono continui ed accurati.
Tutto è sotto controllo a partire dall’acquisto delle materie prime per passare poi ai processi di lavorazione e terminando con lo stoccaggio.
La conferma che niente è lasciato al caso è la certificazione di conformità e qualità delle farine ottenute.
La visita al Sigep si conclude nel migliore dei modi con l’assaggio della pizza, uno dei piatti più famosi e apprezzati al mondo, cotta nel forno elettrico progettato dall’azienda napoletana IZZO, un forno che rispetta l’ambiente perché non emette scorie ed è capace di cuocere una pizza in meno di un minuto alla elevata temperatura di 440°C.
Pizza dunque preparata nel rispetto della tradizione ma cotta con l’aiuto dell’innovazione tecnologica che facilita il lavoro estenuante dei pizzaioli.
Sigep infine sembra suggerire che per vivere bene non basta semplicemente mangiare ma coccolarsi anche con golosità create da mani esperti e perché no, anche sapienti che hanno scelto ottime materie prime per ingolosire anche i palati più raffinati.
Le interviste video sono di Tiziano Argazzi e Dorina Cocca. La parte tecnica di Giovanni Tavassi