La magia di Napoli durante le festività natalizie - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 21/01/2019
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A Napoli, già dal mese di ottobre si respira aria di festività - La città partenopea, nel 2017 ha avuto un incremento di oltre il 90% di turismo e si posiziona al secondo posto nella classifica nazionale delle città d'arte. Di Giovanni Tavassi


   


In questi giorni siamo stati a Napoli, città partenopea  che dà un'offerta a 360° ai visitatori, per quanto riguarda monumenti, panorami,  musei, arte, cultura, musica, folclore, gastronomia e shopping.
Per rendersi ben conto del centro storico di Napoli  che ha tre assi longitudinali chiamati decumani e orientati  in direzione Est-Ovest, intersecati dagli assi perpendicolari chiamati cardi e orientati in direzione Nord -Sud (schema ippodameo), bisogna andare nella parte alta, a San Martino, e da quell'altezza si possono ammirare le meraviglie simmetriche dei decumani e dei cardi.
Le vie Sapienza, Pisanelli, Anticaglia sono le vie principali dei decumani superiori; la vie principali del decumano maggiore (via Tribunali); decumani inferiori di cui alcune vie (B. Croce, S. Biagio dei librai, ecc).    
Spaccanapoli  è parte del  Decumano Inferiore ed è una delle strade più famose, amate e rinomate del centro storico napoletano. Divide nettamente la città in direzione Nord- Sud e per questo che prende il nome omonimo. Il Decumano inferiore inizia da via Pasquale Scura, sui Quartieri Spagnoli, e prosegue per via Benedetto Croce, via San Biagio dei Librai e termina a Forcella.


   
Percorrendo la Spaccanapoli
Partenza dal rione Pignasecca dei quartieri spagnoli, per dare uno sguardo alla parte folcloristica dei mercati rionali del pesce e della frutta, per mangiare una buona pizza all'antica pizzeria  "Al 22", un pò di trippa "'o pere, 'o musso e centopelle" delle famose tripperie Fiorenzano e Le Zandraglie, servita nel vassoio con limone e sale.
Seguendo sempre per Spaccanapoli, si arriva a Piazza del Gesù dove troviamo la Chiesa del Gesù Nuovo o della Trinità e La Basilica di Santa Chiara con il suo chiostro maiolicato.
Proseguiamo lungo il decumano dove a destra e sinistra troviamo le attività artigianali, che sono prettamente prese d'assalto dai turisti. Sul percorso segnaliamo un'altra pizzeria storica "Lombardi".
Arriviamo in Piazza San Domenico Maggiore dove c'è la maestosa basilica omonima e a due passi, La Cappella San Severo che custodisce al suo interno una delle opere più visitate al mondo "Il Cristo velato", scultura in marmo dell'artista Giuseppe Sanmartino. Sempre a due passi dalla piazza San Domenico Maggiore, troviamo la chiesa di Sant'Angelo al Nilo che custodisce l'unica opera d'arte di Donatello a Napoli, si tratta di un bassorilievo "Sepolcro del cardinale Rainaldo Brancaccio" che il maestro scolpì insieme a Michelozzo nel 1400.
Si prosegue tra bancarelle con gadget, punti di ristoro, presepi, artisti di strada e una miscellanea di profumi che arrivano da pizzerie, pasticcerie, tante botteghe del food, e si fondono con quelli degli incensi venduti sulle bancarelle e che rendono Spaccanapoli "unica". Tra le tante banncarelle c'è anche quella di un ragazzo che si è ingegnato di vendere dei vasetti, confezionati e antisfiga, con l'aria di Napoli.



Giunti a San Gregorio Armeno (conosciuta come la via dei presepi) la risaliamo per vedere tutti i prodotti dell'arte presepiale napoletana conosciuta in tutto il mondo, a metà via troviamo la Chiesa, barocca, di Santa Patrizia. Alla fine della salita siamo davanti a tre siti di interesse: la Napoli Sotterranea  (era la ex conduttura delle acque napoletane) e la Napoli sotterrata  (dove si vedono le diverse stratificazioni della città partenopea e La Chiesa delle Anime del Purgatorio (con una storia affascinante che merita di essere ascoltata). Di fronte alla Napoli sotterranea si può gustare il babà gigante e nell'angolo con San Gregorio Armeno, un ottimo caffè al bar. A pochissima distanza troviamo anche la famosa pizzeria Sorbillo.
Percorrendo il decumano superiore,  via Tribunali, si arriva a Via Duomo per visitare il Duomo ed il Tesoro di San Gennaro e a pochi decine di metri troviamo il museo del Pio Monte della Misericordia, dove tra le tante opere in mostra spicca il capolavoro di Michelangelo Merisi detto il Caravaggio, un opera sulla misericordia  realizzata in due tempi, davanti all'opera si trovano delle sedute perchè spesso gli amanti dell'arte, prendono posto ed ammirano l'opera per molto tempo, ed in qualche caso ci sono state persone che si sono fatte trasportare dalla sindrome di Stendhal.  Percorrendo l'ultimo tratto fino ad arrivare ai tribunali, ci troviamo a poca distanza da Porta Capuana una delle imponenti porte della città. Scendendo verso destra per andare verso il Corso Umberto I, più comunemente detto il rettifilo essendo una via diritta per alcuni chilometri, incontriamo a destra l'antica pizzeria "De Figliole" dove mangiare la pizza fritta napoletana con un ripieno da capogiro. Scendendo ancora, subito dopo la piazza che interseca una delle vie più nominate di Napoli "Forcella" che una volta era la via di smercio delle sigarette di contrabbando, troviamo a sinistra l'Antica pizzeria Trianon e subito dopo a destra l'antica pizzeria Michele. Quasi sempre da Michele c'è la coda da fare per mangiare la sua pizza.  
A poche centinaia di metri ci troviamo alla Ferrovia, una piazza enorme dove per decenni è stata interessata da lavori per la nuova metropolitana ed il restyling delle strutture delle ferrovie. Nel Vico Ferrovia dal n. 1 al n. 4 troviamo la famosa pasticceria Attanasio, dove mangiare le sfogliatelle calde e gustare tutti gli altri dolci della tradizione napoletana.
Ci auguriamo di avervi dato alcuni suggerimenti importanti per visitare la città partenopea che nel periodo natalizio ha un tocco di magia è merita di essere visitata.


Le immagini di Valentina e Alice
17/12/2018
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