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Longobardi un popolo che cambia la storia - dopo il successo dell'esposizione a Pavia, la mostra dal 21 dicembre 2017 rimane fino al 25 marzo 2018 al Museo Archeologico Nazionale di Napoli.
Il popolo longobardo era di popolazione germanica e fu protagonista tra il II e il VI secolo con una lunga migrazione che lo portò dal basso corso dell'Elba fino all'Italia.
Pavia e Napoli hanno voluto assieme organizzare questa bellissima mostra dedicata ad un grande popolo i Longobardi. Pavia perchè ne era la capitale all'epoca e Napoli perchè ne venne a contatto.
La mostra "Longobardi un popolo che cambia la storia" è al secondo piano del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, 800 mq. espositivi con 300 reperti di grande qualità provenienti da diverse collezioni pubbliche italiane.
La Mostra a Pavia nel Castello Visconteo ha registrato 63 mila visitatori, a Napoli dall'inaugurazione del
21 dicembre si è registrata già una grande presenza di visitatori che avranno il modo di ammirare la mostra fino al 25 marzo 2018.
Un percorso di un popolo che migrò verso l'italia che si inserì nel tessuto sociale grazie all'emanazione di leggi scritte in latino (Editto di Rotari, 643), alla conversione al cattolicesimo (fine VII secolo) e allo sviluppo, anche artistico, di rapporti sempre più stretti con le altre componenti socio-politiche della Penisola (bizantine e romane).
L'egemonia dei longobardi al Nord fu fermata, nel 774, dall'opposizione del papato ad opera di Carlo Magno e le sue vittorie che posero fine al regno Longobardo del Nord con capitale a Pavia.
I Longobardi continuarono a sopravvivere con il ducato di Benevento elevato da Arechi nel 774 al rango di principato, occuparono tutta l'Italia meridionale fino alla Calabria, e la loro presenza si protrasse fino alla metà dell'XI secolo.
Napoli fu fedele a Bisanzio e non fu mai longobarda anzi entrò in contatto con questo popolo per respingere i loro attacchi che partivano da Benevento.