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Continua la mostra "Courbet e la natura" di Jean Désiré Gustave Courbet - Le sue opere fino al 6 gennaio 2019 sono esposte nelle bellissime sale del Palazzo dei Diamanti a Ferrara. Di Giovanni Tavassi
Jean Désiré Gustave Courbet nel 2019 si festeggeranno i 200 anni dalla nascita di questo straordinario artista francese dell'800.
L'ultima rassegna a lui dedicata, in Italia, si svolse più o meno una cinquantina di anni fa.
La Mostra Courbet e la natura è stata curata da Dominique de Font-Réaulx, Barbara Guidi, Maria Luisa Pacelli, Isolde Pludermacher e Vincent Pomarède con l' organizzazione della Fondazione Ferrara Arte e dalle Gallerie d’Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara, che ci hanno abituati ad un altissimo livello di mostre d'arte sul territorio Ferrarese, nello specifico a Palazzo dei Diamanti.
Palazzo dei Diamanti rende omaggio a questo straordinario maestro dell'800 con un’importante retrospettiva che racconta la carriera di un grande maestro francese che ha prodotto moltissime opere di paesaggi dove ha impresso su tela il suo amore e rapporto verso la natura.
Chi è Courbet?
Uno dei più grandi dell'ottocento, provocatore, paesaggista, esponente del movimento realista e rivoluzionario per i suoi tempi.
Courbet maestro francese nato il 29 giugno 1819 a Ornans della Borgogna-Franca Contea è conosciuto in tutto il mondo per le sue opere figurative, paesaggi terreni e marini, e donne.
E' stato un personaggio molto impegnato anche in campo sociale ed ha combattuto per difendere le condizioni di vita e lavorative dei contadini, e dei poveri.
Vogliamo ricordare alcune parole di Gustave Courbet
"Ho cinquant'anni ed ho sempre vissuto libero; lasciatemi finire libero la mia vita; quando sarò morto voglio che questo si dica di me: Non ha fatto parte di alcuna scuola, di alcuna chiesa, di alcuna istituzione, di alcuna accademia e men che meno di alcun sistema: l'unica cosa a cui è appartenuto è stata la libertà".
Personaggio molto autoritario (come si sul dire senza peli sulla lingua) si esprimeva in modo diretto su tela e fu più volte criticato dagli ambienti del settore artistico e non, per alcuni dipinti fra cui: "Gli Spaccapietre" e il "Funerale di Ornans", quest'ultimo perchè considerato volgare e grossolano nell'insieme e nella bruttezza dei personaggi.
L'opera che lo portò sulla via del successo artistico ed espressione realistica, è "Signorine in riva alla Senna" (anno 1857 - olio su tela, 174 x 200 cm, in esposizione al Musée de Petit Palais).
Le opere, all'epoca, giudicate dello scandalo