Weekend fra Velletri e Nemi per conoscere la storia, le bellezze naturali e la gastronomia di questi due territori italiani.Di Giovanni Tavassi
Dall'autostrada A1 uscita di Valmontone e proseguiamo per Velletri, la terra che una volta fu dei Volsci (popolo di origini indoeuropee delle genti osco-umbre), l'etimologia della parola deriva da Velitrae in latino, Velester in lingua volsca. La cittadina si trova a 42 Km. da Roma, un centro storico, con passati di comune libero che sorge sulla parte meridionale dei Colli Albani nell'area dei Castelli Romani.
Nel Medioevo Velletri è stato uno dei pochi comuni laziali e di tutto il centro Italia a conservare la propria vita cittadina.
Oggi il Comune di Velletri con poco più di 50.000 abitanti, è uno dei comuni più importanti della provincia e con le sue due zone di pregio naturalistico, Monte Artemisio e Vivaro, fa parte dell'area tutelata del Parco dei Castelli Romani.
Le cose da vedere sono:
Cattedrale di San Clemente
Una delle più importanti tra le diocesi intorno a Roma, che ha dato alla chiesa diversi papi, ultimo di questi Benedetto XVI, che a Velletri ricoprì per anni il ruolo di cardinale-vescovo. La Cattedrale è stata eretta nel V secolo in onore di Clemente I, quarto papa della Chiesa cattolica, ma nel corso dei secoli ha subito diversi interventi architettonici. L'immagine sacra conservata all'interno della Cattedrale è quella della Madonna delle Grazie, meta di pellegrinaggio tra i fedeli veliterni.
Monte Artemisio
E' una delle più alte cime del complesso del Vulcano Laziale, le sue cime più importanti sono: monte Peschio (939 metri), Maschio d'Ariano (891 metri) e Maschio dell'Artemisio (812 metri) e sono le più alte dei Castelli Romani.
Torre del Trivio
Da Piazza Cairoli si può ammirare questa splendida Torre. Alta circa 50 metri e risalente al 1353. La leggenda e la credenza popolare, tramandata dai cittadini di Velletri, racconta che è stata costruita in onore della Madonna delle Grazie per ringraziarla di averli aiutati a superare un periodo molto duro e pieno di difficoltà.
Ha superato bombardamenti, guerre e terremoti ed è nella parte alta di Velletri.
Porta Napoletana
La maggior parte dei borghi italiani presentavano muri di cinta a protezione e gli unici accessi erano le porte, a Velletri troviamo una bella porta chiamata "Napoletana" perchè rivolta verso Napoli. Eretta nel 1511 presenta un grande portale e una massiccia inferriata. Sulla parete della porta, ancora oggi si può leggere "si paga gabella".
Museo civico archeologico
Si trova a poca distanza dal Palazzo Comunale, fa parte Sistema Museale Urbano, che comprende il Museo Diocesano e il Museo di Geopaleontologia dei Colli Albani. All'interno, importante reperto storico è il Sarcofago delle Fatiche di Ercole (o Sarcofago di Velletri) del II sec. a.C, che insieme a tantissimi altri pezzi creano una collezione storico-archeologica, che è stata possibile realizzare attraverso numerose campagne di scavi a Velletri e nelle zone circostanti.
Palazzo Comunale
Di grande valenza storico architettonico si trova nel centro cittadino nella parte rialzata di Velletri. Edificio risalente alla seconda metà del 1500 costruito con pietra di origine vulcanica locale. Un porticato con quattordici aperture e una divisione su tre livelli. E' stato praticamente quasi distrutto dai bombardamenti ed ha subito la ricostruzione nel dopoguerra.
Cosa mangiare a Velletri
I Carciofi alla Matticella
Tipico piatto velletrano, cotti alla brace e lasciati cuocere sprigionano un profumo unico. E' un piatto, primaverile, della tradizione contadina quando ripulivano la vigna dai vecchi rami e ne facevano dei fasci detti appunto "matticelle" che conservavano per avviare il fuoco nel camino in Inverno
Zuppa di cavoli con baccalà
E'una zuppa d'eccellenza dei contadini per la colazione di metà mattinata con ingredienti del territorio cavolo romanesco, pane raffermo e patate arricchito a piacimento col baccalà;
Altri piatti
Fettuccine al bastone;
Gnocchi alla velletrana;
La panzanella alla velletrana;
Polli in porchetta;
Zuppa di fagioli con cotiche;
Le famose ciambelle al vino.
Tutti questi piatti si possono accompagnare da un ottimo vino DOP (fin dal 1962) locale Velletri Bianco o Rosso Riserva.
Dove mangiare
La Vecchia Taverna
Via San Girolamo Miani, 6
00049 Velletri, Italia
Tel. +39 06 963 7926
Dove dormire
La Culla Dei Castelli Romani
Via dei castagnoli 135A,
00049 Velletri
Da Velletri a Nemi per visitare il borgo dai tanti panorami e dove passa la via Francigena
Anticamente Nemi apparteneva ad Aricia (nome legato alla Ninfa che viveva nei boschi di questa terra sacra) oggi Ariccia famosa per la porchetta. Nel IX secolo è stato eretto per volere della famiglia dei Conti di Tuscolo, un imponente Castello (oggi Palazzo Ruspoli) in posizione dominante sul Lago di Nemi e inattaccabile su tre lati, da questo maniero i Conti dominarono tutta l’area dei Castelli Romani. Dai documenti dell’epoca si evince l’imponenza del Castello spesso citato come Castrum Nemoris, cittadella del bosco. Le comunità agricole e pescatrici, per sentirsi più sicure, iniziarono a spostarsi verso la fortezza e così nacque il piccolo Borgo di Nemi (Bosco, dal Latino Nemus) a 520 metri di altezza.
Oltre il Castello ci si immette sulla via Francigena, itinerario storico religioso che dal nord dell’Europa portava milioni di pellegrini alla città eterna, Roma. Oggi la via Francigena non è solo meta di pellegrinaggi ma di itinerari turistici, sportivi e culturali.
Oggi Nemi è un bellissimo borgo frequentatissimo nei periodi da primavera all’autunno e nei fine settimana in tutto il periodo dell’anno.
Piazzetta del Borgo e vicoli
Davanti a Palazzo Ruspoli c'è la caratteristica piazzetta del borgo da dove si possono ammirare le diverse inquadrature del lago e stare seduti per degustare le varie specialità. Una passeggiata fra i tanti vicoli fino ad arrivare anche alla chiesa parrocchiale di Santa Maria del Pozzo costruita nel 1500 in sostituzione della preesistente cappella.
Santuario del Santissimo Crocifisso
Per chi viene dalla direzione di Genzano, appena entrati in paese si trova il Santuario del Santissimo Crocifisso che è stato costruito nel 1637 dal Marchese Mario Frangipane.
Il Museo delle navi romane
Si trova lungo le rive del lago, all'interno troviamo due navi imperiali (si dice appartenessero all'imperatore Caligola - Uno scafo da 71 metri x 20 e l'altro 75 metri x 29) che sono affiorate dal lago a seguito di diverse campagne di scavi archeologici fra il 1928 e il 1932 (primo tentativo di recupero risale al 1446 ad opera del Cardinale Prospero Colonna), con esse sono state ritrovate anche monete, decorazioni, armi, attrezzi, ami da pesca e chiavi.
Qualcuno può dire ma cosa ci fanno delle navi romane in un lago? Era un centro di addestramento, infatti, i romani utilizzavano il lago per le esercitazioni di voga per affrotare sempre al meglio le uscite in mare.
Le botteghe artigiane
Oltre ai diversi panorami e la vista sul Lago Nemi (di origine vulcaniche), le botteghe artigiane: forni, norcinerie, funghi e tartufi, souvenir, profumerie e locali gastronomici rendono attraente questo Borgo dei Castelli Romani.
Le fragole e i Fiori di Nemi
Considerate un frutto senza tempo, le famose fragole del “bosco sacro a Diana” che da duemila anni si raccolgono a due passi dal lago e sono esposte, insieme agli altri frutti di bosco, all'interno ed all'esterno dei negozi e dei bar tipici, rilasciando nell’area un profumo di selvatico. Vendita principale in cestini, oppure, sono servite nei bar, nei ristoranti inserite in diverse ricette e sono presenti, in diverse varianti, nelle pasticcerie. Derivati dalle fragole: profumi, essenze, liquori, pasta, ecc., ogni anno si rinnova la Sagra delle Fragole nel mese di giugno.
I fiori di Nemi sono presenti in tutta l'Italia e sono coltivati, come le fragole, nelle serre vicino al lago.
Video realizzato dalla Provincia di Roma - Fragole e fiori
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