Nuovo Anno nuovi sabati enogastronomici all'Hotel Brunelleschi di Firenze.
Nel 2019 la rassegna dei sabati enogastronomici esordisce con vini Jermann e Salcheto e due menù raffinati firmati dallo Chef Rocco De Santis.
Gennaio ha in serbo 4 weekend enogastronomici per gli ospiti dell’Hotel Brunelleschi di Firenze: 4 sabati e 4 anteprime del venerdì per la rassegna che continua con successo a proporre ogni mese vini di due cantine d’eccellenza italiane ogni volta diverse, accompagnando le etichette a menù studiati dallo Chef Rocco De Santis e dal maître Domenico Napolitano. Le cene con degustazione saranno servite al primo piano della torre bizantina della Pagliazza, nell’intimo ed elegante Ristorante Santa Elisabetta che anche quest’anno è segnalato nella Guida Michelin e nelle guide principali di settore.
In gennaio due fine settimana saranno dedicati ai vini bianchi della friulana Jermann abbinati a un menù di mare con tocchi agrodolci, e due di degustazione di vini toscani Salcheto con un robusto menù di terra.
Sabato 5 e 19 gennaio 2019, a partire dalle ore 19.30, calici firmati Jermann, in anteprima anche i venerdì precedenti.
Per iniziare con delle bollicine:
Piccoli morsi dello Chef
accompagnati da Franciacorta Brut Blanc de Blancs Marchese Antinori, Tenuta Montenisa (85% Chardonnay, 15% Pinot Bianco)
Il menù degustazione:
Gambero rosso e panzanella con intesità di olive
Bottone ricotta e limone, ricci di mare e salsa di cacciucco
Triglia in crosta di pane allo zafferano, pesto di uvetta e pinoli e gel di cipolla rossa
Cannoncino ai formaggi morbidi, pere e bolle di vino rosso
Prezzo del menù: Euro 119,00 a persona, inclusi vino, acqua minerale, caffè espresso.
Jermann
Anton Jermann, il fondatore, lascia la regione vinicola austriaca del Burgenland e poi le vigne in Slovenia per mettere radici in Friuli Venezia Giulia, nel Collio. È il 1881. Qui continua la sua attività vitivinicola, cui Silvio Jermann, grazie alla sua genialità e fantasia, dagli anni settanta dà una svolta epocale, portando l’azienda ai vertici italiani e poi mondiali del vino. Oggi la proprietà Jermann si estende su 150 ettari di cui 130 ettari di vigneto e 20 ettari a seminativi e orticole. L’amore per la terra è la pietra miliare di questa azienda agricola, rinomata per i suoi bianchi eccezionali ma anche per i suoi rossi robusti e da tradizione.
Sabato 12 e 26 gennaio 2019, a partire dalle ore 19.30 un menù abbinato alle etichette della toscana Salcheto, in anteprima anche i venerdì precedenti.
Per iniziare con delle bollicine:
Piccoli morsi dello Chef
accompagnati da Franciacorta Brut Blanc de Blancs Marchese Antinori, Tenuta Montenisa (85% Chardonnay, 15% Pinot Bianco)
Il menù degustazione:
Tartare di manzo, tuorlo d’uovo al tartufo, lampone e crumble al finocchietto
Gnocco di patate alla salvia, genovese di agnello e spuma al Parmigiano
Maialino da latte croccante, papacella napoletana, rafano e ristretto al ginepro
Cremino al cioccolato e tè verde con sorbetto di arancia ai pepi
Saranno serviti in abbinamento i vini:
• Rosso Obvius senza solfiti IGT 2017: Prugnolo gentile, Merlot
• Nobile di Montepulciano DOCG 2015: 100% Prugnolo gentile
• Salco DOCG 2012: 100% Prugnolo gentile
Prezzo del menù: Euro 109,00 a persona, inclusi vino, acqua minerale, caffè espresso.
Salcheto
Salcheto è un’azienda vitivinicola biologica e biodinamica, radicata nel distretto del Vino Nobile, nel sudest della provincia di Siena. 30 anni fa si trasformò da fattoria multicolturale a casa vinicola ad alto contenuto qualitativo ed innovativo, producendo vini di territorio e sangiovese sempre più improntati sulla bevibilità e la precisione aromatica, con vinificazioni integralmente senza solfiti e lieviti indigeni: i vini “Obvius” Rosso e Rosato sono fatti di sola uva fino alla bottiglia.
Salco in antico toscano è il Salice, un albero storicamente importante nei territori vitivinicoli perché coi suoi rami (il “vinco”) si legavano le viti. Salcheto è il nome del ruscello che nasce ai piedi di Montepulciano e traccia una vallata dove i salici un tempo abbondavano. Il Salice è oggi il simbolo del logo dell’azienda e dell’impegno per la sostenibilità ambientale.
L’Hotel Brunelleschi
L’ingresso dell’Hotel Brunelleschi dà su una accogliente piazzetta del centro storico fiorentino, a pochi passi dal Duomo, da Palazzo della Signoria e dalla Galleria degli Uffizi: l’albergo è attorniato dalle vie dello shopping e dai musei più famosi della città. L'Hotel Brunelleschi ingloba nella facciata una torre circolare bizantina del VI secolo e una chiesa medievale, interamente ristrutturate nel rispetto delle caratteristiche originali. All’interno, un museo privato conserva reperti rinvenuti durante il restauro della Torre e un calidarium di origine romana, oggi incastonato nelle fondamenta. L’Hotel Brunelleschi fa parte degli Esercizi Storici Fiorentini. L’albergo è stato rinnovato in uno stile classico contemporaneo estremamente elegante, dove predominano i colori chiari e il grigio della tipica pietra serena.
Il Ristorante Santa Elisabetta è il ristorante gourmet dell’hotel, uno degli indirizzi gastronomici più interessanti su Firenze. È stato segnalato nella Guida Michelin 2019 con il simbolo del Piatto Michelin e con 3 forchette; nella Guida del Gambero Rosso 2019 con il punteggio di 2 forchette e dalla guida gastronomica de L’Espresso con un cappello. Situato in una sala intima con solo 7 tavoli al primo piano della torre bizantina facente parte dell’hotel, alla location invidiabile aggiunge un’atmosfera ricercata e una cucina raffinata. È aperto dal martedì al sabato, dalle 19.30 alle 22.30. Ogni venerdì e sabato ospita la rassegna gourmet dei sabati enogastronomici.
Dal 2017 la proposta gastronomica dell’albergo è firmata dallo Chef Rocco De Santis. Completano la squadra il Restaurant Manager Domenico Napolitano e il Sommelier Alessandro Fè.
La più informale “Osteria della Pagliazza” apre tutti i giorni dalle 12.30 alle 14.30 e dalle 19.30 alle 22.30. Situata al pianterreno dell’hotel, durante la bella stagione ha anche tavoli all’aperto sulla suggestiva piazzetta antistante l’albergo, e propone un menu sfizioso di piatti dichiaratamente a base di ingredienti del territorio.
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