Cortina, lo sci potrebbe ripartire dal 15 febbraio - Via libera dal CTS (Comitato Tecnico Scientifico).
La montagna vive ancora nell’incertezza, ma si apre uno spiraglio di speranza per la possibile ripartenza del comparto sciistico dal 15 febbraio.
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Foto di Oleksandr Pyrohov da Pixabay
Per ora il CTS ha approvato il protocollo di sicurezza, elaborato e rivisto lo scorso mese dalle Regioni (escludendo però la proposta di riapertura delle piste in zona arancione) con una capienza ridotta al 50% su funivie, cabinovie, e seggiovie con la cupola abbassata. Le seggiovie senza la cupola abbassata possono funzionare al 100%. Sempre obbligatorio l’utilizzo di mascherine.
In linea teorica il 15 febbraio scadrebbe anche il divieto di spostamento tra Regioni introdotto dall’ultimo DPCM. A partire da quella data, quindi, lo sci può ripartire secondo le condizioni dettate dal CTS.
Al momento è impossibile stabilire se gli accessi agli impianti andranno gestiti attraverso prenotazione o in altro modo, così come si resta in attesa di indicazioni precise circa la capienza dei comprensori.
Se lo sci potrà effettivamente ripartire dal 15 febbraio, a Cortina gli impianti e le piste che sono impegnate per i Mondiali di sci alpino resteranno chiusi al pubblico fino alla fine delle competizioni.
"Cortina è pronta – dichiara Marco Zardini, Presidente Consorzio Esercenti Impianti a Fune di Cortina d’Ampezzo, San Vito, Auronzo - Misurina – e non appena la situazione lo consentirà siamo pronti a partire. Abbiamo lavorato e stiamo lavorando per consentire l'apertura, ma avremo più certezze dopo il 10 febbraio.
Nonostante il momento di grande incertezza, la mancanza di regole e indicazioni chiare, gli impiantisti di Cortina per tutto l'inverno hanno continuato a lavorare con grande senso di responsabilità”.