Il Premio Strega Albinati ospite al Todi Festival - Lo scrittore protagonista della kermesse con il suo ultimo romanzo, La scuola Cattolica.
Dalle settantesima edizione, vinta, del Premio Strega, alla trentesima del Todi Festival.
Lo scrittore Edoardo Albinati, fresco vincitore del più prestigioso riconoscimento letterario italiano, giovedì 1 settembre, alle 17, condurrà il pubblico di Todi Festival nella visita de La scuola cattolica, edito da Rizzoli.
Il romanzo sarà presentato nel corso di un incontro pubblico che si svolgerà nella sala del Consiglio alla presenza dell'autore stesso.
Si arricchisce, così, il calendario degli eventi dell'edizione del trentennale del Festival, affidato alla direzione artistica di Eugenio Guarducci e alla gestione dell'Agenzia Sedicieventi, in scena a Todi dal 27 agosto al 4 settembre.
Edoardo Albinati, da oltre vent'anni, lavora come insegnante nel penitenziario di Rebibbia, esperienza da cui nasce il diario Maggio Selvaggio. Suoi reportage dall'Afghanistan e dal Ciad sono usciti su Corriere della Sera e la Repubblica, The Washington Post. Ha scritto film per il cinema di Matteo Garrone e Marco Bellocchio. Tra gli ultimi libri pubblicati, Tuttalpiù muoio con Filippo Timi, e Vita e morte di un ingegnere. Con La scuola cattolica, Albinati ha vinto la settantesima edizione del Premio Strega.
Con il suo ultimo romanzo, raccolta una parentesi di storia italiana da un punto di vista finora inedito, viaggiando tra la cronaca nera e la sociologia di una città, Roma, dalle infinite facce e contraddizioni.
Il libro
Roma, gli anni Settanta e una classe di ragazzi per bene che commetteranno un delitto di indimenticabile ferocia. Un quartiere residenziale di Roma, una scuola privata, sembra che nulla di significativo possa accadere. Eppure, per ragioni misteriose, in poco tempo quel rifugio di persone rispettabili viene attraversato da una ventata di follia senza precedenti. Appena lasciato il liceo, alcuni ex alunni si scoprono autori di uno dei più clamorosi crimini dell'epoca, il delitto del Circeo. Edoardo Albinati era un loro compagno di scuola e per quarant'anni ha custodito i segreti di quella mala educatión. Ora li racconta guardandoli come si guarda in fondo a un pozzo dove oscilla, misteriosa e deforme, la propria immagine. Da questo spunto prende vita un romanzo poderoso, che sbalordisce per l'ampiezza dei temi e della varietà di avventure grandi o minuscole: dalle canzoncine goliardiche ai pensieri più vertiginosi, dalla ricostruzione puntuale di pezzi della storia e della società italiana, alle confessioni che ognuno di noi potrebbe fare qualora gli si chiedesse: "Cosa desideravi davvero, quando eri ragazzo?".
Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l'amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi. Mescolando personaggi veri con figure romanzesche, Albinati costruisce una narrazione potente e inarrestabile che ha il coraggio di affrontare a viso aperto i grandi quesiti della vita e del tempo, e di mostrare il rovescio delle cose.