A spasso per Mons capitale europea della cultura 2015 - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 30/12/2018
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A spasso per Mons capitale europea della cultura 2015

La città belga ha inaugurato un anno di festeggiamenti scandito da  300 e passa eventi e 1000 attività culturali ed artistiche tra cui la mostra “Van Gogh au Borinage”   

Mons, capoluogo della regione belga di Hainault è una bella città  di poco meno di 100 mila abitanti a circa 70 chilometri a sud ovest di Bruxelles, non lontana dal confine francese. Quest’anno si fregia del titolo di capitale europea della cultura ed assieme alla Ceca  Pilzen,  sarà sotto i riflettori per 365 giorni.
La città è riuscita ad unire passato, presente e futuro in un percorso unico e mirabile che quest’anno si arricchisce di 300 e passa eventi e mille attività culturali ed artistiche che le faranno vivere una festa lunga tutto l’anno. Il via ufficiale lo scorso 24 gennaio con una girandola di festeggiamenti che hanno coinvolto l’intera città. Molto suggestive le migliaia di candele che hanno illuminato la Place du Parc. Emozionanti le “Song Lines” allestite su Rue de la Poterie. Di giorno sembrano panni appesi a fili che corrono trasversalmente da un palazzo all’altro. Di notte invece si trasformano in tele dove sono proiettati i volti di cantanti di ogni parte del mondo che, a modo loro e nella loro lingua, interpretano “Tombe la neige” un successo internazionale di Salvatore Adamo il cantautore italo belga che dall’Italia assieme alla famiglia si trasferì a Mons nel 1947.  Un vero omaggio alla multiculturalità di questa città. La festa ha avuto il suo top sulla Grand Place, la piazza principale, che si è trasformata in un enorme specchio formato da oltre 20 mila poncho argentati indossati dal pubblico.

Ma il 2015 è anche l’occasione per presentare la nuova Mons, una città che dopo il declino dell’industria mineraria ha costruito il proprio sviluppo su università, ricerca e polo tecnologico. Diverse società formate da giovani talenti stanno offrendo a molti altri giovani una infinità di possibilità occupazionali.  Google ha investito 800 milioni di euro scommettendo sullo sviluppo della e-technology. Due architetti famosi hanno messo la firma ad opere di grande valore. Daniel Libeskind ha firmato il nuovo Centro congressi a forma di nave in fase di ultimazione e Santiago Calatrava ha disegnato la avveniristica stazione che sarà ultima nel 2017.
Molto interessante anche “Mons Superstar” la bella mostra interattiva articolata in varie stazioni multimediali allestita nell’ex mattatoio e dedicata alle donne ed agli uomini di questa città che con le loro idee geniali o le iniziative brillanti sono diventati “superstar”. All’ingresso viene consegnato un tablet munito di cuffie per ripercorrere le loro avvincenti biografie.   
Molto interesse per l’anno artistico articolato in quattro stagioni ognuna con precise peculiarità e specificità: “L'éblouissement”, “Le grand déballage”, “L'été enflammé” e “la renaissance”. Molto interessante la mostra di Vincent Van Gogh il grande pittore olandese che proprio a Mons svestì i panni di pastore evangelico per iniziare ad utilizzare con grande maestria pennelli e colori. La mostra “Van Gogh et le Bori¬nage. Nais¬sance d’un arti¬ste” si tiene al BAM il Museo delle Belle Arti di Mons ed è visitabile fino al 17 maggio prossimo. L’esposizione riunisce una sessantina di opere dell’artista oltre ad una raccolta delle lettere scritte nei due anni in cui soggiornò nella regione, dapprima a Wasmes e  poi a Cuesmes, due piccole località a pochi chilometri da Mons.
Tra i grandi personaggi legati a Mons un posto di riguardo spetta anche a Paul Verlaine uno dei  “poètes maudits” che fini in prigione proprio a Mons. La mostra su Verlaine, Cellule 252 una poetica turbolenza, che inizierà il prossimo17 ottobre per concludersi il 24 gennaio 2016, rievoca proprio questo episodio e racconta la vita del poeta.

Per conoscere la città. Mons è una città raccolta attorno al suo pregevole centro storico di chiara impronta medievale da visitare con calma per assaporare la cordialità della gente ed i suoi tanti tesori artistici ed architettonici a cominciare dall’Hotel de Ville, il municipio, un imponente edificio in stile gotico costruito nel XV secolo che si affaccia sulla Grand Place. Vicino all’entrata principale si incontra la “Singe du Grande Garde” una piccola scimmia in ghisa dispensatrice di fortuna per chi le accarezza la testa con la mano sinistra esprimendo contemporaneamente uno o più desideri. Poco distante lo splendido Beffroi la torre campanaria. Simbolo di Mons è alto 87 metri ed è l’unico campanile in stile barocco del Belgio. Costruito nel XVII secolo è sobrio nello stile e classico nelle decorazioni. Le mura sono di grès di “Bray”, gli elementi decorativi, le colonne e i pilastri sono di pietra azzurra. Chiuso per restauro da più di trent’anni a maggio sarà riaperto al pubblico. Dalla cima la vista sulla intera città sarà sicuramente entusiasmante e non si fatica a crederlo anche perché dalla sua base il panorama è già entusiasmante. Un altro tesoro è la Collegiata di Sainte Waudru in stile gotico barbantino. Nella basilica dai poderosi contrafforti, risalente al XV secolo, è conservata una delle più belle collezioni di oreficeria religiosa del Belgio.

La città del “Doudou”. Mons è anche sinonimo di “Doudou”  o della Ducasse Sainte-Waudru la grande festa popolare che risale al Medioevo (si svolge da ben 658 anni) ed è classificata Patrimonio immateriale Unesco.

La manifestazione, quest’anno in programma il 31 maggio, si articola in due parti. La prima è una processione in onore di Sainte-Waudru la patrona della città che implorata dagli abitanti di Mons avrebbe protetto la città da un’epidemia di peste: a partire dalle 9,45 un corteo che anno dopo anno è diventato più storico che religioso parte dalla collegiata e sfila per le vie di Mons fino a mezzogiorno portando in processione le reliquie della santa. Poi il reliquiario ritorna nella Collegiata a bordo del Carro d’Oro.   La seconda è rappresentata dal Lumecon un combattimento rievocativo fra San Giorgio ed il Drago entrambi spalleggiati da numerosi alleati a testimonianza della eterna lotta fra il bene ed il male. Al suono del “Doudou” (canzone popolare che ritma le festività) il combattimento comincia con la discesa dalla Collegiata per  rue des Clercs e poi continua e si conclude sulla Gand Place. Il drago realizzato con legno, colla e cartapesta, è stato anche protagonista della festa del 24 gennaio quando tra due ali di folla ha percorso molte vie della città. La parte principale della festa del “Doudou” è concentrata alla domenica ma i festeggiamenti cominciano il giovedì precedente e terminano il mercoledì successivo e coinvolgono non solo i monsesi ma anche gli abitanti di tante città vicine.
Le miniere della Vallonia nel patrimonio Unesco. Da  luglio 2012, le antiche miniere di carbone del Bois du Cazier, Bois du Luc, Blegny-Mine e Grand-Hornu, che hanno garantito il lavoro a migliaia di minatori moltissimi dei quali italiani sono entrate a pieno titolo nel patrimonio mondiale Unesco. Oggi sono importanti musei e sentinelle di un’epoca storica. Esempi mirabili di archeologia industriale e straordinari esempi di architettura associata alle miniere, di abitazioni degli operai ma anche e soprattutto di valori sociali e umani.  In particolare il Grand-Hornu è il risultato di un vero e proprio progetto di città. La sua notevole architettura è realizzata in stile neo-classico ed include il complesso industriale minerario, la città operaia e l’edificio degli amministratori. Nel Museo aperto nel 2002 mostre temporanee di design e di arte contemporanea.

Come arrivare: Mons è facilmente raggiungibile con i voli di Brussels Airlines www.brusselsairlines.com che propone tariffe speciali per Mons 2015. Arrivati all’aeroporto di Bruxelles si possono poi prendere comodi treni in partenza ogni ora. Attenzione che il tabellone delle partenze riporta Berger che è il suo nome in fiammingo.
Info: www.mons2015.eu

10/08/2015 Lascia commento

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