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Escher© Christie’s Images/Corbis
La mostra dell'incisore e grafico olandese Escher - Milano, Palazzo Reale da luglio 2016 a gennaio 2017.
Escher (1898-1972), incisore e grafico olandese, conosciutissimo per le incisioni su legno, litografie e mezzetinte che tendono a presentare costruzioni impossibili, tassellature del piano e dello spazio con curiosi motivi a geometrie interconnesse che cambiano gradualmente in forme via via differenti.
Scale che da non capire dove sia l'inizio e la fine, uccelli che si fondono nel giorno e nella notte delle sue opere, mondi impossibili si ammirano guardando le sue opere.
Vissuto in Italia dal 1923 al 1935 a Roma, sposò la moglie Jetta Umiker che sposò a Viareggio nel 1924 e da cui nacquero i suoi due figli: George ed Arthur.
Escher ricorderà e descriverà gli anni trascorsi in Italia, come gli anni più belli della sua vita.
In poco più di decennio di permanenza, percorse la penisola in lungo e largo in cerca di ispirazione.
Oltre ad essere innamorato del mare, del sole e dei nostri bei paesaggi, fu attratto dai piccoli villaggi della Calabria e della Sicilia con centri abitati che avevano una particolare struttura che sembrava fondersi con il paesaggio.
Questo influì molto sul suo percorso artistico italiano, infatti, iniziò la riproduzione della realtà.
Nel 1935 si traferì in Svizzera causa della guerra e dell'insopportabile clima politico causato dal fascismo.
Si trasferì nel 1944 i Belgio e poi in Olanda e da quì cominciò il suo nuovo percorso artistico motivandolo in
questo modo "nei paesaggi di Belgio e Olanda non ha
Cubo di Escher trovato nulla di così bello che mi ispiri, cosa che accadeva invece quando ammiravo i paesaggi italiani"