Ode al Pomodoro: una giornata dedicata alla raccolta e alla spremitura - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 30/12/2018
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Food 2016

L’ode al pomodoro: una giornata dedicata alla raccolta e alla spremitura, Sabato 23 Luglio la poesia di Neruda diventa pratica delle antiche tradizioni locali.


Con il progetto Sapori Autentici di Comunità, la Cooperativa Terrarossa punta a alla conservazione delle varietà tradizionali e delle pratiche colturali ad esse legate e stavolta lo fa con una giornata dedicata alla salsa fatta in casa.
Sabato 23 Luglio si terrà il primo Laboratorio di auto-produzione, per celebrare la ricca polpa, immancabile produzione estiva delle famiglie contadine del Salento e di tutto il sud Italia.

Si comincia alle 17:00, con la raccolta di pomodori coltivati rigorosamente senza pesticidi, nel "Lombrico - orto sociale condiviso" presso Masseria Galatea il località Macurano - Alessano (Le). Alle 19:00, al Celacanto -una ex casa cantoniera ora adibita all’ospitalità solidale - ubicata a Marina Serra di Tricase (Le) lungomare Mirabello, 3, sarà la volta di un laboratorio pratico dimostrativo.
Qui saranno svelate tutte le fasi e i segreti delle massaie per realizzare un'ottima passata di pomodoro, da consumare fresca o da conservare come scorta per l'inverno.

L'appuntamento della locale "salsa fatta 'ccasa" proposto da Terrarossa al Celacanto, rappresenta un tassello nel ricco mosaico dei laboratori di cittadinanza attiva proposti dall'associazione Coppula Tisa.
Riscoprire riti e tradizioni i una terra, attraverso l’esaltazione dei suoi sapori diventa un nuovo modo per consolidare un modello socio-economico in sintonia con la naturale vocazione del territorio e con i saperi della sua comunità. Racconti, esperienze e relazioni sono gli elementi che consentiranno di abbinare la sostenibilità dei nostri stili di vita ad un'offerta turistica attenta e di qualità.

Attività a ticket è necessaria la prenotazione al 320 7709937 (Cooperativa Sociale Terrarossa)

Ode al pomodoro
La strada
si riempì di pomodori,
mezzogiorno,
estate,
la luce
si divide
in due
metà
di un pomodoro,
scorre
per le strade
il succo.
In dicembre
senza pausa
il pomodoro,
invade
le cucine,
entra per i pranzi,
si siede
riposato
nelle credenze,
tra i bicchieri,
le matequilleras
la saliere azzurre.
Emana
una luce propria,
maestà benigna.
Dobbiamo, purtroppo,
assassinarlo:
affonda
il coltello
nella sua polpa vivente,
è una rossa
viscera,
un sole
fresco,
profondo,
inesauribile,
riempie le insalate
del Cile,
si sposa allegramente
con la chiara cipolla,
e per festeggiare
si lascia
cadere
l'olio,
figlio
essenziale dell'ulivo,
sui suoi emisferi socchiusi,
si aggiunge
il pepe
la sua fragranza,
il sale il suo magnetismo:
sono le nozze
del giorno
il prezzemolo
issa
la bandiera,
le patate
bollono vigorosamente,
l'arrosto
colpisce
con il suo aroma
la porta,
è ora!
andiamo!
e sopra
il tavolo, nel mezzo
dell'estate,
il pomodoro,
astro della terra,
stella
ricorrente
e feconda,
ci mostra
le sue circonvoluzioni,
i suoi canali,
l'insigne pienezza
e l'abbondanza
senza ossa,
senza corazza,
senza squame né spine,
ci offre
il dono
del suo colore focoso
e la totalità della sua fresche zza.
P. Neruda - 12 luglio 1904 - 23 settembre 1973 Poeta cileno
19/07/2016 Lascia commento

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