Da oggi il Parco Nazionale delle Cinque Terre è anche Parco Letterario® Eugenio Montale e delle Cinque Terre.
Con questo progetto dell’Ente Parco e del Comune di Monterosso il territorio delle Cinque Terre entra a far parte della rete dei Parchi Letterari® che fanno capo alla Società Dante Alighieri con l’intento di legare la valorizzazione dell’ambiente e del paesaggio alle ispirazioni letterarie che quella natura e quel paesaggio hanno raccontato, favorendo una offerta turistica mirata alla conoscenza dei luoghi e delle tradizioni italiane.
L’iniziativa è stata presentata oggi nella sala multimediale del Comune della Spezia da Massimo Federici, Presidente della Provincia e Sindaco del Comune della Spezia, Vittorio Alessandro, Presidente Parco Nazionale delle Cinque Terre, Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al Mare, Luca Basile, Assessore alla Cultura del Comune della Spezia, Stanislao de Marsanich, Presidente de I Parchi Letterari®, Franco Contorbia, Professore ordinario di Italianistica dell’Università degli Studi di Genova, alla presenza della Professoressa Bianca Montale, nipote del Poeta.
Nel corso della conferenza stampa è stata annunciata l’iniziativa “Piacere Montale, Gente Vino e Rocce delle Cinque Terre”, la tre giorni di incontri, seminari e visite culturali dedicati dal Comune di Monterosso al Mare e dal Parco Nazionale delle Cinque Terre al Premio Nobel e ai luoghi della sua ispirazione, in programma dal 10 al 13 dicembre.
“Quello delle Cinque Terre è anche paesaggio culturale – ha dichiarato il Presidente del Parco Nazionale, Vittorio Alessandro. I versi di Eugenio Montale e i suoi scritti sui luoghi che egli ha a lungo frequentato rimangono fanno parte di questo territorio che ha ospitato e ispirato molti artisti. Dopo la menzione speciale del Premio Europeo del Paesaggio conseguita nel 2015 elargita dal Ministero dei Beni Culturali al Parco Nazionale delle Cinque Terre e la Carta Europea del Turismo Sostenibile ricevuta nei giorni scorsi presso il Parlamento Europeo, arriviamo a questo nuovo risultato. Un progetto di protezione attiva rivolta all’ambiente e al paesaggio non come risorse di un museo severo, ma di una fonte viva e cangiante di cultura, di ispirazione e di sempre nuove espressioni artistiche. Il turismo culturale nelle Cinque Terre, insieme a quello sportivo e a quello religioso verso i Santuari - conclude Vittorio Alessandro - costituisce il costante sforzo del Parco Nazionale verso una qualificazione della sua offerta turistica e verso una sempre maggiore destagionalizzazione.”
“L’apertura del Parco Letterario dedicato a Eugenio Montale – ha affermato Stanislao de Marsanich, presidente de I Parchi Letterari® - Società Dante Alighieri- è per la Rete dei Parchi Letterari motivo di grande orgoglio. Grazie al Parco Nazionale delle Cinque Terre il doveroso omaggio a uno dei più grandi poeti del ‘900 conferma l’idea di un patrimonio che va oltre la separazione tra natura e cultura e che soprattutto prevede la partecipazione consapevole delle popolazioni ad un processo di evoluzione della propria identità. Un processo che grazie alla sensibilità dei Comitati della Società Dante Alighieri nel mondo abbraccia oggi anche quelle seconde e terze generazioni di italiani che vivono lontano dalle nostre coste ma che sono consapevolezza e conoscenza delle memorie dei luoghi di origine delle loro famiglie.”
Partendo dal principio che la “cultura non è una merce”, è stato più volte sottolineato quanto il patrimonio culturale italiano sia unico al mondo, una risorsa preziosa, non clonabile, non rinnovabile né de localizzabile, sulla quale sarebbe colpevole non investire energie, senza per questo arrivare ad una massificazione dell’offerta: non sfruttare il territorio ma bilanciare le necessità dei residenti e dei visitatori per portare benefici ad entrambi.
Istituire un Parco letterario dedicato a Montale in un luogo, le sue Cinque Terre, tra gli esempi più evidenti di quanto l’iterazione tra uomo e ambiente possa generare una bellezza perfetta ma fragile e bisognosa di cure continue, non significa quindi aprire o riscoprire solo dei percorsi letterari o contemplativi, ma contribuire a introdurre il lettore/viaggiatore al rispetto di un ambiente unico.
Se è vero che il paesaggio culturale è oggi al centro dei piani di sviluppo locale, è importante che sia accompagnato nella sua naturale evoluzione da una politica condivisa di riscoperta e recupero dell’ambiente e delle tradizioni che raccontino la storia del territorio e aiutino a conservare l’identità e l’orgoglio di appartenenza delle popolazioni. Da qui i Parchi Letterari che Stanislao Nievo chiamava spazi fisici e mentali, angoli magici, luoghi di autori e poeti ancora presenti nel paesaggio.
L’autore diventa testimonianza dell’evoluzione dell’interazione tra uomo e ambiente e identificazione delle sensibilità locali, delle credenze, delle memorie e delle economie artigianali e agroalimentari. Un panorama che ad un visitatore può sembrare incontaminato, agli occhi di un abitante può rappresentare un libro aperto sul proprio passato, la propria storia, i propri miti.
Il lettore dispone così di una chiave di lettura che stimola la visita di luoghi altrimenti considerati solo per il loro panorama, un viaggio reso reale dall'incontro con personaggi viventi che introducono a un racconto inseparabile dalla località che li ospita.