Smartno - In viaggio sulla linea di confine fra Friuli e Slovenia - Natoconlavaligia

Ultimo aggiornamento 30/12/2018
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Vacanze 2016

In viaggio  sulla linea di confine fra Friuli e Slovenia - Un tour fra natura, cultura, storia, leggenda, vino, cibo, territorio……unici ed esclusivi

Sono infiniti gli itinerari ed i tour che si possono percorrere per esplorare l’Alpe Adria, fra Friuli e Slovenia. Territorio unico al mondo per la sua pluralità naturale e culturale con un equilibrio perfetto fra mare e montagna, collina e pianura. Una terra borderline nel vero senso della parola: una linea di confine fra Alpi ed Adriatico, lungo i fiumi che li congiungono, dove si sposano i venti e si incrociano genti latine, germaniche e slave. Il tour operator sloveno Marica, in collaborazione con operatori turistici e produttori locali, ha predisposto “Borderline Slow Tours”, un programma di servizi turistici esclusivi dedicati a chi, durante una vacanza, un viaggio o un weekend, desidera visitare e vivere il territorio con spensieratezza, comodità e sicurezza, lentamente, in sintonia con l’ambiente, magari in bicicletta, per conoscerlo realmente e “in diretta”, per scoprirne segreti e leggende, sapori unici e peculiarità introvabili da portarsi a casa. I pacchetti prevedono l’ospitalità in strutture ricettive di particolare charme e la fruizione di itinerari con accompagnatore, transfer con autista, visite a siti culturali e naturali, degustazioni in cantine e fattorie, incontri e conoscenze con i testimoni del territorio.
Da Smartno al Friuli. Tanti sono gli itinerari borderline. Uno di questi, tre giorni e due notti adatto a tutti, parte da Smartno,  incantevole borgo fortificato sulle colline del Brda, il Collio sloveno, poco sopra Nova Gorica,  davanti all’Adriatico fra Venezia e Trieste, sotto l’anfiteatro delle Alpi Carniche e Giulie: in una parola, nel cuore di Alpe Adria, con piccoli eventi dedicati a uva, ciliegie, vino, grappe e distillati.

L’alloggio nello stesso borgo: locanda “Marica” od hotel “San Martin” dove ristoro e riposo fanno il paio con gusto e tradizione.

E poi, dopo le passeggiate fra le porte medievali e le case in pietra del borgo, giù  verso le eccellenze del Friuli per conoscere i castelli d’acqua e la storia asburgica a Strassoldo, la Basilica di Aquileia con il pavimento musivo del I e del IV secolo d.C., i resti romani e, soprattutto, la leggendaria storia del suo Patriarcato, l’incanto naturale della laguna e la civiltà marinara dei pescatori a Grado, lo scrigno di segni celtici, latini, longobardi e veneti a Cividale, la cultura rinascimentale della nobiltà castellana a Dobrovo, abbinati a degustazioni di cibi tipici e vini autoctoni, come il “boreto” di Grado, il prosciutto crudo “Belica” di Medana, il refosco dal peduncolo rosso di Scodovacca, la ribolla gialla di Bjana, in ambienti e con testimoni pieni di storia, cultura e soprattutto passione per la propria terra e la sua tradizione.
Una vera chicca il “Caneo” (il Canneto), una struttura ricettiva-ristorativa-didattica per gli amanti del turismo attivo e della natura ed un’oasi avifaunistica alle porte di Grado posta là dove l’acqua dolce dell’Isonzo incontra quella salta del mare fra canneti, valli di pesca e panorami sul golfo di Trieste, il Carso, le Alpi.

Il tutto viaggiando su un automezzo con autista dedicato, accompagnati da un “contastorie” dei segreti più riposti e degli angoli più nascosti di queste terre, che racconta le peculiarità eccellenti e le marginalità esclusive, nonché il senso dell’ospitalità, del calore e della simpatia di queste genti che parlano italiano, sloveno e tedesco, e lingue più arcaiche: il friulano, il beneciano, il gradese, il saurano, il resiano… e così via.

Nel viaggio di rientro in Slovenia  si può visitare il “Trovatore”, villa veneta oggi agriturismo con B&B dell’azienda vinicola Rossato e poi chiudere la serata con cena  da “Belica” a Medana in Slovenia, agriturismo a “chilometri zero” dove tutto ciò che si mangia e beve è prodotto in casa o in paese, dal prosciutto al pane, dalle verdure all’olio, dal vino alla grappa.

Il giorno dopo si ritorna in Friuli, a Cividale, patrimonio Unesco, borgo a guisa di salotto urbano e scrigno di tesori della storia universale. Infine, rientro in Slovenia per  visitare il rinascimentale castello di Dobrovo e degustare cibi e vini nativi presso l’azienda vinicola “Bjana” in un antico maniero, dove una cantina interrata, di oltre 800 anni, matura vini di eccezionale modernità e tendenza.

Tre giorni di assoluto relax e di vera esperienza, da provare per chi cerca nuove destinazioni e soprattutto nuovi approcci  per i propri viaggi e per il turismo del weekend, e non solo.

Info: www.borderlineslowtours.it
Prenotazioni: agencija.marica@gmail.com

10/08/2015 Lascia commento




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